Capitolo 18

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( continua col Pov's Holly )
Greta: "Allora, stavamo camminando un po, qui nei dintorni e....."
Si fermo all'improvviso di raccontare.
Io e Vale: "E cosa? Che cos'è successo?" dissimo impazienti.
Mauro diede un abbraccio dolce a Greta e disse: "Racconto io, stai tranquilla".
Mauro: "Allora, stavamo passeggiando e all'improvviso appare davanti a noi Elisabeth".
Io: "Cosa cosa cosaa!!!!!????".
Vale: "Non è possibile".
Mauro: "Invece si, una volta apparsa davanti a noi col coltello in mano cominciammo a correre verso casa tua, ecco com'è andata".
Io: "Oh no!!!! Allora non è finita".
Vale: "Direi di no".
Mauro: "Cerchiamo informazioni su internet, usando i computer in biblioteca, no?".
Greta: "Si, ottima idea, se ci ha impedito di cercare su internet vuol dire che allora le informazioni ci sono".
Corsimo subito in biblioteca, appena arrivati corsimo verso i computer che però erano tutti occupati, dovettimo aspettare 10 minuti affinché un computer si liberasse, appena quella ragazza si alzò corsimo a prendere posto, Mauro si mise davanti allo schermo, lui era molto bravo in informatica oltre ad essere sportivo. Comincio a cercare e dopo poco tempo disse: "Credo di aver trovato qualcosa di utile".
Ci girammo di scatto.
Io: "Cosa hai trovato?".
Mauro: "Allora, dice di una certa Elisabeth Taylor, una quattordicenne, morta uccisa dal padre..."
Greta lo interruppe dicendo: "Ma la storia la sappiamo già, che ha ucciso lei è la sua amica Alessia".
Mauro: "Non esattamente, c'è una cosa che Elisabeth non ha detto, e un altra cosa su cui ha mentito" disse seriamente.
Tutti: "Racconta".
Mauro: "Okay, allora, lei è la sua amica furono ritrovate morte a casa di Elisabeth, il padre disse non era stato lui a uccidere Alessia ma a uccidere sua figlia si".
Vale: "Cosa!!??? Non ha senso".
Mauro: "Raga, aspettate che finisca, quindi stavo dicendo che il padre ammise di aver ucciso sua figlia per leggittima difesa ma non Alessia, le autorità alla fine scoprirono tutto, e misero insieme tutti i pezzi, quel giorno era successo questo: Elisabeth e Alessia erano insieme a chiacchierare ma quel giorno Elisabeth non riuscì a tener segreto il fatto che la sua famiglia rubava, Alessia per scherzo gli disse che li avrebbe denunciati, lei è la sua famiglia; questo scherzo si trasformò in una discussione, il padre di Elisabeth sentendo le urla e i litigi scese e quando arrivo vide Elisabeth con un coltello in mano e Alessia per terra, lui andò fermarla ma questa lo pugnalo, il padre estrasse il coltello dal suo torace e colpi la figlia che ormai aveva già strozzato l'amica uccidendola, anche Elisabeth morì poco dopo dissanguata".
Io: "Ma allora ha mentito e rifatto la storia a suo piacimento".
Mauro: "Già, a quanto pare".
Vale: "A quanto pare aveva pensieri satanici anche prima di morire" disse ridendo. Cominciammo tutti a ridere come al solito per ogni sciocchezza e battuta divertente.
All'improvviso venimmo interrotti dalle luci, si spensero tutte insieme nello stesso momento per fortuna era giorno e si vedeva ancora bene.
Io: "Stiamo in guardia, ormai è qui".
Ci misimo in cerchio e ci guardammo intorno, non c'era niente e nessuno di sospetto, stavano tutti cercando e leggendo libri, sembrava tutto normale, oppure era davvero normale...
Vale: "Eh! Raga! Sembra tutto apposto".
Greta: "Sembra ma non lo, non ne sono sicura".
Mauro: "Okay, stiamo calmi, non è successo niente, continuiamo a cercare come sconfiggerla, sapere il suo vero passato non basta".
Mauro continuo a cercare mentre noi ci guardammo intorno perché era stano che tutte le luci si fossero spente.
Infatti non ci sbagliavamo, Elisabeth apparve davanti a noi dopo pochi secondi...
Elisabeth: "Bene! Bella feticciola, credevate di avermi sconfitto, illusi!".
D'improvviso tutte le persone in biblioteca caddero a terra svenute.
Elisabeth: "E adesso faremo i conti".
Tutti i libri della biblioteca cominciarono a volare, li scaraventò tutti addosso a noi, eravamo sommersi dai libri...
Ci svegliammo in un letto morbido, io ero accanto a Vale, questa era casa sua...come eravamo finiti li?
Io lo svegliai dicendoli: "Vale! Come siamo arrivati qui? Sai qualcosa?".
Vale si sveglio, assonato e mi rispose: "Non lo so, mi sono svegliato ora" appena finita la frase comincio a sbadigliare, aveva sonno.
Io: "Okay, Perché non continui a dormire mentre preparo qualcosa da mangiare e vedo se gli altri sono qui?".
Lui disse un semplice: "Okay" e si riaddormento in un istante.

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