Ero in una stanza con pareti e pavimenti neri, non sapevo con precisione dove mi trovo trovassi, anzi non ne avevo la più pallida idea. Avevo paura, ero lì tutta sola e non sapevo neanche come ci fossi arrivata o chi mi avesse portato. Improvvisamente sentii una dolce melodia, era molto lieve e fine. Iniziai a correre verso quella melodia ma non riuscivo a capire da dove provenisse. Così mi bloccai, sentii dei passi alle mie spalle, deglutii fortemente, avevo il timore di girarmi.
-Emily, girati.- sentii una voce femminile chiamarmi.
Strinsi le mani in due pugni, mi girai lentamente, mi ritrovai una donna sulla quarantina d'anni, era bellissima. Era seduta ad un piano forte e continuava a suonare quella dolce melodia. Quando fui difronte a lei si bloccò e mi guardò da capo a piede. Deglutii ancora, avevo troppa paura.
-Non avere paura, non ti farò del male.- sorrise amaramente.
Non so il perché, ma un po mi fidavo delle sue parole.
-Proteggi Louis. Proteggilo.- disse soltanto.Di colpo mi svegliai e mi sedetti sul letto. Ero tutta sudata e avevo il fiatone, il mio cuore batteva a mille. Era il terzo giorno di fila che facevo sempre lo stesso sogno, non capivo chi fosse quella donna e non capivo da cosa dovevo proteggere Louis. Da quando era arrivato facevo sempre lo stesso sogno, e puntualmente cercavo di avvicinarmi a lui ma ogni volta mi trattava sempre male. Cercai di non pensarci e cercai di convincere me stessa che era solo un sogno, anzi uno scherzo della mia immaginazione.
Guardai la sveglia e vidi che erano appena le sette e un quarto di mattina, mancava un quarto d'ora e sarebbe suonata così la staccai prima e decisi di iniziare a prepararmi. Mi diressi verso il bagno, mi lavai il viso ormai sudato, lavai anche i denti, pulii le orecchie e mi truccai leggermente. Dato che era presto decisi di passare la piastra ai capelli in modo da renderli lisci. Mentre passavo quell'aggeggio sui miei capelli continuai a pensare al sogno. Louis aveva un carattere così da duro, appariva un ragazzo davvero forte tanto da sapersi proteggere da solo, non capivo perché dovevo proteggerlo, ma poi da cosa?
Dopo questa piccola riflessione mi convinsi che era tutto frutto della mia immaginazione. Avevo lisciato i capelli, così uscii dal bagno e rientrai nella mia camera per cercare qualcosa da indossare. Aprii l'armadio e presi un jeans molto stretto, sopra ci misi una canotta viola, mentre ai piedi misi le mie vans nere. Presi una giacca dello stesso colore della maglietta dato che quella mattina il tempo non era dei migliori, nonostante si stesse avvicinando giugno. Indossai come al solito i miei anelli e una collana, mi avvicinai al comodino sul quale c'era il mio iPhone a caricare, lo tolsi da sotto carica e presi la borsa da scuola che stava vicino al letto.
Misi la borsa sulla spalla, scesi le scale di casa e mi diressi verso la cucina. Lì c'erano mia madre e mio padre, come al solito, a fare colazione.
-Mamma, papà io vado a scuola, ci sentiamo dopo. Vi voglio bene.- stavo per andarmene ma la voce di mia madre mi bloccò.
-Tesoro aspetta, devo dirti una cosa.- mi sorrise mia madre.
-Dimmi.- sorrisi dolcemente.
-Stasera verrà tutta la famiglia Styles qui a cena da noi.- sorrise mia madre.
Si veda che era entusiasta, aveva legato molto con la madre di Harry. Ma chi non avrebbe legato con loro? Erano semplicemente dolcissimi.
-Va bene, ma verrà anche il cugino di Harry?- chiesi incuriosita.
Non mi importava molto di occhi celesti, ma volevo sapere se ci fosse stato anche lui.
-Si.- sorrise.
Sorrisi anch'io.
-Va bene, io vado a dopo.- dissi ai miei genitori.
-A dopo cucciola.- risposero in coro.
Uscii di casa ma prima di iniziare a camminare presi il mio cellulare e infilai le cuffie, quella mattina avevo voglia di musica. Misi "When You're Gone" di Avril Lavigne, mi lasciai cullare da quelle note.
Continuai a camminare, mancava poco per arrivare a scuola in fondo non era molto lontana da casa. Mentre camminavo sentii il mio telefono vibrare, così mi bloccai quasi all'entrata della scuola.
Era Zayn."Em, siamo nel giardino della scuola, raggiungici lì. -Zayn."
"Va bene, arrivo. -Emily"
A quel punto staccai le cuffie dal cellulare, posai tutto nella mia borsa e iniziai a camminare verso i giardini della scuola.
Mentre camminavo vidi una figura venirmi addosso, ma stavolta non riuscì a tenermi in equilibrio e caddi col sedere a terra. Mi morsi il labbro per il dolore, alzai il mio volto per vedere chi fosse quel fottuto stronzo. Mi trovai due occhi celesti come il cielo davanti, era Louis. Era bellissimo, aveva i capelli scompigliati come al solito, una maglia grigia a mezza manica dell'adidas e dei jeans.
-Non imparerai mai a guardare avanti.- disse Louis puntandomi il dito contro.
Dietro di Louis, c'era Harry che sembrava molto preoccupato per il fatto che io fossi caduta.
-Potresti anche comprarti dei paraocchi per guardare avanti. Sai come i cavalli.- disse innervosito.
Io non dissi nulla, ero mortificata per quello che aveva detto. Mi alzai grazie anche ad Harry che mi diede una mano.
-Louis smettila.- disse seccato il riccio.
-Harry, non importa sto bene.- sorrisi al riccio cercando di dargli tranquillità.
D'un tratto vidi spuntare anche le teste dei miei amici. Sembravano tutti preoccupati soprattutto Zayn.
-Em, stai bene?- chiese il moro venendomi vicino.
-Si, sto bene. Non è successo nulla.- gli sorrisi.
-È tutta colpa tua!- si girò verso occhi celesti e gli puntò in dito contro. -Sta più attento a dove cammini.- disse Zayn a denti stretti.
-Zayn, basta. Non è successo nulla, sto bene. Lascia stare Louis, non è solo colpa sua anche io dovrei star più attenta.- presi la mano del ragazzo dalla pelle olivastra.
Lo tranquillizzai.
-Mi ero dimenticato che avevi l'avvocato difensore ragazzina.- continuò Louis provocando Zayn.
Zayn stava per tirargli un pugno, ma io strinsi la sua mano con entrambi le mie mani per evitare che facesse cazzate.
-Ok, adesso basta!- disse Spencer, dando una gomitata leggera ad Harry.
-Louis, andiamocene.- affermò il riccio irritato.
Si avvicinò a Louis, lo prese per il bracciò e lo trascinò lontano dal nostro gruppo.
Quando lo vidi allontanarsi mollai la presa e feci un respiro profondo.
Non so del perché ma avevo voglia di piangere, io non avevo fatto nulla a Louis e pure mi trattava in questo modo. Mi trattava di merda.
-Stai bene?- mi chiese Maddison avvicinandosi.
Era preoccupata.
-Si.- cercai di non far capire che avevo voglia di piangere.
-Andiamo dentro, dai!- disse Liam avvicinandosi a me.
Mi strinse forte a se, ed io lo abbracciai.
-Entriamo su.- disse Niall.
Mi staccai da Liam e senza dire più nulla entrai nell'istituto.
Zayn, come suo solito, venne con me agli armadietti. Non parlai e tanto meno lui disse qualcosa, sapeva che non volevo parlare almeno non di quel ragazzo.
Ci avvicinammo ai nostri armadietti, ero così triste. Davvero non capivo cosa avessi fatto a Louis. Aprii la porta dell'armadietto, presi il quaderno di filosofia e poi lo richiusi. Sentii qualcosa di caldo solcarmi il volto.
Zayn anche se ne accorse.
-No, Em!- disse avvicinandosi a me. -Non piangere per una cosa simile.- disse asciugandomi la lacrima caduta dai miei occhi.
-Zayn, non capisco, ma cosa gli ho fatto?- dissi poggiando il volto sul petto del ragazzo.
-Em, è lui che è un tipo strano. Non gli hai fatto nulla poiché nemmeno vi conoscete.- dissi carezzandomi i capelli.
-Non voglio che ci rovini l'estate.- sussurrai.
-Non glielo permetterò. Te lo prometto.- disse alzando il mio volto verso il suo.
Mi asciugò le poche lacrime che erano cadute, Zayn non era solo il mio migliore amico, ma era come un fratello per me. Lo adoravo tantissimo.
-Ora sorridimi.- gli sorrisi, uno di quei sorrisi sinceri.
Mi strinse di nuovo al suo petto e mi diede un bacio tra i capelli.
-Meglio che andiamo adesso. Maddison potrebbe ingelosirsi.- dissi staccandomi da lui.
Lo feci sorridere, Maddison non era affatto gelosa del rapporto che avevamo io e Zayn poiché sapeva per me Zayn era solo come il fratello che non avevo mai avuto.Spazio autrice!!
Eccomi con il terzo capitolo.
Spero vi sia piaciuto!
Louis, Louis, ma cosa cazzo combini? Invece di farla innamorare la fai stare solo male.
Povera Emily :(
Voglio sapere il vostro sapere. Lasciate qui i vostri commenti.
Un bacio ❤️
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Dirty Zone || [L.T.] SOSPESA
FanfictionTratto dal capitolo 7 -Fai la difficile?- disse. Non risposi, avevo solo paura, sentii prendere il fianco da quel ragazzi, volevo liberarmi dalla presa ma non ci riuscii. -Lasciala!-disse una voce familiare dietro di me. -E tu chi saresti?- chiese i...