La festa.

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Corro in macchina e quando le ragazze mi vedono urlano per la gioia. Non appena entro aziono la radio, per far si che la musica parta a tutto volume e partiamo. Al volante c'è Mahogany che tra un giorno sarà maggiorenne. La mamma le ha regalato questa macchina d'epoca rossa, con il tettuccio che si apre e si abbassa. Io siedo accanto a lei e Sierra e Taissa siedono dietro. Mi giro verso di loro e abbasso la radio.
-"Allora -sorrido- come va con Nash?"- domando rivolgendomi a Sierra.
-"Abbiamo preso una pausa"- conclude abbassando lo sguardo.
-"Ma come"-
-"Se Cameron lo viene a sapere sono guai"- confessa
-"Si può sapere perché Cameron non lo deve sapere?"- alzo la voce.
-"Io invece con Taylor mi sento meglio. Passo quasi metà del mio tempo con lui"- si intromette Taissa cambiando di nuovo
discorso. Mi volto verso la strada dinnanzi a voi poggiando la schiena contro lo schienale. Non si fidano abbastanza di me per raccontarmi cosa è davvero successo e il motivo per cui Cameron non deve sapere della relazione di Sierra e Nash. So che questi due non vanno d'accordo e non sono amici, ma che si odino così tanto? O forse semplicemente Sierra non ha voglia di parlarmene. Poggio la mia testa sul finestrino e mi rilasso chiudendo gli occhi.

-"Nina"- sussurra Mahogany per farmi svegliare e pian piano riapro gli occhi. Siamo in un parcheggio e attorno a me è tutto verde. Metto la visuale a fuoco e non appena mi giro vedo una grossa e grande casa in vetro bianca. E' completamente e interamente trasparente e posso persino vedere da qui fuori il bellissimo divano nero che si trova davanti a quella tv. Esco dalla macchina e avanzo ancora esterrefatta. Non appena faccio qualche passo ancora in avanti, dietro a tutto questo ben di dio trovo l'olimpo. Una mega piscina. Non solo hanno una casa a due piani moderna che più di cosi non ce n'è, hanno pure una piscina al di fuori. Guardo Mahogany per poi riguardare la casa e seguo questo passaggio per ben due volte.
-"Sicura che non abbiamo sbagliato indirizzo?"- deglutisco rumorosamente
-"Non ne sarei sicura se non venissi qui ogni estate da quando ero piccola"- sorride. Mi scruto attorno imbarazzata. Ognuno di noi prende le proprie borse e poi entriamo in casa, al suo interno troviamo una ragazza sui 30.
-"Ma non avevi detto che saremmo state sole?"- sussurra Taissa all'orecchio di Mahogany.
-"Mia cugina adesso va via. VERO?"- urla per farsi sentire. La ragazza alta e bionda si gira e non appena ci vede sorride e ci viene incontro.
-"Si, Mag sto andando"- le fa la linguaccia e si avvicina a noi.
-"Ciao ragazze -ci rivolge un sorriso- Mag mi raccomando, rompi qualcosa e io ti"-
-"Si, si lo so"- sbuffa.
La ragazza annuisce ed esce.
-"Sarai Mag adesso"- ripeto.
-"No ti prego, Mag no"- Io Taissa e Sierra ci guardiamo e ridiamo. Posiamo le nostre borse sul divano e ci lanciamo sulle poltrone.
-"Questa si che è vita. Non dover far nulla."- enuncia Sierra.
-"L'unica cosa che ho visto in questa casa è che c'è una piscina enorme e, non so voi ma io prendo il costume e mi faccio un giretto dentro"- faccio per andare verso il borsone ma Mag mi ferma.
-"La piscina può aspettare. Abbiamo un'intera settimana - le brillano gli occhi - Adesso dobbiamo andare a comprare i vestiti per stasera"- sorride maliziosamente.
-"Stasera? Scusate ragazze -rivolgo un'occhiata alle due - mi sono persa qualcosa?"- alzano le spalle come per dire che loro non sanno nulla e ci mettiamo a guardare Mag.
-"Ho organizzato una festa qui in casa. Mi ha aiutata mio cugino, dato che lui abita qui e conosce un po' di gente. Stasera ci sarà una festa qui"- spiega.
-"Oh"- diciamo in coro.
-"Okay allora cosa stiamo aspettando? Usciamo"- dico prendendo i soldi dal borsone. Io non uso borse, le odio letteralmente. Sono cosi ingombranti e non servono a nulla: le chiavi non le dovrò usare; il telefono in una tasca e i soldi dall'altra. Facile no?

Dopo aver girato una marea di negozi e aver riso così tanto da avere le lacrime agli occhi e le fitte allo stomaco ci siamo fermate a prendere un gelato.
-"È proprio buono"- dico continuando ad assaporare il mio tiramisù e caffè.
-"Anche colui che lo ha venduto"- guarda dietro le mie spalle.
Mi volto e c'è il gelataio, che fissa Taissa.
-"Taylor si infurierà"- la canzono
-"Taylor non lo saprà mai"- dice avvicinandosi a me.
Ridiamo tutte in coro.
Naturalmente scherza, non lo farebbe mai. Nessuno farebbe mai una cosa del genere, è un'azione assolutamente disgustosa tradire qualcuno che ami, la persona che ti rende completa. Riuscire a perdere completamente la fiducia, buttarla nella spazzatura non prima di averla calpestata. E poi, il proprio orgoglio? Sarebbe una cosa orribile e orrenda ma, sono sicura che Cameron non lo farebbe mai. 
-"metti? Nina mi stai ascoltando?"- mi muove il braccio Sierra.
-"Si. No"- sorrido imbarazzata.
-"Che vestito metti?"- ripete
-"Una semplice maglia bianca e degli shorts"- sorrido.
Finito il gelato ci incamminiamo di nuovo verso casa. Svoltiamo l'angolo che ci porta dritte a casa e una chioma bionda mi attira. Acciglio gli occhi e affretto il passo lasciando le altre indietro e confuse. So già di chi si tratta, riconoscerei questi capelli finti da chilometri di distanza. L'afferro per il braccio e la giro.
-" Mi segui per caso?"- dico in tono freddo e deciso
-"Scusa?"- si guarda intorno.
-"Meaghan che cazzo ci fai qui?"- si impiccia Taissa
-"Cos'è una squadra contro la povera Meaghan?"- fa il faccino triste e poi sorride compiaciuta. Fa un passo dietro di noi.
-"Ciao sorellina"- si gira verso Mag e la saluta. Ah? Ci giriamo tutte e tre verso Mahogany che abbassa lo sguardo verso le sue scarpe che d'un tratto sono molto più interessanti.
-"Addio"- si volta e se ne va.
-"Sorellina?"- fa Sierra. -"Mia mamma ha sposato suo padre, non fate domande. Ve ne prego"- fa in tono di supplica e ci sorpassa andando direttamente dentro casa. E' davvero assurda questa cosa, e pensare che ci stese prendendo per il culo. Come fa sua mamma ad imparentarsi con gente come Meaghan? Spero solo che suo padre non sia come lei, sennò povera Mag. Sono solo sorpresa del fatto che non ce ne avesse parlato. Non la potremmo mai beffarla, poiché non ne ha colpe. Io, Taissa e Sierra dopo esserci guardate sconvolte, entriamo in casa seguendo la nostra amica. La festa inizia tra un ora e siamo tutte sparse tra i vari bagni per prepararci.

Indossando questi pantaloncini ricordo Cameron che, quando li misi nella valigia mi ordinava di non portali

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Indossando questi pantaloncini ricordo Cameron che, quando li misi nella valigia mi ordinava di non portali. La mia risata cessa in seguito al suono del mio telefono.

*Inizio Chiamata*
C: Bimba.
Io: Cameron, tutto bene?
Sorrido e mi intreccio una ciocca di capelli tra le dita.
C: Abbastanza.
Io: Vorrei che andasse bene.
C: Ho detto abbastanza non 'male'.
Io: Okay. Stasera c'è una festa qui in casa.
C: Vorrei essere li con te ad ammirarti.
Io: Aspetta.
C: Okay
Mi scatto una foto nell'enorme specchio e gliela invio.
Io: ricevuta?
. . .
Io: Cam?
C: Bimba se fossi li.
Sospira
C: Sta attenta e chiamami quando tutto è finito.
Io: Si. Cam

Dico prima che stacca.

C: Si Bimba?
Io: Ti amo.
C: Anch'io.

*Fine Chiamata*

È solo il primo giorno senza di lui e già sto impazzendo. Lo vorrei qui accanto a me come ha detto lui, a sentirmi ammirata. Voglio baciarlo e abbracciarlo sentendo il suo cuore pulsare. Chissà come farò per una settimana.

La festa è iniziata già da parecchio e io mi sto annoiando. Taissa e Sierra hanno già trovato qualcuno con cui divertirsi e ballare, Mag sta con suo cugino e io ho difficoltà ad ambientarmi. Odio le feste così, odio le persone che non conosco.
Sbuffo e mi siedo in un tavolo con accanto gli alcolici.
Mi volto e un ragazzo mi fissa e sorride. Ricambio per poi dire
-"Mi passi una birra per favore?"-
-"Solo? Sei a una festa, rilassati"- ride.
-"Fai tu"-
Mi sorride di nuovo, e mi versa un bicchiere che, non ci penso due volte a scolare in un solo sorso.
Non sento nulla, è troppo leggero ne ho bisogno un altro
-"Un altro"- urlo per sopraffare la musica
Non faccio in tempo a ripeterlo una seconda volta che mi passa il bicchiere.
Come l'altro, lo mando giù e un brivido mi percorre lungo la trachea che inizia a bruciare.
Le persone che ballano intorno a me diventano più sfocate e rallentano.
Prendo un altro bicchiere e lo mando giù.
Voglio solo divertirmi, non succederà nulla.

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