Ormai ero in California da qualche ora, ero in taxi perché dovevo andare all'università. Mi guardavo intorno e non potevo crederci, tutto era veramente fantastico con tutte quelle palme, i ragazzi sullo skateboard, colori pastello ovunque... Una cartolina o meglio un sogno, il mio sogno.
La voce dell'autista mi distolse dai miei pensieri..
"Eccoci qui, sono 35 dollari" disse l'uomo con il cappellino giallo ed una polo bianca.
"ecco a lei e grazie" gli diedi il denaro e uscì dal veicolo con le valigie alla mano. C'erano ragazzi e ragazze di tutte le età, chi con la maglia dell'Università, chi con pantaloncini e il di sopra di un costume.
Camminai verso la reception per chiedere alla segreteria informazioni sulla mia camera e ovviamente le chiavi. Era una donna sulla trentina, alta e snella. Una bella donna insomma..
"Salve, sono Allison Peters, sono nuova, dovrei iniziare il primo anno. Potrebbe darmi la chiave della mia camera ed una cartina così da potermi orientare nel campus, per favore?" dissi ed un sorriso spuntò sul mio viso.
"320, ecco a lei la chiave. Buona giornata" rispose con una voce sottile.
Presi la chiave e mi incamminai verso la camera, mi guardai intorno.. 230,250.. 320!
Eccola! Sospirai e decisi di entrare. Era abbastanza grande, così grande da ospitare tre persone. Beh ho vissuto 18 anni in una stanza minuscola, quindi anche una camera singola poteva sembrarmi enorme. I letti erano ancora disfatti, c'era ancora molto caos quindi toccava a me sistemarla e pulirla. Poggiai le valigie sul letto e decisi di andare a fare un giro per il campus.
Uscì dalla stanza e mi trovai davanti una ragazza alta, molto alta, dai capelli biondi e gli occhi azzurri come l'oceano, doveva essere lei la mia compagna di stanza.. Speriamo sia simpatica...
"Ehm.. Ciao" disse lei
"Ehi, la 320 è la tua camera?" risposi e dalla mia bocca uscirono parole fin troppo ovvie. "Allison che domande sono?" Pensai tra me e me.
"Si, tu sei la mia compagna a quanto pare. Comunque io sono Grace"
"Io sono Allison, vuoi una mano con le valigie?" le chiesi e mi spostai di lato per farla passare
"No tranquilla, stavi uscendo?" entrò in camera e mise le valigie sul letto libero
"Si, volevo vedere un po' il campus con l'aiuto della mia amica cartina, vieni con noi?" le domandai
"certo!" mi rispose ridendo
Dai non era così male, sembra simpatica e disponibile. L'unica cosa negativa era che con lei di fianco io potevo essere tranquillamente paragonata ad una specie di topo basso e cicciotto.
Vidi la ragazza uscire dalla stanza con le chiavi in mano, la raggiunsi e chiusi la porta.
"Da dove vieni?" mi chiese spostando lo sguardo su di me
"Arizona, abitavo in un piccolo paesino sperduto. La mia casa era circondata dai cactus, tu?" risposi alla sua domanda e lei si mise a ridere.
"Pennsylvania, fortunatamente la mia città non è poi così piccola, anzi. Amo la mia città e sinceramente mi mancano tutti i vicini e il mio ragazzo" rispose guardandosi intorno. Chiacchierammo per un bel po' e nel frattempo avevamo girato quasi tutto il campus, ci fermammo davanti un campo da football e c'erano già i ragazzi sudati che alle due di pomeriggio giocavano sotto il sole.
"Devo ammettere che i ragazzi sono davvero carini, questo posto mi piace sempre di più" dissi ridendo e continuai a guardare la partita
"Effettivamente, però giocare a quest'ora è da malati, si scoppia per il caldo"
Ci spostammo ed io proposi di sederci sulla panchina al lato del campo. Fortunatamente era una panchina al fresco, era all'ombra grazie alla chioma enorme dell'albero alle nostre spalle.
La partita durò poco perché i ragazzi erano sfiniti, uno di loro si avvicinò a noi.
"Ciao ragazze, piaciuto lo spettacolo?" disse con una voce alquanto irritante per i miei gusti
"Guarda la tua squadra ha perso quindi si, è stato lo spettacolo più bello della mia vita" risposi con un tono abbastanza acido, non ero così ma odio i ragazzi che si credono Dio sceso in terra.
"Ehi, nuove arrivate? Io sono Aidan" disse un altro ragazzo con una folta chioma bionda e le labbra carnose, non avevo mai visto della labbra così su un ragazzo.
"Si siamo nuove, dobbiamo iniziare il primo anno, comunque io sono Grace e lei è Allison" Grace rispose alla domanda del ragazzo ed io accennai un cenno con la mano.
"Benvenute allora, noi siamo al secondo anno. Adesso dobbiamo andare, ci si vede in giro" disse Aidan prima di andarsene con i suoi compagni.
Io e Grace tornammo in camera per iniziare a sistemare. Nel frattempo lei prese uno stereo e mise un cd dei Maroon 5. Amavo quella ragazza.
Passammo due ore chiuse in quella camera a pulire e cantare come delle pazze.
"Finalmente abbiamo finito" disse Grace buttandosi sul letto
"Manca solo qualche cianfrusaglia sulla scrivania ma per il resto è tutto apposto" risposi e misi le valigie ormai vuote sotto il letto.
Qualcuno bussò alla porta e andai ad aprire, era Aidan.
"Ciao.. Ehi aspettate siete ancora vuoi due" disse il ragazzo difronte a me
"A quanto pare. Che ci fai qui?"
"Distribuisco i volantini della festa per le matricole di sta sera. Sarà fantastica, venite vero?"
"Una festa? Certo!" Grace si alzò di scatto dal letto e venne vicino a me per vedere il volantino
"Allora a sta sera" dissi io ed entrambe salutammo Aidan, chiusi la porta e guardai il bigliettino.
Grace era già elettrizzata e stava già impazzendo per trovare un abito decente per la serata. Per me era troppo presto, cioè andiamo mancano 3 ore!
Grace corse in bagno per lavarsi e così iniziò a sistemarsi.
Verso le 19:30 mi preparai anch'io e misi un vestito nero che arrivava a metà coscia, dei tacchi neri, feci una coda tirata e alta.
Grace era spettacolare, un vestito rosso le fasciava perfettamente il corpo, dei tacchi neri a spillo slanciavano ancora di più la sua figura snella. Eravamo pronte per la serata, così uscimmo per raggiungere la festa.
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New beginning
FanfictionEcco la storia di una ragazza diciottenne alle prese con una nuova università in un nuovo stato. Non ha iniziato nei migliori dei modi a causa di un tradimento da parte del suo ragazzo con la sua migliore amica. Tornerà la ragazza di sempre grazie a...