Capitolo I

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Suona la sveglia, apro gli occhi e non serve neanche che mi alzi per poter guardare fuori dalla finestra, ma devo sbrigarmi, non vorrei far tardi il mio primo giorno di scuola, mi precipito in bagno, sciacquo la faccia e i denti velocemente e metto di corsa una felpa e uno jeans, guardo l' ora sull' iphone, 7:32, scendo in strada e domando ad un passante quale sia il modo più semplice per arrivare alla scuola, il signore gentilmente mi dice che la metropolitana è il mezzo più idoneo, allora senza perdere tempo, lo ringrazio e scappo via, scendo velocemente le scale della metro e corro a sedermi su di una panchina, mentre aspetto che arrivi il treno delle 8:00 metto le mie cuffie e noto che su di una panchina alla mia sinistra c' è una ragazza, <Forse sta aspettando anche lei il treno delle 8:00.> penso mentre la osservo, comunque sia, appena arriva il treno, salgo su e vado a sedermi, poco dopo vedo che anche lei entra ma non si siede, resta in piedi ad ascoltare la musica, con le cuffiette, isolata dal mondo che la circonda, ormai noi giovani non crediamo più nei politici o nei santi, crediamo soltanto ai cantanti. Dopo un quarto d' ora circa, la fermata che mi interessa, mi alzo ed esco, risalgo le scale, mentre cammino sul marciapiede in direzione della scuola, sento una voce dietro di me che inizialmente non distinguo, tolgo la mia cuffia destra e mi volto, <Ciao, scusa se ti ho interrotto mentre stavi ascoltando la musica, solo che prima ho visto mi guardavi e ho pensato avessi la mia stessa età, sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto prima.> Mi dice la ragazza di prima, allora io sorrido e gli rispondo, <Si non ti preoccupare, guardavo per curiosità, comunque si sono appena arrivato, dovrei fare il quarto anno in questa scuola sulla sinistra, e sai non è che mi senta tanto a mio agio dato che gli altri anni li ho fatti in Italia, comunque piacere io sono Dylan.> Lei accenna un sorriso e dice. <Certo che sbadata, ho dimenticato di presentarmi, io sono Ashley e vedrai che ti piacerà la scuola, anche io sono al quarto in questa scuola e ti assicuro che oltre la professoressa di letteratura, sono tutti molto simpatici, vedrai ti ambienterai>. Camminando arriviamo a scuola, fortunatamente conosco abbastanza bene l' inglese, essendo stato altre volte in Inghilterra e riesco a capire un po tutti, vado dal direttore del college per sapere in quale classe dovrei andare, lui molto gentilmente mi accompagna, arriviamo di fronte alla 4B, mi dice di aspettare un po' fuori perchè deve spiegare agli altri che c' è un nuovo alunno, dio quanto odio queste situazioni, dopo aver concluso il discorso, mi lascia entrare, do il buongiorno a tutti e cerco un posto dove sedermi, mentre guardo un po' in giro vedo seduta all' ultimo banco vicino ad un ragazzo, Ashley, le sorrido e sento qualcuno che mi chiama, <Dylan! Vieni qui c' è posto> senza dire niente mi dirigo verso il banco e mi siedo. <Come sai il mio nome?> dico incuriosito, <Ho visto che sei abbastanza intelligente e hai messo una maglia col tuo nome.> mi dice sorridendo, io davvero ci avevo creduto, tanto da guardare la mia felpa tutta nera, <Scemo, il direttore ci ha detto il tuo nome, comunque piacere Eric.> mi disse ridendo, <Dylan! Pare che ti sia ambientato in pochi secondi, tra poco farai lezione al posto mio? Ora se non vi dispiace vorrei iniziare la lezione di letteratura.> dice la prof, mi volto per guardare Ashley sorridendo, <l' aveva detto che era antipatica.> penso tra me e me, dopo due ore di lunga lezione, c' è la pausa, usciamo tutti in cortile, essendo l' unica persona con cui ho legato, passo la maggior parte del tempo a parlare con Eric, mi parla delle sua passione per i videogiochi e della sua strana voglia di sesso..mentre parliamo, vengono verso di noi Ashley e l' amico, il ragazzo mi porge la mano e si presenta, <Piacere Tyler, spero diventeremo buoni amici, sai io Eric ed Ashley stiamo organizzando una festa a sorpresa per Jasmine, saremmo molto felici se tu ci aiutassi.> Io gli rispondo, <Jasmine? Non ho avuto l' occasione di conoscerla, ma si, mi farebbe piacere.> Tyler risponde, <Sono contento ti piaccia l' idea ci vediamo dopo in classe.> E si allontana con Ashley. Resto con Eric che mi guarda e dice, <Amico ho notato che guardavi spesso Ashley, sappi che è fidanzata con Tyler.> Io gli rispondo, <No tranquillo, la guardavo perchè stamattina ci siamo conosciuti prima di entrare a scuola, piuttosto sai dirmi chi è Jasmine?> Eric risponde, <Oh, Jasmine è una ragazza troppo carina, ne sono innamorato pazzo dal primo anno, ma lei non mi calcola minimamente, alla sua festa proverò a parlargli dei miei sentimenti, hey guarda arriva Emily! la ragazza più troia della scuola.> Mi basta guardarla per pochi secondi per notare che è la classica ragazza carina ma presuntuosa e arrogante, insomma la tipa che la da a tutti perchè crede di essere la più figa. Entriamo in classe e passiamo altre 3 ore di lezione di noia mortale. Esco di scuola e mi dirigo verso la metropolitana, scendo le scale, aspetto 5 minuti l' arrivo del treno, entro, mi siedo e dopo poco noto che entra Ashley che si siede vicino a me,<Cosa? Ora non resti in piedi?> Mi guarda e dice, <No, preferisco ascoltare la musica in compagnia.> Toglie la cuffia sinistra e mi dice di ascoltare, <Che genere di musica ascolti?> Mi dice sorridendo, <Di solito rap americano o italiano.> Gli rispondo chiudendo gli occhi e appoggiando la testa allo schienale, lei sorride e dice, <No, a me piacciono le canzoni d' amore in inglese, quelle dolci, lo so cosa stai pensando, ma a me piace questo genere di musica.> Io la guardo e le rispondo, <Non preoccuparti, ognuno ha delle canzoni che sente proprie, che rispecchiano la propria vita, perchè io penso che basta una sola canzone per capirti a volte, anche più di molte persone.> Il treno si ferma, è la nostra fermata, scendiamo dal treno e ci salutiamo, corro di corsa a casa, entro nel mio appartamento e col telefono chiamo i miei per fargli sapere che la giornata è andata abbastanza bene, faccio una doccia calda, mangio qualcosa che ho comprato all' aereoporto, metto il pigiama e vado a letto.

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