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Un giorno prima...
Il mio telefono inizia a squillare proprio quando mio zio esce di casa.
Menomale.
Lui non deve sapere che ho ripreso il cellulare dopo che me l'ha sequestrato.
- Matt, che vuoi? Ti ho detto di chiamarmi solo dalle dieci in poi! -. Esclamo.
- Scusa Rach. Però devo proporti una cosa eccezionale! Vieni al parco? -.
La voce calda e composta di Matt e tradita dall'emozione.
In teoria non potrei uscire di casa, ma che importa? Mio zio tornerà solo tra qualche giorno.
- Arrivo -.

Afferro lo zaino, salgo in camera mia ed esco dalla finestra, per poi calarmi giù dalla grondaia.
Non è ancora nato nessuno che possa imprigionarmi senza che io riesca a scappare.
Mi metto a correre verso il parco.
E una bellissima giornata estiva.
La scuola è finita da solo qualche giorno, ma per me e i miei amici è già finita da mesi. Siamo stati espulsi.
I miei voti fino a qualche anno fa erano perfetti. Ma da quando è scomparso mio fratello ho perso la voglia di studiare. Ed ora eccomi qui, una quattordicenne che tuttu credono stupida e senza un futuro.
Al parco individuo subito Matt e gli altri.
- Ehi! -.
- Ehi! - Mi salutano gli altri.
Mi arrampico sullo scivolo accanto a Zoe, la mia migliore amica.
Come al solito porta i capelli castani legati in due codini e ha uno strato forse toppo eccessivo di trucco. Ma non sta male.
- Allora? Cosa volevate dirmi- Chiedo.
Matt sorride e i suoi occhi verdi brillano.
- Abbiamo trovato un nuovo posto dove intrufolarci-.
- E quale? -.
Si sistema gli occhiali e scuote i capelli biondi.
Dall'aspetto non sembra affatto un teppista. Eppure è il capo del gruppo.
- Al Freddy Fazbear's Fright -.

Anche i mostri hanno paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora