CHAPTER 4

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Ormai erano le 22:00 ed ero circondata da ragazze e ragazzi ubriachi, io personalmente non amavo la birra o gli alcolici in generale.
Mi sedetti su una poltrona in un angolo della sala e subito dopo Aidan si avvicinò.
"Allison come mai sei qui da sola?" mi chiese e si sedette
"Non so che fare, tutti sono ubriachi e di certo con loro non si può fare una conversazione" risposi e lo guardai
"Beh, adesso ci sono io e ti porto a ballare. Andiamo" si alzò e mi porse la mano. Mi portò al centro della pista e iniziammo a ballare
"Com'è stato il tuo primo anno qui?" chiesi per evitare un silenzio imbarazzante
"È stato fantastico, non ti annoi mai perché c'è sempre qualcosa da fare. I ragazzi e le ragazze sono sempre disponibili, soprattutto quelli più grandi" mi rispose alzando la voce a causa della musica troppo alta
"Beh speriamo che sarà così anche per me e per tutte le altre matricole. Per adesso conosco solo te e Grace, che ormai è scomparsa ma fa nulla"
"Ritieniti fortunata ad avere Aidan come amico" scoppiò a ridere ed io con lui, è davvero un ragazzo fantastico anche bello non lo nascondo. Aveva dei lineamenti perfetti, zigomi perfetti, labbra carnose e gli occhi erano la parte migliore del suo viso. Notai un ragazzo dietro Aidan, che avanzava verso di noi così chiesi al biondino chi fosse. Aidan si voltò per guardarlo e gli fece un cenno con la mano, evidentemente erano amici o conoscenti.
"Allison lui è Jacob, Jacob lei è Allison" Aidan fece le presentazioni e Jacob mi strinse la mano. Devo ammettere che la sua mano era il doppio della mia, era un ragazzo molto alto dai capelli marroni e gli occhi del medesimo colore. Aveva un viso delicato e sembrava un ragazzo dolce, magari l'apparenza inganna ma il suo sorriso trasmetteva semplicità e dolcezza.
"Piacere di conoscerti Allison, sei del primo anno?" la sua voce mi distolse dai miei pensieri e mi riportò alla realtà
"Già, sono una nuova." risposi e spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Volete qualcosa da bere?" Chiese indicando il bancone alle sue spalle
"Io prendo solo una soda" risposi imbarazzata dal fatto che forse ero l'unica in tutta la sala a bere della soda
"Per me una birra" rispose Aidan subito dopo
"Arrivo subito" il ragazzo dai capelli castani si incamminò verso il bancone per prendere le bibite. Sentii una mano che mi circondava le spalle così mi voltai
"Visto il tuo amico Aidan ti aiuta a fare amicizia, ammettilo che sono fantastico" disse mentre picchiettava la mano sulla mia spalla
"Non ho bisogno di un angelo custode e non te la tirare troppo, non sei un granché" risposi, feci un sorrisetto e nel frattempo Jacob tornò con il mio bicchiere di soda e la birra per Aidan. Lo ringraziai e il biondino al mio fianco fece lo stesso.
"Torno tra qualche minuto, Jacob trattamela bene" disse Aidan e si allontanò con una ragazza con i capelli rossi e gli occhi verdi.
"Ti va di uscire un po' Allison?" mi chiese Jacob con il suo bicchiere di birra in mano.
" Certo, tanto non c'è nulla da fare." risposi iniziando a camminare al suo fianco verso l'uscita che portava in giardino.
Ci sedemmo su una panchina sotto l'albero e iniziammo a chiacchierare del più e del meno per un bel po', era un bravo ragazzo, non era il solito spaccone come l'amico di Aidan.
"Come mai sei venuta qui in California per studiare?" disse e si passò una mano tra i capelli
"Beh, è sempre stato il mio sogno venire qui e studiare, però la situazione in Arizona non era delle migliori, quindi mi è servito anche per cambiare aria e stare lontana dalle persone che mi hanno fatto soffrire"
"Ah, mi dispiace Allison.. Se vuoi puoi sfogarti, a volte i consigli di uno sconosciuto possono servire" disse con un tono sarcastico e poggiò il bicchiere per terra
"Tranquillo non ne ho bisogno ma grazie lo stesso" risposi accennando un sorriso.
Non volevo parlare di Alex o Phoebe, di certo non con lui. Non ero una che parlava a tutti dei suoi problemi soprattutto a persone che conoscevo da dieci minuti.
"Io torno in camera, grazie per la disponibilità" lo salutai con la mano e mi alzai
"Buonanotte" mi rispose lui con il suo solito sorriso che spuntava sul suo viso. Tornai in camera e stranamente Grace era già in pigiama ed era seduta a gambe incrociate sul letto a leggere.
"Ehi, come mai sei qui?" chiesi e chiusi la porta alle mie spalle
"Dovrei fare la stessa domanda a te, comunque sono qui perché ormai mi stavo annoiando" rispose con un'affermazione più che corretta
"Beh sono qui per lo stesso motivo ormai erano tutti impegnati a bere o stare dietro le ragazze con vestiti che a stento coprivano il sedere" dissi mentre mi voltai verso l'armadio per prendere dei pantaloncini ed una canotta. Entrai in bagno, mi struccai e mi cambiai indossando quello che poteva essere un pigiama, faceva troppo caldo per dei pantaloni lunghi. Tornai in camera e presi il cellulare per mandare la buonanotte ai miei genitori, domani mi toccherà chiamargli per raccontargli del primo giorno in California. Senza nemmeno accorgermene mi addormentai fuori dalle coperte e con il telefono vicino. Morfeo è venuto a trovarmi prima del dovuto.

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