Capitolo 4

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LU'S POV

Rimasi stupita da quella proposta ma nonostante quello la accettai.
E così adesso mi ritrovavo a dovermi preparare per l'uscita con Edoardo. Mi asciugai i capelli dopo essermi fatta la doccia. Uscire con lui anche solo per andare al cinema mi metteva una certa agitazione. Mi truccai al meglio e cercai di apparire più carina possibile.
Per L'agitazione non mangiai nemmeno.
Mi infilai i tacchi che mi ero preparata e dopo aver preso il telefono sentii il trillo del campanello. Scesi a due a due i gradini fino a raggiungere la porta d'ingresso.
Aprii.
"Sei bellissima" mi disse Edoardo appena aprii la porta facendomi rimanere senza fiato.
"Grazie" arrossii.
"Questi sono per te, Piccola. Ma non saranno mai belli come te."
Mi porse un mazzo di rose rosse. Lo feci entrare così da mettere le rose in un vaso nella mia camera.  Subito dopo mi prese per mano accompagnandomi verso la macchina. Mi aprì la portiera mentre il cuore non smetteva di battere insistentemente.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso, anche lui era nervoso quanto me e lo vedevo dal modo in cui stringeva il volante.
Arrivammo a destinazione e lui da bravo cavaliere mi aprì a portiera dell'auto.

"Che cosa guardiamo?" Si fermò davanti al tabellone con tutti gli spettacoli della serata.
"Mmm.. non saprei." dissi indecisa.
"Quello ti prego!" Gli si illuminarono gli occhi.
"The vatican tapes?"
"Si!"
"Ma non è horror?"
Annuì.
"No te lo scordi. Poi io ho paura. "
"Ti prego, ci sono io se hai paura!" Mi supplicò.
"No davvero Edo, a me fanno paura."
Mi prese le mani e me le baciò. 

"Giuro che se hai paura in qualunque lungo io saró verrò da te a proteggerti."

"E va bene "acconsentii.

Raggiungemmo la sala dove sarebbe stato proiettato il film e ci sedemmo al proprio posto una a fianco all'altro.
Edoardo quasi subito mi prese la mano.  Io non sapevo se seguire il film o continuare ad osservate le nostre mani incrociate.
Lui era assorto nel film o così sembrava. Con il pollice della mano accarezzava il dorso della mia.
Il film mi faceva paura e ogni volta che qualcosa mi faceva particolarmente spaventare mi giravo verso di lui e mi nascondevo dietro la sua spalla mentre  con la mano rimasta libera mi coprivo il viso.
Ad un certo punto lui mi circondò le spalle con il braccio e mi sentii a casa.
Alla fine del film mi chiese:"Allora come stai?"
"Mi hai seriamente traumatizzata."
"Dai piccola ci sono io a proteggerti."
"Allora sto apposto." risi.
"Potrei offendermi signorina" mi riportó a casa.
Mi accompagnò fin davanti alla porta.
"Grazie per la splendida serata." si guardo i piedi imbarazzato.
"Di nulla Edoardo." Sorrisi.
Nel cespuglio di fianco a noi si senti un rumore sinistro. Mi aggrappai impaurita ad Edoardo.
"Lu...lo sai vero che è un gatto?" Sorrise. Eravamo vicinissimi. Arrossii.
"Scusa." Feci per staccarmi da lui ma lui mi strinse di più.
"Edo.." Provai a parlare ma lui appoggiò le sue labbra sulle mie.
"Sei bellissima. Mi piaci sai?" Disse dolcemente.
"Anche tu a me." rivelai mettendogli le mani tra i capelli ormai a mio agio tra le sue braccia.
"Lu...ti andrebbe...di essere la mia ragazza?"
"Dici davvero?" Dissi speranzosa.
"Si dico. Davvero. "
Annullai la distanza che ci separava assaporandolo un'altra volta.
"Questa è la mia risposta."
"Mi piace come risposta."
Dopo esserci staccati salii in casa mettendomi il pigiama. Il film mi aveva spaventata molto non riuscivo a chiudere occhio.
Scrissi un messaggio ad Edoardo.
"Non riesco a dormire per colpa del tuo film."
"Mi spiace Piccola." fu la risposta di Edo "Vorresti avermi li?" Mi chiese per messaggio.
"Certo."
"Allora  arrivo."
"Cosa ma sei pazzo?!?"
Non riceverti risposta.
Poco dopo sentii una macchina parcheggiare in lontananza. Mi arrivo la risposta.
"Si di te. Aprimi."
Senza farmi sentire scesi ad aprirgli e raggiungemmo la mia stanza in silenzio. Chiusi a chiave la stanza per evitare guai.
"Che ci fai qui?!" Sussurrai.
"Ho promesso che se avevi paura venivo." Disse sicuro di se.
"Tu sei pazzo " dissi rassegnata. "Dai vieni"  l'ho invitai nel  letto.
Si sdraiò di fianco a me cullandomi col suo respiro e donandomi dei baci di tanto in tanto. Mi addormentai tra le sue braccia.

Sheltered in his arms.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora