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CHAPTER 2

Ormai mancava davvero pochissimo, uno dei miei sogni stava per realizzarsi.
Ero in macchina con mio padre e mia madre,  l'unico problema era il parcheggio. "Possibile che alle sei di mattina ci sia così tanta gente in un aereoporto?" pensai.
Scesi dalla macchina e mi guardai intorno, mi sembrò di vederlo ma era tutto frutto della mia immaginazione. Non potevo continuare così.
"Avanti Allison" mi riprese mia madre, dovevo andare e non volevo perdere il volo, era già tardi.
"Si eccomi" risposi e insieme a mio padre trascinai le valigie, dirigendomi alla sala di aspetto.
L'attesa era un incubo, sbuffai, presi le cuffiette dalla borsa e feci partire la mia playlist preferita dall'mp3.
Il tempo passava e finalmente sentii una voce metallica che annunciava l'arrivo dell'aereo. Ero entusiasta non vedeevo l'ora.  Ad un certo punto sentii delle mani cingermi i fianchi.
"Volevi partire senza prima dirmi ciao" sussurrò una voce roca e familiare, fin troppo familiare. Mi voltai e sobbalzai per lo stupore, che ci faceva lui qui? I miei pensieri presero il sopravvento e glielo chiesi senza accorgermene.
"Ho incontrato una tua compagna ed è uscito fuori il discorso, potevi anche avveretire."
"Eri l'ultima persona con la quale avrei voluto parlarne."
Restammo a guardarci per qualche secondo che a me sembrò un'eternità.
Ad interrompere il momento fu la solita voce metellica che annunciò l'arrivo effettivo dell'aereo.
"Devo andare..." mi voltai per andarmene ma lui mi afferrò il polso facendomi girare violentemente, perchè si sa, la forza di quel ragazzo era nettamente superiore alla mia.  Ci guardammo negli occhi e inaspettatamente mi avvolse tra le sue braccia, in quel momento mi sentii così bene. Gli lasciai un bacio sulla guancia e scappai incapace di reagire in altri modi.

Ormai ero sull'aereo da un'ora e non facevo che pensare a lui, a quel momento e a quella sensazione bellissima che si prova quando ti trovi nelle braccia della persona che ami. Ebbene si, ero ancora follemente innamorata di quel ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi. Mi manca così tanto.. 
"È stato il mio primo amore, il ragazzo con cui ho condiviso tutto.
Gli ho dato tutta me stessa, tutto mio amore e vengo ricompensata in questo modo? Due delle persone poi importanti delle mia vita me l'hanno distrutta. Che razza di persone sono? Con quale coraggio il tuo ragazzo ti spezza il cuore in questo modo?
Nonostante tutto, nonostante tutto il dolore continuo ad amarlo come il primo giorno; il primo amore non si scorda mai. Parole sante!" Pensai e mi voltai per guardare il panorama, era mozzafiato. Guardare le nuvole sotto di me mi rilassava, mi piaceva stare lì con la testa sul vetro a pensare o ascoltare musica.
La musica c'è sempre stata, stavo male e mettevo le cuffie, mi addormentavo con la musica nelle orecchie fin da piccola.
Da piccola mio padre mi insegnò a suonare la chitarra, è il suo strumento preferito dopo il pianoforte. A me personalmente non è mai piaciuto il piano ma per mio padre era importante che io imparassi a suonare gli strumenti musicali. Per una decina d'anni ha lavorato come insegnante di piano in una scuola privata della città. Diciamo che quei dieci anni sono stati importanti per lui, dopo due anni aprì una sua scuola di musica. Lui si occupava di dare lezioni di chitarra classica e piano, altri insegnanti si occupavano degli altro strumenti come la batteria o il basso. È sempre stato il suo sogno, la musica ha sempre fatto parte della sua vita.
Tra un pensiero ed un altro, poggiai la testa sul sedile e mi addormentai con la musica nelle orecchie.

//Ciao ragazze ecco a voi il secondo capitolo, volevo ringraziarvi anche se non siamo poi così tanti. Spero di aumentare con le visualizzazioni ed il resto per una mia soddisfazione personale ma a me va bene anche così, perché infondo scrivo per divertirmi ma soprattutto perché è una mia passione quindi niente, grazie a tutte.💜