Capitolo 4

26 3 0
                                    

"Ma di chi è quella felpa? È enorme." ride mio fratello.
Siamo nella strada di ritorno per casa. Abbiamo appena lasciato Maggie e Sophia, Margaret dorme da me.
"Oh..è di..un mio amico." balbetto.
Mi guarda dubbioso "Ma tu non hai amici maschi."
"Non lo conosci." taglio corto.

Arrivati a casa James mette Margaret nel mio letto con delicatezza e vedo una scena che non ho mai visto prima d'ora.
Le scosta una ciocca di capelli dal viso e la guarda come se fosse la cosa più bella del mondo.
Nota che lo so sto fissando e si ritrae subito.
Mah, l'avrò immaginato.

Mi butto sul mio cuscino con la testa che mi scoppia. Non posso fare a meno di pensare a quel ragazzo.
Il ragazzo dal bel sorriso.
Con gli occhi verdi.

Non vedo il motivo per la quale dovrei prendermi tanta preoccupazione, visto che non so nemmeno come si chiama o chi sia. È una di quelle persone che vedi una volta nella vita e poi sparisce.

****

Apro gli occhi e mi ritrovo nel mio letto con Margaret accanto a me.
Allungo la mano verso il comodino per prendere il telefono e vedere che ore sono.

11:36
Poso il cellulare e affondo la testa sul cuscino.
Mi guardo intorno. Ieri sera non ci siamo prese neanche la briga di metterci sotto le coperte e spogliarci.
Infatti sono ancora con il vestitino e la felpa..quella felpa.
Mi alzo dal letto, cercando di non svegliare Marg.
Prendo una tuta dal cassetto, il cellulare e mi dirigo in bagno. Decido di farmi una doccia per schiarire un pò le idee.
Poso il cellulare e la tuta sul lavandino. Preparo l'accappatoio, mi attacco i capelli e mi infilo sotto il getto freddo dell'acqua.

Esco dal box doccia dopo una ventina di minuti, mi asciugo e indosso la tuta, formata da un semplice paio di pantaloncini e una maglietta comoda.
Sistemo un po' il bagno e rivolgo la mia attenzione a quella felpa. Ormai è diventato un chiodo fisso. Non posso più fare a meno di pensare a ieri sera.
Come può un ragazzo che non mi conosce completamente offrirmi il suo aiuto e la sua felpa?
Non so come si chiama.
Non so da dove viene.
Non so quanti anni ha.
Non ho visto neanche bene com'è fatto.
Non so proprio niente di questo tizio.
Ma intanto non riesco a levarmelo dalla testa.

"Vedi che se continui a fissarla si rovina." sento ridere. Riconoscerei quella risata tra milioni. Margaret. È appoggiata nello stipite della porta.
"Ei Marg, ti sei svegliata?" cerco di sembrare disinvolta.
Butta gli occhi al cielo, perché ha capito che cerco di cambiare argomento. Ma non insiste e per questo la ringrazio tra me e me.
"Sì, ho un forte mal di testa però." dice toccandosela leggermente.
"Fatti una doccia che poi ti do un'aspirina." annuisce e si fa avanti.
Afferro velocemente la felpa il vestitino e il cellulare e la lascio in bagno.

Mi avvio verso la mia stanza. Appendo il vestito nell'armadio e decido di indossare la felpa.
Inalo il suo odore e mi spunta un sorriso al ricordo di ieri.
Ma cosa mi prende? Io non sono così. Non sono romantica e di certo non lo diventerò per colpa di questo sconosciuto.

Prendo il cellulare e scendo velocemente le scale. Ho bisogno di nutrirmi. Arrivo in cucina e trovo mio fratello intento a fare i suoi soliti muffin con indosso un solo paio di boxer.
"Ma ti sembra il caso di cucinare in queste condizioni?" dico sdegnata.
"Ammettilo che se non fossi tuo fratello, mi salteresti di sopra adesso." mi dice con un'espressione pervertita.
"Blea!" sono sempre più schifata.
Okay. Non è brutto. È figo. È biondo con i capelli ricci e gli occhi color nocciola.
È bello, okay. Ma è mio fratello. Quindi no.

Mi sistemo sullo sgabello e James mi mette davanti un muffin con un succo di frutta.

Sento dei passi dietro di me.
"Ally dove li sistemo i..." si interrompe non appena vede mio fratello ed entra in trans. La stessa cosa la fa lui non appena la vede con un paio di pantaloncini, una canottiera e i capelli scuri che le cadono sulle spalle.
Disgustoso.
"Dove sistemi..cosa?" chiedo.
Si risveglia dalla trans e si decide a guardarmi con i suoi enormi occhi blu.
"Dove sistemo..i miei vestiti?" cerca di mascherare il suo sguardo rivolto a mio fratello.
"Dopo ti prendo una borsa, per ora siediti e mangia."
Tentennante si siede nello sgabello accanto a me. James si gira e la fissa negli occhi. Si avvicina lentamente e le mette davanti un muffin.
Marg cerca di distogliere lo sguardo a fatica. "G-grazie" balbetta, arrosdendo.
"Di nulla" gli sorride quell'essere.
Si continuano a scambiare sguardi come se io non fossi in questa stanza.
"Eeeeeei, io sono ancora qui." agito le mani, cercando di farmi notare.
Si scansano entrambi e cambiano argomento. Io nel frattempo continuo a mangiare il mio muffin.
Dio, quanto è buono!

"Allora. Cosa facciamo? Rimaniamo a casa o andiamo a fare una passeggiata?" propone mio fratello.
"Io direi di uscire a mangiare un gelato." dice subito l'essere numero due.
"Voi mangiate il gelato. Io voglio il mio panino con le patatine." sorrido.
"Va bene." dice l'essere numero uno, alzando gli occhi al cielo. "Adesso andatevi a preparare."
Metto l'ultimo boccone in bocca, afferro per il braccio Margaret e la tiro fino in camera mia.
Ci prepariamo.
Io metto un paio di leggins, che mi fanno un culo fantastico, e una canottiera color fragola. Metto di nuovo la felpa e un pò di mascara.
Marg, invece, mette un paio di jeans lunghi con una maglia a fantasia con le maniche corte. Si attacca i capelli in una coda alta e mette l'eyeliner. Guardo l'orario: 12:45.
Giusto in tempo per il pranzo. Perfetto.

Scendiamo e ci mettiamo in macchina diretti al parco che c'è a qualche isolato da casa nostra.

Pezzi di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora