2. Profezia

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I ragazzi del Campo erano presi dalle proprie attività-chi si allenava a combattere, chi con il tiro con l'arco, chi con le canoe, chi semplicemente oziava-quando un suono riecheggiò per tutto il Campo Mezzosangue. Era Chirone che suonava il corno che annunciava il momento della cena. Tutti i ragazzi si precipitarono nel padiglione della mensa, presero da mangiare, fecero apparire le loro bibite preferite e offrirono le loro porzioni del pasto agli dei. Era un momento allegro quello della cena. Tutti i ragazzi erano insieme e si divertivano e chiaccheraavano tra loro. Certo, questo era leggermente complicato quando sei l'unico ad occupare un intero tavolo. Questo è ciò che succede a Nico, Percy e Jason, i figli dei tre pezzi grossi, i quali non hanno fratelli, perciò devono mangiare al proprio tavolo da soli. Questo però non impedisce ai ragazzi di interagire. Con il permesso di Chirone i tre hanno unito i loro tavoli, in modo da stare più vicini e poter parlare tra amici.
Nico quella sera era piuttosto pensieroso, mentre Jason e Percy parlavano come sempre. Dopo un po' Percy notò l'assenza di Nico nella conversazione, perciò voltò lo sguardo verso il più piccolo chiedendo -Hey, Nico, tutto ok? Ti vedo...pensieroso...- -Uh? Si, si, tutto ok...- Jason nel frattempo si godeva la scena soffocando una risata -Te lo dico io che ha, deve chiedere a qualcuno di uscire ma non sa se farlo oppure no.- -Grace! Avevi promesso che non avresti detto niente!- Nico era furente -Che c'è?! Non ho mica fatto nomi!- Il moro guardò il biondo con uno sguardo assassino e tagliente quanto la sua spada -Ah, e chi sarebbe questa nuova fiamma, Nico?- -Te lo scordi, Jackson, non lo verrai mai a sapere...o almeno non da me...- Rivolse uno sguardo a Jason -Tranquillo Nico, ho promesso che non l'avrei detto e non lo dirò. Però ti conviene decidere sul da farsi...il tempo scorre e il falò è sempre più vicino...- Percy guardò interrogativo l'amico, il quale gli spiegò della conversazione con Nico. Quando Jason ebbe finito Percy scoppiò in una sonora risata prima di rivolgersi a Nico -Ti conviene chiedere di uscire a questa persona...non oso immaginare che potrebbe dire Jason...- A quel punto il corno suonò nuovamente, indicando la fine della cena, e spingendo i ragazzi a recarsi nello spazio adiacente, dove si sarebbe tenuto il falò.

I ragazzi presero posto e i figli di Apollo iniziarono a cantare. Jason continuava a mandare frecciatine a Nico, il quale rispondeva con scuotimenti del capo o con un "non adesso". Quando i figli di Apollo smisero di cantare vedendo che il figlio di Ade continuava imperterrito a rimanere seduto dov'era, il figlio di Giove stava per alzarsi quando una nebbiolina verde si diffuse tutt'intorno e Rachel, l'Oracolo di Delfi, cominciò a recitare:

"Quattro mezzosangue a sud si recheranno,
La fonte di forza dei mostri distruggeranno.
Luce ed oscurità si dovranno unire,
O il mondo per mano dei mostri troverà la sua fine."

Calò un silenzio di tomba finché, dopo pochi minuti, Chirone prese la parola -Il nostro Oracolo ci ha fornito una profezia. Ciò significa che si dovrà compiere un'impresa. Tutti i capi cabina sono chiamati a discutere di questa faccenda nella Casa Grande. Adesso, venite con me. Voi altri tornate nelle vostre case.- Detto questo si recarono tutti nelle proprie case tranne i capi casa che seguirono Chirone, in religioso silenzio, nella Casa Grande.

N.D.A.
Alloooora, piccoli semidei, che succederà? Profezia=impresa=guai in vista. Chi saranno i protagonisti di quest'avventura? Di cosa si tratterà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
No, ok, a parte questo, grazie a tutti che continuate a leggere la mia storia. Vi lovvo sempre, baci a tutti, ciao ciao dalla vostra figlia di Poseidone!

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