La guardavo mentre chiacchierava felicemente con quel coglione.
Aveva superato con grande gioia la nostra separazione, a quanto vedevo.
-Cam..- Camille si preoccupò di inarcare la schiena per mostrare ancora di più il sedere, quando si sedette a fianco a me.
-Vattene.- dissi duramente.
-Perché, piccolo Cam?- chiese avvicinandosi a me.
-Ti ho detto di andartene, fallo!- gridai.
La maggior parte dei presenti si girò verso di noi. Compresa Gale.
Lei sbuffò sonoramente, prima di alzarsi.
Gale continuava a guardarmi, con un cipiglio in fronte.
Era meravigliosa.
Si alzò, vendendomi incontro.
Si sedette a fianco a me.
Alzai lo sguardo verso di lei.
-Come stai?- chiese sospirando.
-Mi prendi in giro?!- gridai ancora.
Attirai di nuovo l'attenzione, ma poco importava.
-Cameron ti ho solo chiesto una cosa.- fece lei calma.
-Beh non sto bene! D'accordo? Io, non sto bene.- urlai alzandomi.
Entrai nell'aula di matematica.
Mi sedetti al mio posto, aspettando che la campanella determinasse la fine della pausa in mensa.
Dei leggeri e piccoli passi echeggiarono nell'aula. Alzai lo sguardo.
-Ti prego. Vai via.- dissi scuotendo la testa.
Lei avanzò leggermente insicura.
-Cameron.. Mi dispiace. Non volevo trattati così.- disse guardandomi con quegli occhi meravigliosi. Era tutta meravigliosa.
Corrugai la fronte.
Lei si stava scusando, lo avrei dovuto fare anche io?
Sospirai.
-Come mi hai trattato?- chiesi ingenuamente.
-La sera del ballo.. Non ricordi?- si avvicinò ancora.
Scossi la testa negando. Lo ricordavo eccome.
-Io penso di si.- fece lei sorridendo appena.
Sospirai annuendo.
-Beh.. Non è vero che non ti amo più.- borbottò sussurrando.
Il mio sguardo scattò verso di lei. Ma non potevo rifare lo stesso errore. L'avevo ferita più volte e lei, nonostante ciò, era rimasta con me.
-Io non ti merito.- abbassai lo sguardo.
-Ti prego smettila con queste scuse.- fece esasperata.
Sospirai.
-No.- scossi la testa. -Se ci rimettiamo insieme, finiremo per litigare o discutere. È tutto così.- dissi avvicinandomi a lei.
-Abbiamo fatto degli errori. Tutti e due.- fece lei, appoggiando le mani sopra al mio petto.
-Ma non ho mai smesso di amarti veramente.- mi guardò. -E so che per te è lo stesso.- disse ancora.
Accarezzai leggermente la sua guancia.
Annuii, accennando un sorriso.
-Non me me frega se litigheremo. Perché litigheremo anche domani.- ridacchiò.
-A me basti tu. Solo te.- sussurrai.
Lei sorrise sulle mie labbra.
-Non ti voglio baciare.- dissi ridacchiando.
-E perché?- corrugò la fronte divertita.
-Perché lo potrò fare anche domani, dopo aver litigato con te.- sorrisi.Fine.
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Antitesi}CameronDallas
Fanfiction"-Le persone non sanno, niente. Pensano solo a vivere. Un giorno, potrebbero, mentre camminano per strada, incrociare gli occhi di un assassino. Ma chi glielo dice loro, che quello era un assassino?-" #272 su FanFiction - 3/01/2017 @IreneCatellani