Chapter 17 || I Can't

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Sentii il suo respiro diventare più pesate e lo vidi irrigidirsi.
Cosa avevo detto di male?
-Era proprio questo..- sussurro tenendo fissò lo sguardo al cielo.
Non riuscivo a capire anche perché aveva lasciato la frase in sospeso e non aveva un senso compiuto.
-Cosa?- continuai a fissare il suo profilo.
Lo sentì respirare profondamente, c'era qualcosa che non andava, molto probabile quel qualcosa ero io.
-Non dovevo arrivare, perché lo so, sono entrato anche nel tuo quotidiano e ti ho sconvolta, ma fidati questo non è nulla di quello che sono veramente.- disse voltandosi verso di me.
Maledii me stessa per aver incrociato i suoi occhi, erano fantastici. Sentii il respiro mancarmi per qualche secondo, secondi che mi sembravano interminabili.
Cosa voleva intendere con quelle parole, chi era il vero Louis?
-Spiegati meglio.- dissi spostando lo sguardo.
Non potevo più reggere i suoi occhi oppure sarei impazzita.
-Lo capirai con il tempo, non mi va di parlarne.- disse.
Si alzò di poco e puntò di nuovo lo sguardo nel mio. Senti il respiro diventare pesante, il cuore iniziò a battermi forte, fortissimo.
Con quel suo sguardo non ebbi modo di rispondere a ciò che aveva detto in precedenza. Vidi che il suo volto man mano si avvicinava al mio, eravamo troppo vicini, e man mano che la distanza si annullava il mio cuore batteva più forte. Guardai un ultima volta i suoi occhi prima di chiuderli, i nostri nasi si sfiorarono, ma le nostre labbra non poterono.
-Cazzo!- urlò staccandosi immediatamente.
Non capivo cosa stesse accadendo, lo vidi solo estrarre qualcosa dal pantalone. Era il suo cellulare, probabilmente aveva vibrato. Quando lo ebbe completamente fra le mani decisi di alzarmi anch'io e di sedermi accanto a lui. Sbuffò e rispose.
-Cazzo vuoi?-
Sempre molto gentile direi.
-Si è con me, ma a te che te ne frega?... Si ora arriviamo, quanto rompi il cazzo cugino.. No io non ti voglio bene.. Ciao.- disse attaccato e posando il cellulare nelle tasche dei suoi pantaloni.
Si mise le scarpe e feci la stessa cosa io, anche se devo essere sincera non stavo capendo perché dovevamo tornare a casa.
-Louis, mi spieghi?- chiesi alzandomi da terra e pulendomi con le mani.
Quando ebbe finito di allacciarsi le scarpe anche lui si alzò e con le mani si pulì di quel poco d'erba che si era attaccata sul di dietro, mi guardò e io guardai lui cercando spiegazioni per quella telefonata.
-Nulla di che, Harry mi ha chiesto se tu fossi con me, poiché non rispondi al telefono e poi mi ha detto che dobbiamo correre a casa perché Spencer vuole dettare delle regole.- fece spallucce.
Lo guardai stranita, quali regole voleva dettare la ragazza?
Annuii anche se non capii il senso della frase. Mi fece segno di salire in macchina e lo feci, quando entrò pure lui mise in moto e iniziò a camminare verso la strada di casa.
Il tragitto questa volta fu silenzioso, nessuno parlava, però non era un silenzio fastidioso anzi. Serviva ad entrambi per riflettere su quello che era appena accaduto, io ad esempio avevo capito che Louis non era quella persona che dimostrava, non era quella persona che poco prima aveva detto al cugino che non lo voleva bene, quella di Louis era una semplice maschera per nascondere tutto il male che aveva dovuto sopportare in questi anni. Io volevo tanto sapere cosa fosse accaduto a Louis, mi interessava e volevo aiutarlo in tutto, sarebbe stato bello trascorre una giornata insieme solo io e lui, ma purtroppo non era così. Louis parcheggiò la macchina fuori la villa e nello stesso momento entrambi uscimmo dall'autovettura, ci avviammo verso il giardino, lì dove era situata la piscina e notammo che tutti erano in salotto. Tutti erano seduti sul divano tranne Spencer che era in piedi davanti a loro. Louis bussò alla finestra, volevamo essere aperti. Quando tutti ci notarono le loro facce erano un grande punto interrogativo, soprattutto quella di Zayn il quale avrebbe voluto spiegazioni. Spencer ci venne ad aprire immediatamente e noi entrammo dentro casa lasciando che l'aria condizionata si appropriasse dei nostri corpi.
-Si può sapere che sta succedendo qui?- chiese Spencer guardandoci.
Io ero imbarazzata e un lieve rossore si fece largo sulle mie guance.
-Cazzo te ne frega?- chiese Louis incrociando le braccia a petto.
-Louis, non ho paura di te. Quindi non rompere le palle Emily è la mia migliore amica.-
Benissimo, adesso Louis noi odiava solo Zayn, ma odiava anche Spencer, avevo detto a tutti di non provocarlo mai e in nessun modo, ma nessuno mi ascoltava.
-Basta.- urlai, non volevo che iniziasse una lite fra i due. -Cosa dovete dirci, perché siamo tutti riuniti qui?- chiesi stranita allontanandomi dai due ragazzi e andandomi a sedere accanto a Molly.
La ragazza mi rivolse un sorriso che ovviamente ricambiai, dopo pochi secondi Spencer si mise davanti a noi e Louis si sedette a terra davanti al divano, poggiò la sua testa sul mio ginocchio, quasi sussultai a quella mossa.
-Bene, dato che adesso ci siete tutti vi devo dire che qui in è un macello, non possiamo andare avanti così soprattutto, noi ragazze, non possiamo pulire sempre noi la casa.- Io, Molly e Maddison annuimmo.
-E quindi che proponi?- chiede Josh.
-Dobbiamo collaborare tutti, ho già in mente la lista delle persone che dovranno pulire, quelle che dovranno cucinare, eccetera eccetera.- disse gesticolando non aveva tutti i torti, alla fine sempre noi ragazze ci occupavamo di tutti i ragazzi o dormivano o giocavano alla playstation.
-Ah ah ah.- era la voce di Louis.
Sapevo che adesso l'avrebbe provocata o messa in difficoltà. -Tu credi che io mi metta a pulire o a cucinare?- chiese divertito.
Spencer non disse nulla, per tutta risposta alzò il medio e lo mise a tacere.
-Allora, io ed Harry cucineremo, Zayn e Maddison voi pulirete i piatti, Liam e Molly voi vi occupate dei vestiti, dunque di lavarli, stirarli eccetera, Josh e Niall voi laverete i pavimenti ed infine Em e Louis voi vi occuperete di spolverare le stanze. Tutto chiaro?-
Tutti i ragazzi annuirono sconfitti. Dopodiché si alzarono tutti, e ognuno di loro andò in direzioni diverse, solo io non potetti muovermi poiché Louis era poggiato sulla mia gamba e non volevo fargli male.
-Lou, non vorrei farti male ti sposti?- chiesi guardando occhi celesti.
Per tutta risposta i suoi occhi incrociarono i miei, non avrei mai dovuto incrociarli, mi persi in quello sguardo. Louis si sollevò da terra ma non mi diede modo di alzarmi, prese il mio volto fra le mani e poggiò una gamba sul divano, con l'altra invece cercava di mantenersi in equilibrio. La distanza tra i nostri volti era minima e il mio cervello ormai non riusciva più a connettere.
Senza farsi scrupoli si avvicinò alle mie labbra e mi stampò un bacio, un bacio che approfondì quando chiese l'accesso alla mia lingua. Gli fu concesso e le nostre labbra erano in piena sintonia. Improvvisamente sentii Louis allontanarsi e lì ci rimasi male, perché si era allontanato adesso? Cosa aveva fatto di sbagliato.
-Mi rendi pazzo.- sussurrò Louis iniziando a baciare il mio collo.
Il mio respiro divenne sempre più irregolare e non riuscivo più a connettere la bocca col cervello, Louis mi stava facendo veramente impazzire. Le sue labbra scesero dolcemente sul mio petto, la sua mano si poggiò sul mio fianco, e sollevò di poco la maglietta, carezzò la parte nuda della mia pelle e solo dio sa cosa mi provocò in quel momento. I brividi invasero il mio corpo, ma quando iniziò ad alzare la maglietta lo bloccai anche se di malavoglia, l'avrei fatto per la prima volta con lui ma non adesso, non riuscivo a vedere qualcosa di stabile tra me e Louis, lui era così lunatico e soprattutto non eravamo fidanzati e lui non mi amava quindi non aveva senso farlo.
-Non posso.- dissi cercando di allontanarlo da me.
Louis si allontanò da me a fatica e mi guardò ancora negli occhi, in quegli occhi leggevo ancora paura, dolore, non erano svaniti per nulla.
-Non puoi o non vuoi?- occhi celesti si alzò completamente da me, e si irrigidì.
Non sapevo cosa rispondergli, ero intimidita, non è che non volessi fare l'amore con lui, ma praticamente non eravamo nulla. Era difficile da accettare ma io e Louis non eravamo un bel niente.
Mi alzai lentamente dal divano e decisi di non incontrare gli occhi di Louis, sarebbe stato troppo. Louis non disse nulla, se ne andò e non mi fece dire più nulla.
-Lou aspetta.- cercai di corrergli dietro, di fermarlo.
-Lasciami stare, non rompere il cazzo ragazzina. A me non serve una ragazzina ma una donna matura quello che tu non sei.-
Quelle parole mi ferirono intensamente e non riuscii a controllare le lacrime che ormai già bagnavano il mio volto, come poteva essere così superficiale. Non riuscii a fare nulla indietreggiai soltanto, corsi via, andai in camera mia e sperai tantissimo che non ci fosse nessuno, ma purtroppo non fu così, c'erano le ragazze. Quando mi videro in quella situazione si avvicinarono Spencer mi guardò e non ci pensò due volte prima di stringermi fra le sue braccia.

Spazio autrice.

Scusate
Scusate
Scusate.
Ho pubblicato così tardi perché non ho tempo, sto organizzando la mia festa per i 18, e una sorpresa per una mia amica.
Sorratemi.
Comunque questo è il nuovo capitolo, spero vi piaccia voglio almeno 5 stelle e tre commenti. Ok? Ok
Baci ❤️❤️❤️🙄

Dirty Zone || [L.T.] SOSPESA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora