Jealousy

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Camila's pov.

Cosa avevo risolto con quell'appuntamento con Austin?
Assolutamente nulla.
Ero riuscita a lasciarlo? No.
Ero riuscita ad allontanarlo? NO.
Ero solo riuscita ad incasinarmi di più la vita continuando a mentire a me stessa e a quel ragazzo,che sinceramente non si meritava affatto tutto ciò.
Continuavo a camminare sul vialetto di ghiaia calciando le piccole pietre che mi si paravano davanti e intanto pensavo a come avessi potuto spiegare a Lauren il fatto che non solo non lo avessi lasciato, ma che avessi anche accettato la collaborazione e l'intervista con lui.
Sospirai ed entrai nell'hotel spingendo la porta a vetri e la trovai lì nella hall seduta su una poltrona con il naso tra le pagine di un libro, più bella della luna e con i capelli neri che ricadevano morbidi sulle spalle.
Mi ripresi dalla situazione di incanto e mi avvicinai lentamente a lei che quando mi vide fece un grande sorriso e mi fece spazio per farmi sedere in braccio a lei.

-Hey Cabello-

-Salve Jauregui cosa leggi?-

-Nulla di interessante, Oscar Wilde -

-Mh, bene...-

Mi continuava ad osservare con quei due occhi ipnotici e purtroppo sapevo esattamente cosa stava aspettando che le dicessi ma purtroppo non potevo farlo.

-Perché mi fissi?-

-Perché sei bella, e mi piace guardarti-

Arossii a questa sua affermazione è mi avvicinai al suo viso ma mi bloccai quando sentii un qualcosa infrangersi a terra, mi volta di scatto e trovai Normani e Dinah a discutere mentre quest'ultima indicava convulsamente un portacenere distrutto per terra.
Dopo qualche istante di lite furiosa si girarono entrambe a guardarci e si tapparono la bocca tra risatine e sghignazzi.
Sbuffai allontanadomi dal viso della Bruna imbronciata e la sentii ridacchiare.

-Hey che ti prende?-

-Mi da fastidio quando fanno così.-

La sentii ridere di nuovo e appoggiarmi una mano sulla coscia iniziando ad accarezzarla.
I miei occhi quasi uscirono dalle orbite quando sentii la sua mano intrufolarsi sotto il vestito e con uno scatto repentino gliela bloccai.

-Lolo ma che diamine stai facendo?... qui?!-

Le bisbigliai allarmata all'orecchio per poi sentire un suo sbuffo in risposta.
Ritirò la mano proprio quando Ally, Normani e Dinah ci si inchiodarono davanti dicendo che era tempo di andare a provare; raccattai le mie cose e mi alzai da Lauren che ci seguii con fare svogliato e contrariato.
Appena arrivammo al palco che era stato montato per noi iniziammo a provare i microfoni e a sistemare gli amplificatori.
Mentre stavamo provando Boss vidi un gruppo di tre o quattro ragazzi entrare nell'arena e sedersi sugli spalti assolati ad ascoltarci, finita la canzone andai a prendere la mia boccetta d'acqua per rinfrescarmi la gola e trovai Lauren al telefono.
Quando riattaccó si girò verso di me e sorrise avvicinandosi, una volta assicuratasi che non ci fosse nessuno attorno colmò la distanza che ci separava e mi baciò.
Il bacio durò un istante poi si staccò e mi fissò con uno sguardo misto tra ira, disgusto e delusione.

-Non hanno il tuo sapore.-

-Cosa...?-

-Chi altro hai baciato Camila?-

Abbassai lo sguardo non riuscendo più a sostenere il suo è la sentii allontanarsi ed andarsene. Resta qualche minuto in silenzio con le lacrime agli occhi e la bottiglietta in mano finché non decisi di bere e di tornare a provare.
Non dovevo piangere, dovevo smetterla e l'unico modo per far smettere tutto questo era tirare fuori gli attributi e lasciare Austin... già come se fosse facile lasciare la persona con cui stai insieme da due anni.
Quel giorno avevo così tanta confusione in testa che non riuscii nemmeno a cantare, sbagliai ogni assolo e l'intonazione e le parole sembravano spariti nel nulla.
Le parole mi si strozzavano in gola ogni volta che incontravo i suoi occhi versi fissarmi rabbiosi.

Lauren's pov.

Le sue labbra non avevano il suo sapore. Aveva baciato qualcun'altro, non me, un altro.
Questo pensiero fisso mi faceva imbestialire tanto da dover réprimere l'istinto di spaccare qualcosa più e più volte, di costringere a non fissarla e a non desiderare una morte dolorosa per chiunque l'avesse toccata.
Tra una canzone e l'altra ci fu una seconda pausa e mi andai a sedere su una cassa assieme ad Ally che mi stava raccontando delle compere fatte quel giorno mentre io continuavo ad osservare i movimenti della Bruna massacrandomi le labbra con i denti.
Era così dannatamente bella che il solo pensare che qualcun'altro avesse potuto baciare quelle labbra perfette mi faceva salire il voltastomaco.
Mentre la osservavo notai un ragazzo avvicinarsi a lei e circondarle la vita con le braccia, lei ebbe un sussulto e si girò verso di lui con un sorriso timido e imbarazzato per poi guardare nella mia direzione e incrociare uno sguardo supplichevole con il mio.
Serrai la mascella e i pugni quando vidi che continuava a provare a baciarla contro la sua volontà e mi alzai di scatto slanciandomi verso Camila e Austin afferrando la prima per un polso e tirarla fino alla roulotte con i vestiti di scena.
Entrai e la inchiodai sulla porta dopo averla chiusa e mi avventai sulle sue labbra con foga.
La tirai in braccio continuando a baciarla violentemente, mordendo le sue labbra e ricevendo in cambio qualche tirata di capelli per il dolore che le provocavano i miei gesti.

-Se provi...-

Mi staccai dal suo viso per provare a parlarle ma lei mi prese il viso facendo combaciare di nuovo le nostre labbra chiedendo accesso alla mia bocca, ovviamente non glielo negai.
La strinsi a me passando le mani sulla sua schiena sotto il vestito, barcollai con lei in braccio finendo per sprofondare su delle scatole piene di vestiti e polistirolo.

-Se provi a baciare di nuovo qualcuno che non sia io lo castro e ti giuro che...-

-Ho capito. Ma ora ti prego, ti supplico stai zitta.-

Disse lei tornando a baciarmi bocca e collo. Mi spogliò della giacca di pelle e della maglietta continuando ad accarezzarmi il viso e i capelli, si staccò leggermente e sorrise dolcemente per poi sporgersi verso il mio orecchio e baciarlo.

-Perdonami ti prego, non sono riuscita a lasciarlo... ma io voglio te... farò tutto ciò che posso per...-

-Tu sei mia. Non puoi più stare con lui.-

Mi guardò imbarazzata per poi sorridere e annuire timidamente tornando a baciarmi il labbro inferiore passando lentamente un dito sulla mia pelle provocandomi i brividi.

-RAGAZZE SIETE QUI?!-

Austin bussò fragorosamente alla porta della roulotte e solo in quel momento mi ricordai di non aver chiuso a chiave la porta.

Buonasera scusate l'attesa, spero che questo capitolo vi soddisfi almeno per un po finché non pubblicherò il prossimo❤
Grazie di leggere lasciate qualche stellina e seguitemi😊❤

Damn It. //CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora