Chapter 14 || Not Worth The Effort

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-Se non ti stai ferma non riesco a prendere le chiavi.- disse Louis lamentandosi.
Sbuffai e cercai di stare ferma. Mi aveva poggiata di nuovo con i piedi a terra, ma dato che io non riuscivo a mantenermi mi poggiavo su di lui dandogli fastidio.
Sentii la porta aprirsi e le mani di Louis tornarono sul mio corpo prendendomi di nuovo a mo di sposa. Aggrappai le mie braccia sul suo collo e fu lì che il suo buon profumo si mischiò alla mia pizza d'alcol.
-C'è una camera dove posso portarti? Se le ragazze ti vedessero in questo modo sicuramente si spaventerebbero.- disse facendo una smorfia.
Io annuii soltanto sul suo petto, mentre il suo cuore mi fracassava il timpano. Era un cuore tormentato, un cuore che molto probabilmente non apparteneva a me.
-Al terzo piano affianco alla stanza di Zayn c'è quella dei miei genitori.- sbadigliai.
Avevo sonno, molto sonno. Sarei potuta crollare in un sonno profondo li fra le braccia del mio salvatore, del mio eroe.
Sentii i passi di Louis farsi più lenti e pesanti, stava salendo le scale per portarmi in camera. Lo adoravo quando si preoccupava di me, diventava un'altra persona, probabilmente diventava ciò che era veramente.
Aprii la porta con molta difficoltà dato che aveva me fra le sue morbide braccia. Mi stese leggermente sul letto, avevo voglio di dormire insieme a lui, avevo voglia di sentire il suo corpo sotto il mio. Sentii un rumore e capii lì che Louis aveva chiuso la porta della camera, dopo un po si avvicinò di nuovo a me e si sedette sul letto, poggiando le sue braccia sopra i suoi ginocchi.
-Perché ti sei ubriacata?- disse guardandomi.
Iniziai a ridere, ero diventata cretina, lui parlava ed io ridevo.
-Perché si.- dissi ridendo ancora.
-Principessa l'alcol non ti fa un bel effetto.- disse carezzandomi una ciocca di capelli che mi era caduta sul viso.
Mi aveva chiamata principessa, non aveva usato quell'odioso nome.
Sorrisi involontariamente.
-Sei tu che non mi fai un bel effetto.- mi stesi a pancia in sù.
Lo guardai meglio, lessi nei suoi occhi tanta preoccupazione ma allo stesso tempo tanta malinconia.
-Ora dormi, smetti di guardarmi.- disse alzandosi e avvicinando il suo volto al mio.
No, non aveva intenzione di baciarmi, voleva curarsi di come stessi realmente. I miei occhi guardarono intensamente i suoi, aveva la bocca socchiusa mentre io mantenevo sempre il mio sorriso da ragazza brilla.
-Non ho sonno! Giochiamo Lou?- dissi mordendomi il labbro.
Non so da dove ebbi il coraggio di far uscire quelle parole poiché ogni volta che guardavo i suoi occhi il mio sistema nervoso andava in tilt, ma probabilmente era solo l'effetto dell'alcol.
-Mhh.. E a cosa vuoi giocare?- disse con tono malizioso.
Risi ancora.
Non ero cretina, ero diventata completamente una deficiente.
-Meglio che dormi principessa.- disse facendomi l'occhiolino.
Lo vidi poi alzarsi e mi tolse i tacchi dal piede, è solo Dio sa quanto lo volli bene per avermi tolto quegli arnesi fastidiosi dai piedi. Una volta poggiati i tacchi a terra, le sue grandi e forti mani passarono sui miei shorts, sbottonò il bottone e sfilò quell'indumento, lo poggiò sulla sua spalla e mi tolse pian piano la casacca che avevo indosso e la poggiò sulla spalla dov'era il pantaloncino.
Ero in intimo, però nei suoi movimenti non lessi perversione, non lessi malizia, nulla; si stava semplicemente preoccupando per me. Poggiò i miei vestisti su una sedia della camera e ritornò vicino a me, mi coprì col lenzuolo del letto.
-Adesso dormi, io vado in camera mia.- mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
-Rimani..- sussurrai -Ti prego.-
Volevo che restasse con me, volevo che mi tenesse fra le sue braccia.
Lo sentii sospirare, voleva rimanere ma c'era forse qualcosa che glielo impediva.
-Ti prego.- dissi ancora.
Annuì sconfitto e iniziò a spogliarsi anche lui, cercai di non guardare ma la mia attenzione era tutta per lui. Senti un brivido percorre la mia schiena, solo l'idea che avrebbe dormito in quelle condizioni iniziai ad impazzire. Era tutto così dannatamente strano, tutto così dannatamente confuso, lui era la mia confusione.
La luce si spense ed anche i miei occhi si chiusero.
Lo sentii stendersi accanto a me leggermente, non voleva fare troppo casino. Io ero di spalle a lui, tenevo gli occhi chiusi poiché ormai l'alcol davvero non mi reggeva più ma ero sveglia. Sentii le sue mani toccarmi delicatamente i fianchi, mi strinse a se, come se avesse bisogno di me. Poggiò delicatamente la testa sulla mia spalla e col sospiro ci soffiò sopra.
-Non vorrei farti soffrire così tanto, ma non posso sporcarti col mio passato.- disse dandomi poi un bacio sulla spalla.
Cosa significavano quelle parole? Perché le aveva pronunciate?
Sentii il mio stomaco contrarsi, cosa stava accadendo? Era come se le sue parole mi avessero uccisa, sentivo nella sua voce rimpianto, timore, paura, ma soprattutto dolore, si Louis stava soffrendo e non poco.
Senti gli occhi diventare pesanti, si spensero un poco tempo e non ebbi l'opportunità di rispondere a occhi celesti o tanto meno di girarmi verso di lui.

Dirty Zone || [L.T.] SOSPESA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora