Capitolo 4 - Passeggero insolito.

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All'ingresso della scuola fu allestito un piccolo stand per chiunque volesse iscriversi al concerto che si tiene ogni anno alla fine della scuola. Paolo era dietro il bancone a consegnare i moduli di iscrizione e i volantini pubblicitari. Una mia compagna di classe, Daria, venne da me tutta emozionata agitando un volantino con la mano.

-"Marta! Guarda qua! Sarebbe il momento che ti decidessi a iscriverti!"-

Suonavo il pianoforte ma non spargevo la voce in giro e anche se mi sarebbe piaciuto iscrivermi al concerto dell'anno precedente non me la sentivo di suonare davanti a tutti ed ero troppo timida e pigra. Dopo la morte di Giorgio però, mi sono resa conto che il tempo che perdo a pensare dovrei impiegarlo di più nel fare. Decisi che era il momento di prendere in mano la situazione e mi avvicinai allo stand. Senza pensarci troppo presi la penna e deposi la firma. Paolo era di fronte a me inerme che mi guardava incuriosito. 

-"Buongiorno..."- Disse Paolo a bassa voce-

-"Oh! Scusa se non ti ho salutato prima ma se non mettevo giù subito quella firma probabilmente ci avrei ripensato e non avrei suonato più."-

-"Ah ah! Capisco, non preoccuparti! Ansiosa?"- rispose Paolo.

-"Si... ma se posso essere franca, il tuo discorso di ieri è forse l'unica cosa che mi ha spinto a iscrivermi... Giorgio aveva ragione, il tempo che abbiamo è limitato e voglio passarlo a costruire grandi momenti."-

-"..."- Paolo aveva lo sguardo fisso nel vuoto e una lacrima gli scese sulla guancia mentre il suo sorriso si inarcava.

-"Grazie."- ci fu un silenzio imbarazzante che durò solo pochi secondi e poi Paolo riprese a parlarmi.

-"Allora, che cosa pensi di suonare?"- mi chiese.

-"Ehm, il pianoforte."- risposi. Lui scoppiò a ridere e continuò.

-"No! Intendo che canzone vuoi suonare! Ah ah ah!"- mi sentii una stupida.

-"Beh ecco, in realtà ancora non ho deciso... come ti ho detto se fossi rimasta troppo a pensarci avrei lasciato perdere. Comunque, piacere! Io mi chiamo Marta."-

-"Beh, io sono Paolo ma credo tu lo sappia già..."- 

"beh, si in effetti", pensai.

-"Se hai problemi di qualunque tipo nella scelta della canzone contattami quando vuoi! Ti mando subito la richiesta di amicizia."- Sembrava davvero cambiato dopo aver conosciuto Giorgio.

"Bzz bzz" il mio cellulare vibrò.

Quando Paolo diede un'occhiata al mio profilo notò l'amicizia in comune con Giorgio e Clara e un'aria curiosa mista a terrore si insinuò nel suo sguardo. Mi guardò di nuovo fisso negli occhi, giusto un secondo. Mi sentii come quando mi guardò durante quel discorso e l'ansia prese a tormentarmi.

-"Tutto bene...?"- gli chiesi spaventata.

-"Conoscevi Giorgio? E Clara?"- mi chiese fugace evadendo la mia domanda.

-"Beh ecco in realtà..."- non feci in tempo a finire che Clara si avvicinò al bancone.

-"Buongiorno Paolo."- disse con gli occhi perso nel vuoto. 

Paolo le diede uno dei suoi sguardi e non le rispose.

Non dev'essere facile ciò che sta passando, non capisco il suo atteggiamento nei suoi confronti. Clara si girò verso di me e stranamente i suoi occhioni verdi e vispi ripresero un po' di vita. 

Il tempo che non riavremo indietroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora