E stavolta mollo, stavolta io non lotto più!
Per una volta, una volta sola, voglio che sia qualcun'altro a lottare per me! Voglio che sia qualcun'altro a scervellarsi per scrivermi un messaggio, a non poter dormire perché gli manco, a cercare di riconquistarmi, a non lasciarmi andar via.
Io non ne ho più le forze! Ho lottato così a lungo in quanto adesso poso tutte le armi a terra, volto le spalle e vado via.
Perché alla fine chi ti vuole nella sua vita ti strappa anche dalle mani di Dio, figuriamoci se non sarebbe capace di presentarsi sotto casa e dirti "torna, mi manchi!".16 giugno
È stata una giornata molto movimentata, dopo 5 ore passate a colorare e cantare canzoncine per i bambini Rose è più che esausta, vuole soltanto andare a casa, anzi vorrebbe andare al mare, sdraiarsi e ammirare il cielo, in silenzio.
Lidia la invita a mangiare uno spuntino da lei a pranzo così sarebbero potute andare al mare insieme, ma Rose deve tornare a casa per incontrare un vecchio amico, perciò ringrazia di cuore Lidia, la saluta e riprende il suo autobus per tornare a casa.
Si dice che le persone tornano sempre dove sono state bene, ciò significa che lasciamo sempre un pezzo di noi nel cuore di esse.
Subito dopo mangiato Rose si prepara ed esce per affrontare una parte del suo passato, lui l'ha cambiata, l'aveva resa felice ma per poco, il seguito fu la parte peggiore per lei.
Da bambini fingevamo di piangere nel sonno per attirare l'attenzione dalla mamma. Ora fingiamo di dormire mentre piangiamo per evitare domande.
Lui l'aveva delusa e tuttora continuava a farlo, illudendola. A lei non resta altro che farselo passare, deve solo continuare a sorridere a testa alta, nessuno deve vedere la sua debolezza, nessuno deve vedere che lei è distrutta sia dentro che fuori, Rose non permette a nessuno di fissarle gli occhi, ha questo vizio di abbassare lo sguardo come se non si sentisse abbastanza, nasconde la sua anima dietro due bellissimi occhi verdi, lui era riuscito a penetrarli e aveva scoperto ogni suo difetto, ha conosciuto la vera Rose e se le fatta scappare fra le dite. Così.
A tal punto lei deve fingere che non le importa, ma solo Dio sa quanto lei avrebbe voluto che andasse diversamente perché ci contava, lei ci credeva.
Ma ne è rimasta ferita, gravemente.
Si preoccupa tanto delle persone perché sa cosa si prova quando nessuno si preoccupa per lei, è l'amica di tutti, una psicologa per gli amici, ma un mostro per se stessa.
La sua autostima non è mai stata e tuttora a suo favore, anzi la fa sentire sempre peggio, ogni volta minore rispetto agli altri e non ci può fare nulla perché ha provato a cambiare, tante volte, troppe, eppure rimane quella che è realmente, la brutta ragazza che vedono tutti ogni giorno.
Come può provare amore verso qualcuno se la persona che odia più in assoluto è se stessa, anche con lui, forse per un po' non le ricorda chi è o come è fatta ma la riflettere molto.
Si trova appoggiata alla ringhiera di una vecchia balconata che si spocchia direttamente sul mare, immersa come sempre in questi soliti pensieri, non sa con esattezza cosa gli dirà, ma una cosa è certa, non userà il cuore, solo la testa perché il cuore fino ad ora non l'ha portata da nessuna parte, anzi gli procura continue delusioni.
Lui arriva, la chiama e con aria molto pacata la saluta dandole un bacio alla guancia che per Rose è già strano dato che loro non sono mai stato intimi, tenta di guardala e di capire come sta, ma Rose per non cadere nella sua trappola porta un paio di occhiali da sole, per nascondere tutto, occhi e anima.
Le chiede come sta, a Rose le scappa una risatina fugace perché la prende come una domanda scontata, gli risponde semplicemente bene, alzando gli occhi al cielo, decide così di parlare lei per prima dato che per lui risulta difficile da come sta notando, d'altronde cosa si aspetta da uno che l'ha usata per convenienza.
STAI LEGGENDO
L'utopista
ChickLitTutti abbiamo un limite nella vita, Rose era arrivata al suo di limite. L'unica soluzione era cambiare, dentro e fuori.