Capitolo 6

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Era davvero spaventoso.
Lisa era morta impiccata ad un albero.
Era piena di sangue, questo colava giù per le gambe e cadeva per terra sulle foglie secche producendo un rumore oribbile.
Era tutta viola sul collo e aveva una faccia che esprimeva tutta la sofferenza che aveva provato cercando di liberarsi.
Li erano stati anche strappati i capelli, era quasi pelata.
Io ero paralizzata non sapevo che fare.
Valerio: "Ragazze, andiamo via".
Corremo fuori dalla foresta.
Ero spaventata e triste allo stesso tempo.
Non riuscivo a crederci che Lisa fosse morta e vederla in quello stato mi spezzava il cuore, lei era una mia carissima amica..
Arrivammo dagli altri all'ospedale.
Mauro: "Perche piangete, che è successo? dov'è Lisa?".
Io e Melissa eravamo mute cosi Valerio parlo.
Valerio: "Vedete, come dirlo, insomma Lisa è morta".
Greta urlo con le lacrime agli occhi: "Com'è possibile!"
Valerio: "Mi dispiace, lo so che eravate buonissime amiche".
Mauro: "Ma che è successo esattamente?".
Valerio: "Eravamo nella foresta, la stavamo cercando e ad un certo punto notammo che era impiccata ad un albero, era già morta soffocata".
Mauro: "Cazzo".
Io presi parola e dissi: "Dovremmo avvisare i loro genitori, non possiamo più nasconderlo".
Cosi chiamammo la polizia e raccontammo tutto l'accaduto.
Poi i poliziotti ci riportarono tutti a casa.
La sera, appena arrivata a casa mia madre corse ad abbracciarmi.
Mamma: "Mi dispiace tanto, tesoro".
Io: "Lo so mamma".
Mamma: "Sappi che io ci sarò sempre".
Io: "Lo so e per questo che ti voglio tanto bene".
Mamma: "Anch'io".
Io: "Scusa, ma ora voglio andare nella mia stanza a riposare è stata una giornata molto lunga".
Mamma: "Okay, ma prima di andare in camera tua vuoi mangiare qualcosa?".
Io: "No, non ho appetito ma grazie lo stesso".
Io andai in camera mia.
Mi sdraia sul letto, era inevitabile non pensare a ciò che è successo nella foresta.
Improvvisamente la porta si apri, io pensavo fosse mia madre ma non era nessuno. Strano la porta si era aperta da sola.
Continuai a pensare e all'improvviso senti come se una mano mi toccasse la spalla sinistra.
Mi chiesi com'era possibile, comunque avevo troppa paura per muovermi e guardare se c'era qualcuno.
Poi mi feci coraggio e accesi la luce.
Non c'era nessuno.
Passo una mezz'oretta e io non ero ancora riuscita ad addormentarmi, di solito non mi era mai stato difficile prendere sonno eppure stavolta si.
Poi all'improvviso senti un rumore mi girai era una matita, era caduta dalla mia scrivania.
Poi mi rigirai e vidi il fantasma che mi fissava con uno sguardo arrabbiato, io cominciai ad urlare.
Mia madre arrivo subito in camera mia.
Mamma: "Che è successo?".
Io: "Niente mamma, credo di aver fatto un brutto sogno".
Mamma: "Okay, visto che tuo padre è fuori per lavoro e tornerà solo tra due giorni preferisci dormire con me?".
Io: "No, comunque grazie".
Mamma: "Okay, buona notte".
Io: "Notte".
Sinceramente era un allucinazione o un sogno ad occhi aperti o meglio un incubo ad occhi aperti.
Poi senti una voce sussurrarmi: "Non era un sogno te sei sempre stata sveglia".
Io corsi in camera di mia madre.
Io: "Mamma, vorrei dormire con te, dopo ciò che è successo non me la sento di dormire da sola".
Mamma: "Okay, ma perche non l'hai detto prima?".
Io dissi ridendo: "Cosi, perche volevo fare la coraggiosa".
Mamma: "Okay, vieni sotto le coperte che fa freddo".
Io ora ero più tranquilla.
Ma sfortunatamente non fu cosi, senti sussurrarmi nell'orecchio: "Non finisce qui prima o poi morirete tutti ma prima preferisco divertirmi un po spaventandovi e tormentandovi in ogni modo possibile".

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Mi dispiace se in questo periodo non potrò aggiornare molto ma è perché ho gli esami, comunque nelle vacanze prometto che aggiornero quasi sempre.
Baci a tutti i lettori :)💋
Spero che la storia fin ora vi piaccia e scusate per gli errori grammaticali.

LA MALEDIZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora