Nina

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Esattamente oggi è il mio compleanno e proprio domani realizzerò l'obiettivo che mi ero prefissata da quando ero piccolina. Si, domani partirò per iniziare a studiare in uno di quelli che si definisce 'college' a Londra. Proprio quelli che si vedono in tv: quelle strutture gigantesche, enormi che hanno i propri dormitori e tante stronzate li. Perché non prendere un semplice appartamento e andare in un'universita qui Roma? È da quando sono piccola che non faccio altro che guardare serie tv, film, leggere libri, prendere alti voti nelle materie di lingue straniere, quindi ho deciso di voler vivere il mio sogno all'inglese. Avevo questa passione: ero sempre curiosa e cercavo di capire cosa dicessero quelle persone che non parlavano la mia stessa lingua. Anche se non capivo un'accidenti, amavo ascoltare quegli accenti che con l'aumentare del tempo riuscivo sempre di più a perfezionare. Questa decisione di partire la presi all'incirca quando avevo 14 anni e sembra solo ieri quando tra i banchi di scuola, farfugliavo i miei sogni. Nonostante domani parta non dirò di avercela fatta fin quando non tocchero' l'asfalto londinese.

Parlando di questo giorno, non amo in realtà molto il mio compleanno perché credo sia un giorno qualunque. A pensarci non ho mai ricevuto una sorpresa, forse perché le persone pensano che non ne ho bisogno o che non è il mio genere di cosa. Non che io abbia così tanti amici con cui festeggiare, non che io abbia tutto questo magnifico rapporto con la mia famiglia da saltare di gioia nel pensare di dover passare un'altra nascita con loro. Ho pochi amici, si contano letteralmente sul palmo di una mano. Sono stata delusa e ho deluso a mia volta e per un motivo o l'altro se ne vanno tutti. Ho pochi amici ma buoni e preferisco circondarmi di due persone piuttosto che di cento per poi non avere nulla in comune con loro e non poterci neanche scambiare due parole.
Mia madre, stamattina mi ha preparato una torta al cioccolato -che tra l'altro mi fa schifo- e me l'ha fatta trovare sul tavolo come colazione. I miei pensieri oscillano sul l'ha preparata per pulirsi la coscienza o per mascherarsi da buona mamma? Non me ne frega niente comunque di oggi e di tutto quell che potrebbe succedere perche deve subito passare e la luna deve lasciare spazio di nuovo al sole che mi accompagnerà nel mio viaggio. Riesco solo a pensare a domani, domani e domani con l'ansia che mi accompagna. E' come se l'ansia mi appartenesse e fosse in me, in ogni cellula del mio organismo e non riesco ad espellerla.

Ma, d'altro canto, non vedo l'ora di partire. È Londra.
Quando dissi ai miei genitori della mia scelta all'inizio si guardarono come per dire 'ma da dove l'ha tirata fuori questa?' e codesta loro opinione la portarono avanti per un po' fin quando non si resero conto che facevo sul serio. È cosi che fanno loro, non mi prendono mai sul serio e non credono mai che io abbia per davvero preso una decisione importante per la mia vita e che dia ad essa una svolta, fin quando non mi vedono ferma e puntata. Mamma allora si è decisa e a febbraio si presentò a casa con la domanda di iscrizione. A maggio, nella cassettina della posta mai mi sarei aspettata di ritrovare la busta della King's College London, college famosissimo a Londra per via dei suoi alunni celebri come Virginia Wolff, Rosa Linn Franklin ed é  uno dei due college fondatori degli university of London, il quarto più antico, praticamente tra i più prestigiosi atenei del mondo. Tradizionalmente il collegio richiede un punteggio minimo negli esami di Stato inglesi che equivale a un 90 nel diploma di maturità italiano e per accedere al processo di selezione la conoscenza della lingua inglese deve avere livello C1. Il fatto che mi abbiano presa è una sorta di vincita personale ed è molto soddisfacente non sono mai stata più felice in quel momento.
Per tutta la giornata non ho fatto nulla. Buttata sul divano di casa mia a parlare con Marta che non ha potuto passare con me questa giornata perche doveva lavorare nel negozio di sua mamma e mi domando vagando con l'mmaginazione se subito mi adatterò e troverò nuovi amici.
Sono le 19.30 ed è ora di mangiare quindi scendo di sotto e mi addentro in cucina.
-"Mamma che cucini di buono?"-domando avvicinandomi a mia madre.
Lei, continuando a tenere il viso basso e concentrato a cucinare risponde
-"Pollo con le patatine"-
Annuisco e mi metto a sedere insieme a mio padre, mio fratello e mia nonna. Ed ecco la mia piccola e ristretta famiglia. Non è la famiglia reale, purtroppo ma ci dobbiamo accontentare diciamo. Non è che si scelgono i genitori quando nasciamo, non veniamo smistati in quelle famiglie perfette che mostrano felici e contenti e sempre sorridenti in tv.  Mamma Marta, papà Marco, mio fratello Matteo e nonna Aurora. Avrei tanto voluto avere il suo nome. È cosi bello, elegante uno di quei nomi derivanti dal sabino Ausel, dio del sole. Credo che ci siano tantissime rarità al mondo e mia nonna ne possiede una.
Iniziamo a mangiare e io, essendo un ingorda ho già finito prima che mamma possa posare il piatto a tavola.
-"Quindi domani parti, felice?"- domanda nonna mentre cerca di avvicinarsi il pollo in bocca.
Nonna non è come tutte le altre anziane che, avendo quella età, sono molto impedite e impacciate. È diversa e poi c'è sempre per me, è come se fosse la mia migliore amica. Mi da sempre consigli quando io le chiedo qualcosa. È l'unica persona che in 17 anni di vita è riuscita a capirmi a fondo, come io volessi. Le devo tutto. Quando nonno è morto io avevo 3 anni e ricordo la mia esile forma ad osservare tutta quella gente che piangeva senza che io capissi nulla ed è come se la sua mancanza non si sentisse mai, almeno per me. Ho sempre avuto invece, la figura di nonna accanto ed è come se fosse mia madre anzi, per certi versi la sostituisce una buona parte.
Finito di mangiare, vado a letto e mi connetto sui social in modo da far si che le ore passino, ma nulla, sono le 2 e ancora il sonno non arriva. Spengo il telefono nella speranza di riuscir a concentrarmi sul dormire e infatti mi addormento in un profondo, lungo e interminabile sonno.

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