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Quando riprendo coscienza sono sdraiata su qualcosa di morbido.
Apro lentamente gli occhi.
Sono in una stanza diversa dalle altre del locale.
In questa v'è la corrente e non è sporca di cenere. E non puzza di fumo.
Anzi, è talmente bianca da farmi venire il mal di testa.
Non ci sono finestre.
Improvvisamente dalla grande porta di metallo partono dei clic, ,come qualcuno che gira la chiave nella serratura.
Ed eccolo. Lo stesso coniglio dorato di prima.
Mi guarda.
Io mi appiattisco contro il muro tremando.
Lui chiude la porta.
- Non devi avere paura Rachel -.
Inizia a togliersi il costume.
E lo vedo.
Mio fratello.
Mio fratello Vincent.

Anche i mostri hanno paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora