Capitolo 8

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Il temporale si é abbattuto sulla città per tutta la notte, e per fortuna, questa mattina il sole brilla alto nel cielo. Dopo aver parlato con mio padre e avergli augurato una buona giornata, prendo la borsa e vado a lavorare.
Come sempre mi accoglie la signora Rosy informandomi delle novità. Fortunatamente non abbiamo perso nessuno. Raggiugo la sala giochi dove i bambini mi aspettano impazienti.
"Ciao Lise! C'è Lise!" Tutte le volte si rallegrano vedendomi, e io mi rallegro vedendo loro. Sono così piccoli ed indifesi.
Giochiamo tutta la mattinata e a pranzo le infermiere li portano alla mensa. Finisco il mio turno con il sorriso sulle labbra. Sorriso che non dura molto.
All'angolo c'è una Rachel ansiosa e angosciata che si torce le dita.
Ho fatto di tutto per dimenticare la mia fantastica figuraccia di ieri sera, ma ora i ricordi riaffiorano, un po' come il mio rossore.
Appena mi vede, scatta verso di me.
"Lise scusami tanto, non é colpa sua se é così scortese, é solo che beh.. Insomma capiscilo! Mi dispiace tantissimo! Ti prego possiamo ancora vederci?" Parla a macchinetta e ho capito la metà delle cose che ha detto. Però ho capito molto bene la parte 'ti prego possiamo ancora vederci?'
Allora un sorriso spontaneo si fa spazio sulle mie labbra.
Con un moto di felicità improvvisa, la abbraccio.
"Allora non sei arrabbiata?" Quasi sussurra mentre ricambia.
"No! Assolutamente, scusami tu.."
"E per che?! Non parliamone più! Sei libera vero? Bene andiamo a prendere un caffè!" Si risponde da sola e inizia a trascinarmi verso un bar a caso, liquidando il comportamento di suo fratello e la mia fuga.
Questa ragazza é il mio opposto, io mi nascondo nell'ombra delle persone, mentre lei al contrario, brilla fra la gente. Chi lo sa, forse un giorno anche io brillerò. Formulo questi pensieri vedendola camminare a testa alta e con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Io non cammino mai a testa alta, io non sorrido mai in questo modo. Mi piace e voglio provarci anch'io un giorno.
Con questo pensiero ci sediamo in una terrazza che da sul mare. La debole brezza scompiglia i miei rossi capelli e l'umidità gli fa arricciare. Si sta così bene...
Dopo aver comandato, io un te, e Rachel un succo, inizia a parlarmi di lei. Ha dicasette anni, come me e attualmente lavora in una pasticceria perché il suo sogno é aprire un posto tutto suo dove poter deliziare i clienti golosi. Le chiedo come mai allora consegna le pizze, e semplicemente mi risponde che ha bisogno di risparmiare se vuole aprire L' Incantatrice delle labbra. Il fatto che sappia già anche il nome del negozietto, mi mette ansia perché io neppure so cosa voglio davvero. Certo, il mio lavoro mi piace molto ma se mi vedo fra qualche anno, quando avrò dei bambini e tornerò a casa da loro e loro mi chiederanno che ho fatto in giornata... Beh mi troverei in difficoltà: 'Sai tesoro, oggi la mamma ha fatto addormentare un bambino. E lui non si sveglierà mai più.' Non vorranno mai che li metta a letto.
Mentre l'immagine di un bambino con i capelli castani e gli occhi nocciola che mi urla contro che non vuole che la mamma lo metta a letto, se no non si sveglierà più, mi passa a ripetizione davanti agli occhi, non mi sono accorta che Rachel cerca di risvegliarmi dai miei pensieri. Capelli castani? Occhi nocciola? Lui.
"Ehy Lise ci sei?" Mi schiocca le dita sotto al naso più volte.
"Si... Si, ci sono." Affermo dapprima ancora intontita, e poi più decisa.
"Avanti andiamo." Dice piano, come se vedesse che mi serve un attimo per riprendermi. Non mi sono neppure accorta che ha già sistemato tutto per il conto. Cielo che figure!
Mentre passeggiamo in silenzio sotto a dei grandi alberi, penso che non mi sono sentita per nulla a disagio il tempo in cui sono stata con lei.
La sua luce é talmente forte che non mi si vede.
Improvvisamente mi fermo e aggrotto le sopracciglia.
"Rachel." Affermo seria. Lei mi guarda stranita.
"Come fai a sapere dove lavoro?" Non ne abbiamo mai parlato, anche perché abbiamo sempre parlato di lei, perciò, ora mi chiedo: come ha fatto a trovarmi davanti all'ospedale.
Si morde un labbro e con sguardo colpevole sussurra:
"Drack."

***
SPAZIO ME:
Si lo so, lo so. Non uccidetemi! Ci ho messo una vita per completare questo capitolo, ma non mi soddisfa.. Boh c'è qualcosa che non me gusta. Comunqueee come promesso, la scuola é finita e io sto iniziando a mandare avanti Brivido (a breve terminerò il capitolo iniziato più di un mese fa).
Poii, ehm che ne dite di questa storia? Vi piace? Vi intrigano Lise e Drack? Come ve li immaginate? E Rachel?
Stavo pensando che per coinvolgervi di più potrei proporre un casting, vi spiego: voi mi mandate in messaggi la foto di uno dei personaggi e io valuterò se gli trovo addatti o meno. In caso mi piacciano e rispecchino bene le caratteristiche dei miei pupilli, nel prossimo capitolo pubblicherò la fotografia a fine capitolo.
FATEMI SAPERE PER FAVORE!!!
Eccoci di nuovo alla fine di un altro capitolo e nadaaa COMMENTATE E LASCIATE UNA STELLINA SE VI É PIACIUTO! 🖊🌟
Commentateee
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Commentateeeee
Okayy la smetto ahahah ciao e a presto ❤️❤️❤️

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