CAPITOLO CINQUE.

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Elena povs.

Stavo uscendo per prendere un po' d'aria e perché con quella musica assordante mi era venuto mal di testa. Appena chiudo la porta della sala mi accorgo che due metri più avanti di me,sui tavolini,ci sono Alessio e Ale che stanno fumando una sigaretta e stanno parlando. Decido di non interromperli,ma comunque volevo restare fuori a riposarmi un po' e mi siedo due tavoli più indietro:loro mi danno le spalle quindi non possono vedermi. Ascolto il loro discorso,é serio. Alessio scoppia a piangere,mi si stringe il cuore. Mi sento tremendamente in colpa per avergli detto "tu non sei nessuno". Sta raccontando la famosa scena della quale non voleva dirmi niente. Continua a parlare,ogni parola in più che dice rende l'atmosfera ancora più deprimente. Non avrei mai immaginato che avesse passato una cosa simile e questo spiega il suo comportamento,adesso lo capisco di più. Anche quando mi ha detto "lo faccio per il tuo bene" adesso capisco perché é così protettivo. Mi sono rattristita molto quando ha detto che la amava tanto, é per questo che non ha più avuto relazioni serie dopo di lei. É terribile perdere una persona che ami.

Alessio ha finito di parlare e Ale,rimasto scioccato quanto me, cerca di consolarlo in qualche modo,ma lui tiene la testa bassa e continua a piangere. Non so perché,ma in quel momento non sono riuscita a trattenermi e sono andata da lui sperando che non sia ancora arrabbiato con me..

Elena "Alessio..."

Lui si gira verso di me,ha gli occhi gonfi e rossi,come se avesse ancora altre mille lacrime da versare. É la prima volta che lo vedo così,in realtà è la prima volta che lo vedo piangere. Sono abituata a vedere l'Alessio solare e sorridente. Mi guarda,con entrambe le mani si asciuga le lacrime in viso, e poi abbassa nuovamente il capo.

Elena "Alessio,per favore, so benissimo che sono l'ultima persona che vorresti vedere,ma devo.."

Non mi fa nemmeno finire di parlare che mi interrompe

Alessio "da quanto tempo sei qui?"

Elena "Alessio..io ho sentito tutto"

Vedo che abbassa di nuovo il capo,ma lo rialza subito. Questa volta verso Ale però.

Alessio "Ale torniamo in stanza,sono stanco"

Ale "ehm si va bene,vado a prendere le cose dentro e poi torno"

Ale va nella sala lasciandoci soli,ma tra di noi c'è il silenzio,ho paura di dire qualcosa di sbagliato e rovinare tutto quindi decido di tacere. Lui mi fissa.

Alessio "hai sentito proprio tutto?"

Elena "si,tutto. Ti giuro che non avrei mai immaginato una cosa del genere,io,ecco..vorrei chiederti scusa per il mio stupido comportamento"

Alessio "Elena,ti prego,vattene"

Elena "no aspetta,mi sento tremendamente in colpa per ciò che ti ho detto. Io non le penso veramente,scusa"

Alessio "Ma la finisci di dire cazzate? Smettila di illudermi,non ti rendi conto che facendo così mi fai solo del male?"

Elena "Alessio,non voglio farti del male.Per me non sei una persona qualunque"

Alessio "ah no? E chi sarei per te? Un conoscente? Un amico? Un ballerino?"

Elena "no Alessio,non so dirtelo con precisione. Ma ti assicuro che non sei una persona qualunque"

Alessio "Ma chi pensi di prendere per il culo?"

Detto ciò si gira e si dirige verso Ale che era uscito con lo zaino pronto per tornare in stanza. Gli prendo il polso e lo tiro verso di me facendolo girare in modo che mi guardi negli occhi,non ha mai saputo reggere il mio sguardo. Ma ora giuro che ero io quella che non riusciva a guardarlo per più di qualche secondo. Era arrabbiato,mi fulminava con lo sguardo ed io avevo paura.

Alessio "Elena,lasciami stare per favore. Finiamola con questa storia,se si può definire così, a te non frega un cazzo né di me né di noi due. Quindi basta. Non voglio più soffrire per questo,ho già sofferto abbastanza in passato"

Sta alzando il tono di voce,é molto arrabbiato. Non lo riconosco più. Non é l'Alessio che conosco.

Elena "ti prego calmati,parliamo tranquillamente come due persone mature"

Alessio "No non sto calmo. Elena,sinceramente,tu provi qualcosa per me?"

Elena "io,penso di provare qualcosa per te,ma non sono sicura."

Alessio "che cosa provi?"

Elena "Alessio,cazzo,ti ho detto che non lo so!"

Alessio "vedi? Ammetti almeno che non provi nulla! Un "non lo so" non mi dice niente!"

Non posso dirgli di certo quello che provo,io nob lo amo,ma quando sto con lui io mi sento bene e protetta in qualche modo. Ma forse é meglio così come dice lui e poi si concentrerebbe nel suo percorso nella scuola. Mi arrendo

Elena "va bene,hai ragione,forse é meglio se la finiamo. Così ci stiamo solo rovinando" lo dico con la voce tremante e sospirando.

Alessio non dice niente,si legge negli occhi che é deluso,non si aspettava che avrei ceduto. Se ne va con Ale,il quale aveva assistito a tutto. Così rimango lì da sola,impalata,incredula e con un vuoto dentro,non riesco a trattenermi e scoppio a piangere anch'io. Quindi adesso é finito tutto? Non ci parleremo più? E se dovessimo eseguire una coreografia insieme? Come faremo?

Torno in camera mia,mi cambio,mi butto sul letto e di nuovo il mal di testa mi tormenta. Ho una confusione in testa,mi sta scoppiando. Nella mente mi risuonano le sue parole "non voglio più soffrire" e soprattutto ripenso alla storia di Valeria,quella storia mi ha fatto rabbrividire,avevo il magone nello stomaco. Quella Valeria, doveva essere una persona veramente particolare. Chissà come la trattava Alessio,come le parlava,se le ripeteva in continuazione "ti amo",chissà se la riempiva di complimenti,se la abbracciava ogni volta,chissà come le dimostrava il suo amore. Chissà se mi ama,se m'avesse amato più di quanto ha amato lei,chissà se avrebbe di smesso di fare battutine e mandarmi frecciatine e se sarebbe diventato più dolce, chissà come mi avrebbe amata.

Mi addormento così,con il vuoto nello stomaco e la testa piena di questi pensieri.

Mi sveglio,ma non posso fare a meno di pensare alle sue parole.

Basta. Abbiamo deciso così:di finirla. Infondo io non sono innamorata di lui,non lo amo e devo convincermi di questo.

Oggi é domenica,ho il giorno libero ma comunque non penso di passarlo in compagnia. Decido a quello che potrei fare tutto il giorno e intanto scendo a fare colazione,dove ci sono tutti gli altri.

Ovviamente sono sempre l'ultima e quando vado per sedermi ricevo lo sguardo e il saluto da parte di tutti,tranne quello di Alessio,non avevo dubbi. Mi siedo a fianco a Giuseppe che mi da il buongiorno e mi passa una brioche alla nutella. Tutti notano che non sto molto bene,ma non fanno domande,fortunatamente. Lascio la brioche a metà senza aver mangiato e bevuto altro. Andreas ha notato questo mio atteggiamento strano,mi sta guardando da un po'. Solitamente mangio tanto a colazione,lo sanno tutti ormai.

Andreas "Elena,perché non mangi nemmeno un cornetto? Di solito ti mangi metà cucina!"

Mi sta parlando in modo sarcastico con un sorriso stampato in faccia,ma non riesco proprio a ridere. Alessio non deve avergli raccontato nulla di ieri,altrimenti non mi avrebbe manco rivolto la parola. Infatti noto che Alessio lo fulmina con lo sguardo,anche lui ha le occhiaie.Tuttavia faccio un sorriso finto e rispondo ad Andreas

Elena "non ho fame,ieri non ho dormito molto bene"

A questo punto Alessio si alza dalla sedia,incazzato,fa un saluto generale e ne va in camera. Nessuno sta capendo. Tranne Ale,che mi guarda,io abbasso immediatamente lo sguardo e rabbrividisco.Ale si alza e segue Alessio in camera.

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