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Lauren's pov.

Erano le 17.20 quando mi svegliai, lei era ancora appoggiata a me. Il suo respiro era flebile ma costante e mi riscaldava il petto nudo.
Le immagini di qualche ora prima tornarono a travolgermi violentemente e iniziai a piangere come una bambina. Cercai di trattenere i singhiozzi per ciò che potevo e continuavo ad accarezzarle i boccoli neri sparsi sulla mia pelle.
Mi asciugai gli occhi e feci un respiro profondo tranquillizzandomi, guardai l'ora erano le 18. Era tardi.
Ed era strano che nessuno ci avesse ancora disturbato, ma questa pace non sarebbe durata e lo sapevo.
Le passai le dita sulla pelle vedendo comparire dei piccoli brividi, mossi appena il corpo e la sentii mugugnare.
Si sistemò comoda e portò un braccio a cingermi la vita stringendo la presa sul mio corpo.

-Camz...-

La mossi leggermente per poi baciarle la fronte. Storse le labbra per poi sbadigliare e aprire leggermente gli occhi.

-Mh...?-

-Buonasera.-

-Mh. .buona...sera-

Sbadigliò di nuovo facendo fatica a tenere gli occhi aperti, risi e le baciai le labbra con un bacio veloce per poi alzarmi e iniziare a raccogliere i vestiti.
Camila mi guardava ancora stesa sul letto. La guardai e le sorrisi leggermente imbarazzata.

-C-che c'è? -

-Nulla.-

-Camz...?-

-Sbrighiamoci.-

Sì alzò e andò in bagno a vestirsi.
Come avrei mai fatto a capirla? Non potevo, era tutta strana ma per ora andava bene così.
Uscì dal bagno pochi secondi dopo esserci entrata per togliermi di mano vestito e biancheria e, dopo aver fatto una linguaccia, tornare nell'altra stanza.
Sospirai e mi infilai maglietta e slip andandomi a sedere sulla sedia della scrivania, presi il telefono e lo sbloccai.
Non c'erano messaggi il che significava che era ancora tutti tranquillo li sotto e la gente sta ancora mangiando e ridendo per i fatti suoi.
Aprii Tweeter e iniziai a sfogliare i blog delle persone che mi interessavano lasciando qualche like e ricondividendo un paio di immagini buffe di gatti e gente che cadeva in modi assurdi.
Dopo qualche minuto guardai l'ora sullo screen, erano già le 18.20 e lei ancora non era uscita da quel cavolo di bagno.

-Camila porca miseria è tardi abbiamo un concerto stasera! Porta il culo fuori da quel bagno sta a me!-

Non aspettai una risposta ed entrai.
Stava facendo le bolle col sapone nella vasca piena di schiuma. Rimasi in silenzio con la bocca aperta per qualche secondo.

-Dico ma hai sentito o no quando ti ho detto di sbrigarti? -

- Sì ho sentito-

-E quindi? Non mi pare tu abbia molta fretta.-

Alzai un sopracciglio guardandola, quel modo di fare apatico e passivo mi irritava era come se cercasse di infastirdirmi di proposito per vedere fino a che punto potessi resistere prima di mandarla affanculo.

-Non ho fretta infatti.-

-Camila per l'amor di Dio...-

Mi passai una mano sugli occhi cercando di rilassarmi.

-Vieni anche tu?-

Spostai la mano e vidi i suoi grandi occhi marroni fissarmi, li notai stranamente malinconici come se stesse sul punto di piangere.
Entrai in silenzio togliendomi di dosso gli indumenti e mi sedetti di fronte a lei.

-Che succede?-

Le chiesi dopo un po che stavamo ferme in due nell'acqua.

-Era la mia prima volta...-

Damn It. //CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora