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Louis saltellò come al solito impazientemente verso la sua classe, aspettando le notizie giornaliere del suo ammiratore segreto.
Nel tragitto si imbatté in Niall, Zayn e Liam che lo salutarono affettuosamente e ci scambiarono velocemente due chiacchiere.

"Dov'è Harry?" Chiese Louis d'un tratto.

"Non ne ho idea, stamattina dovevamo vederci all'ingresso ma sembra sparito." Disse Niall sollevando le spalle.

I tre iniziarono a chiacchierare e a vociferare una serie di "spero stia bene" o "magari è ammalato" o perfino "attacco di diarrea, magari"

Louis si estraniò, pensando immediatamente al peggio.

"Terra chiama Louis!" Liam mosse il palmo della mano davanti agli occhi del ragazzo, che li sbatté ripetutamente.

"No è che stavo pensando a cosa potrebbe essere successo."

"Secondo me diarrea." Rispose prontamente Niall.

Zayn si spalmò la mano sulla faccia per poi guardare il biondo con delusione.

Prima che la conversazione potesse continuare Louis li salutò e corse verso la sua classe.
Cercava una conferma.

Non c'era nessun bigliettino sul suo banco.

Doveva scoprire dove fosse Harry.
Se fosse a scuola o a casa.

Perché se fosse stato a casa sua sarebbe stato di certo lui l'autore dei biglietti anonimi: ne avrebbe avuto la conferma.

Lo chiamò al cellulare, era acceso ma non rispondeva.
Per un certo sesto senso, sapeva che il riccio si trovasse a scuola.
Cercò nei bagni, ma di lui nessuna traccia.

Un lampo gli balenò in testa.
Sapeva dov'era, che stupido a non averci pensato prima.

Arrivò nell'aula di musica con il fiatone.
La stanza sembrava deserta vista dalle porte semitrasparenti, ma Louis sperava di trovarci Harry lì dentro.

E come volevasi dimostrare Harry era rannicchiato in un angolo con le ginocchia al petto e i ricci a coprirgli il viso.
Louis rimase sconvolto al suono dei suoi singhiozzi sommessi e gli si avvicinò con uno scatto.

"Harry oddio stai bene?!"

Il ragazzo non sollevò il capo, continuò anzi a singhiozzare rintanandosi ancora di più tra le sue ginocchia.

"Ti prego parlami, non farmi preoccupare."  Cercò con un tono più tranquillo di convincerlo a parlare.

Ancora una volta non ricevette risposta.

"Harry!" Urlò Louis, prendendolo per le spalle.
Quando gli si presentò la vista del ragazzo che amava con il viso rosso, rigato dalle lacrime e gli occhi gonfi, non riuscì a trattenersi e lo strinse al suo petto con tutta la forza che aveva.

Il riccio strinse i pugni sulla maglietta dell'altro, ripetendo lentamente "Perché?" Tra i singhiozzi.

"Vuoi parlarne?" Chiese Louis sottovoce, tenendolo ancora stretto a sè.
Sentì il movimento di negazione della testa dell'altro sul suo petto.

Gliene avrebbe parlato quando sarebbe stato pronto, ma nel frattempo Louis lo avrebbe tenuto tra le sue braccia, al riparo.

I Want To Write You A Song [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora