Grayson

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Mi giro e c'è Cameron con solamente un asciugamano in vita, se non più giù e i capelli che grondano goccioline.
-"Io stavo cercando"- deglutisco e mi volto a guardare il cassetto aperto.
Beccata!
-"Stavo cercando i miei libri, che non ci sono quindi vado, ciao"- dico l'ultima parola cosi velocemente che mi sembra di non averla capita neanche io.
Vado in camera mia chiudendo la porta e facendo scivolare il mio corpo fine su di essa.
Metto le mani nelle tempie e penso. Perche mi devo cacciare sempre in questi guai? Perché non riesco per una volta a essere normale e a farmi gli affari miei?
Sento la porta dietro di me che cerca di aprirsi ma, per via della mia presenza non lo fa.
Cosi mi alzo e la porta si apre mostrando il suo corpo.
-"Che vuoi?"- chiedo spazientita
-"Nulla volevo solo sapere se stavi tutto bene dato che sei corsa così, all'improvviso.
Comunque -afferra la sua foto- Questa è mia"- afferma e se ne va.
Poi ritorna
-"Ah e non entrare più in camera mia"-
Ma che cavolo ha quel ragazzo? Prima fa lo spiritoso e poi è scontroso? Volevo una compagna di stanza con cui uscire, fare i maledetti compiti insieme e raccontarci pettegolezzi, non uno stronzo scorbutico e lunatico.
E' molto meglio se esco di qui per il momento, per godermi l'ultimo giorno di libertà dato che domani inizieranno le lezioni e so già in che corsi iscrivermi dato che ho consultato i corsi presenti sul sito online.
Esco da camera mia e vedo Cameron, seduto accanto la sua scrivania indaffarato con il suo telefono. Mi sposto in giro per il campus e mi ritrovo dinnanzi una piscina. Ho portato il mio libro sporco di caffè e penso che mi metterò seduta a leggere a bordo piscina. Bel modo di passare l'ultimo giorno, sembra quasi che la voce del mio ex migliore amico suoni ancora nella mia testa. Ricordo che mi prendeva sempre in giro per questa passione che ho, credo che scherzasse però, almeno lo spero. Diceva che nessuno ama i libri o leggere in generale ma è praticamente impossibile. Leggere ti porta completamente in un altro mondo che hai la libertà di scegliere tu. Si dice che il lettore sceglie il libro, ma se non fosse così? Penso ben altro. Penso che il libro stesso scelga il lettore e lo catturi nel suo cosmo. 

Poco dopo intravedo la piscina, svolto l'angolo e trovo un gemello Dolan sul trampolino che si volta e mi vede.
Sorride e si passa una mano tra i capelli per poi buttarsi subito in acqua.
Io sorrido e decido di avvicinarmi, cosa che fa anche lui non appena fuoriesce dall'acqua.
Io sto a bordo piscina mentre lui è dentro.
-"Nina"- saluta lui.
-"Grayson? O Ethan?"- chiedo imbarazzata. Come farò a distinguerli?
-"Sono Grayson. Dio è cosi brutto avere un altro me. Nessuno mi riconosce."- dice lui ridendo.
-"Io vorrei avere un'altra me a posto di quell'insopportabile"- sorrido e mi guardo intorno.
Tolgo le scarpe e intingo i piedi dentro l'acqua fredda. 
-"È GELIDA"-
-"Se ci stai per tanto tempo ti abitui. Hai un fratello?"- 
-"Purtroppo si"- sposto una ciocca di capelli indietro
-"Non avete un bel rapporto?"-
-"Diciamo. Chi è che annuncerebbe lietamente di avere un fratello o una sorella?"- ridacchio
-"Vero"- fa evidentemente pensando a suo fratello Ethan. Chissà se è come lui, oppure hanno solo ed esclusivamente il fisico in comune.
-"Abbiamo due caratteri che si scontrano completamente: fuoco e acqua"-
-"Chi è l'acqua tra voi due?"- fa una domanda che mai mi sarei aspettata onestamente. Quasi mi sorprende e non so che dire. Chi è fuoco e chi acqua tra me e mio fratello? Chi è capace di spegnere l'ardore di un fuoco tra noi? D'un tratto, sembra ripensarci su e indietreggia, come pentito della domanda inopportuna, forse. 
Mi guarda e urla per farmi sentire
-"Guarda questo!"- si volta verso l'acqua e si tuffa facendo un giro su se stesso schizzandomi l'acqua addosso.
Al contatto con l'acqua gelata rabbrividisco.
Grayson si avvicina e poggia la sua mano bagnata sulla mia coscia ridendo per la mia espressione. Mi da un po' fastidio che la gente appena conosciuta crea un contatto così "intimo" ma non voglio sembrare scorbutica. 
Prendo il mio libro cosi da poterlo leggere, in fondo ero qui per questo.
-"Cosa sei seria? Andiamo domani inizia la scuola e tu apposto di goderti gli ultimi momenti, che fai, leggi?"- finisce la frase ridendo.
-"Ma"- non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo immediatamente con la testa sotto l'acqua. Oggi non è giornata per questo libro.
Riemergo e rimango immobile a fissare l'acqua.
Grayson si avvicina preoccupato per la mia reazione
-"Hei tutto ok-"-
Non finisce che, con tutta la forza che ho in corpo cerco di spingergli la testa sotto l'acqua.
Non riesco a smettere di ridere giuro.
Dopo pochi secondi, Grayson, da sotto l'acqua mi afferra per le cosce e mi fa finire a testa in giù dietro la sua schiena come un sacco di patate.
Evidentemente qui a nessuno importa il fatto che ci siamo presentati solo ieri e già ha preso questa confidenza da se. Devo abituarmici.
Cerco di dimenarmi dandogli colpi sulla schiena, mentre lui cammina per acqua, ma nulla.
In tutto ciò continuiamo a ridere.
Poi all'improvviso si ferma e poof sono in acqua di nuovo.
Riaffioro da quest'ultima e guardando Grayson mi metto a ridere.

Sono passate due ore ormai e io mi trovo ancora in piscina sopra i lettini, insieme a Grayson.
-"Grazie per questa giornata. -faccio per alzarmi dal lettino- Era da tanto che non mi divertivo cosi tanto"- lo ringrazio.
-"Figurati piccola, quando vuoi."- sorride e si alza dandomi un bacio sulla guancia. Ci mancava solo il nomignolo.

Vado verso il campus maschile.
Inizio a pensare come sarebbe se invece di vedere ogni giorno ragazzi in mutante, vedessi le mie amiche - che non ho - e fermarmi a parlare con loro.
Dopo quella lunga giornata in piscina sarà meglio mangiare qualcosa.
Apro l'appartamento e come al solito non c'è nessuno. Sono le 4 del pomeriggio e di Cameron ancora nessuna notizia. Meglio per me.

Faccio una doccia veloce per rinfrescarmi.
Metto dei pantaloncini di un pigiama a caso e metto una fascia in modo da lasciarmi la pancia scoperta.
Fa davvero caldo oggi, stranamente poiché si dice che devi essere davvero fortunato per beccare una giornata di sole qui a Londra, eppure non fa altro che sole qui. Ovviamente posso solo essere fortunata solo in campo meteorologico.
Apro il freezer, prendo una vaschetta di gelato e mi accascio sul divano in cerca di un programma decente.
Dopo un po' la mia mano inizia a stancarsi per via di tutti quei programmi girati. Credo di aver fatto 3 giri completi di tutti i canali.
I miei occhi iniziano a chiudersi e
Buio.

Inizio a svegliarmi lentamente e sento il rumore di qualche rubinetto scorrere.
Mi alzo velocemente credendo di aver lasciato qualcosa aperto cosi, giro per casa per vedere dove l'acqua scorre ma nulla.
Poi, vado vicino il bagno e vedo la porta semi chiusa.
Mi metto nella piccola fessura della porta e lo vedo.
È Cameron sotto la doccia che è occupato a insaponarsi e ha creare piccoli cerchi, con le mani sui suoi capelli.
Non dovrei essere qui a guardarlo, eppure mi ripeto che solo un'occhiata non può nuocere a nessuno. D'un tratto suonano alla porta.
Mi volto verso di essa per poi rigirarmi verso Cameron che
oh cazzo

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