The tale of Deux

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Il giorno e la notte si confondono in questa mia gabbia di luce.
Ogni giorno passa... Le settimane, poi mesi e infine gli anni... Il tempo non si ferma e non aspetta nessuno, nemmeno me. Eppure non ho fretta soprattutto se hai tutto il tempo del mondo.
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Alzo lo sguardo verso l'alto e posso scrutare la mia città, torri e torri pendenti quali sono quelle stalattiti.
Strutture cave al cui interno si trovava la mia gente, gli stessi che ora, anno dopo anno si spengono come candele esaurite.
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Il mio corpo brucia sotto la continua irradiazione di luce, già la luce il nostro peggior nemico per me e la mia stirpe, ma un mio simile sarebbe già divenuto semplice fumo, per me ci vuole di più di questa lucetta da quattro soldi.
Anche se è fastidiosa devo rimanere qua... Attendo... Una promessa è una promessa...

•~•~•~•~•

Il rumore dei passi si propaga per l'intera stanza circolare con le pareti in roccia carcare e granito, il soffitto è una cupola dove scende un lavorato candelabro dorato a cui a ogni braccio brillavano di una azzurina luce proveniente da diversi minerali cristallini.
Figure adornate da mantelli neri e bianchi si dispongono attorno ad una tavolata circolare per un totale di dodici figure che si guardano con sospettò e diffidenza.
Alle pareti intanto cola una sostanza semi liquida, melmosa quasi, contornato da molteplici paio d'occhi scarlatti, per la maggior parte.
- Oggi siamo qui riuniti per il mensile aggiornamento del Consiglio dei saggi sulla questione che da secoli ci sta assilando...-
- Fratelli... Sorelle... Per secoli ci siamo sostenuti a vicenda , crescendo ed espandendoci in segreto agli umani. Ma il momento che tutti temiamo si sta avvicinando ormai. Siamo vicini alla nostra estinzione.- Esclamò a grand voce colui che sembrò il portavoce delle figure.
Vari sguardi intercorsero tra i Saggi mentre un lieve brusio risuonò nella stanza.
- I motivi sono piú di uno. Gli umani sono piú intelligenti e attrezzati , e le temperature salgono a ritmi esponenziali...-
- Posso confermare, le città vicino all'equatore nonostante la profondità sono quasi inabitabili... - Espose un saggio.
- Esattamente. É per questo che dobbiamo raggiungere una soluzione drastica...-
-Drastica quanto? - Emise un altro saggio mentre tra le mani teneva un calice di vino.
-... Dobbiamo salire in superficie e conquistare le città degli umani.-
Disse come se avesse dovuto liberarsi di un pesante fardello. L'unica risposta è un innaturale silenzio di ogni creatura nella stanza interrotta, poi, da una risata secca proveniente da uno dei saggi. Tutti i presenti gli rivolsero lo sguardo.
- Scusate.... Davvero, ma quando sento una battuta devo per forza ridere. - Ammise un uomo sulla ventina dai capelli neri, molto corti e legati in una lunga treccia che giungeva a terra mentre gli occhi di un bianco ghiaccio fissarono il saggio con derisione.
- So che é molto ... Inverosimile come decisione. Ma non é una battuta. - Controbatté lui chiudendo gli occhi.
- Ah... Siamo arrivati davvero a questa decisione? - Sospira mentre riprende un espressione seria.
- Perché nonostante le nostre tecnologie e conoscenze sul campo "magico " non rammendi il motivo per cui siamo ancora qua sotto? -
- Certo che lo ricordo Silas... Ma non possiamo andare avanti cosí. -
Un altra figura si poggiò sul tavolo.
- Comunque anche se dovessimo andare alla conquista che ne faremo degli umani? -
- Quelli ci servono vivi... Senza essi la nostra specie perde la sua principale fonte di cibo...- Espose un altro saggio.
- E naturalmente questo é ovvio ... Ma se fossero loro a estinguersi ? Conoscete bene le loro guerre.-
- Fin troppo... Li abbiamo aiutati molto per non farli estinguere distribuendo medicinali quando passò la "Febbre spagnola " -
- E inoltre se ci scoprissero potrebbero attaccarci ... Dobbiamo conquistarli ora che sono ignari della nostra esistenza.-
I saggi si guardano a vicenda meditando sulla questione.
Guerra o no?
Poi il Saggio Silas si alzo in piedi e sbatte le mani al tavolo facendolo tremare.
- Allora guerra sia, tanto cosa abbiamo da perdere? Se non facciano nulla il nostro destino e segnato da una estinzione lenta e dolorosa... Preferisco morire provando a salvare ciò che abbiamo per un futuro per i Deux!
Un altro saggio si alzò .
- Potremmo cominciare con il conquistare New York , questa notte ci sarà la luna piena lí .-
Si guardarono ancora stavolta con sguardi decisi e complici.
- Bene... La discussione e ormai finita. Stasera New York sarà la prima di una lunga lista.
Qualcuno si prepari a partire e avvertire il sacerdote massimo della scelta del consiglio... La seduta e tolta cari...-
Ed é cosí che iniziò la loro missione per la sopravvivenza.
Ci sarebbero riusciti? Non quella notte. Perché un musicista insieme al suo amore stava appena scendendo da un aereo a New York.




Wrote by @VictusMors & Lelq3010

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