Capitolo 6

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Appena l'ho vista sentì mancarmi il respiro. Era da tantissimi giorni che non la vedevo… Era mia madre. Le corsi incontro, con le lacrime che non smettevano di bagnarmi il viso. Ero felicissima e desideravo che quel momento non finisse mai. La abbracciai con tutta la forza e l’amore che avevo in corpo e lei ricambio. Con una voce dolce e melodiosa mi disse: - Ciao tesoro. Era da tanto che non ci vedevamo. Mi sei mancata davvero molto, te non puoi capire… Ora voglio solo passare questi giorni liberi con te. Dai, ora ti porto a scuola! -

Partimmo in macchina e per tutto il tragitto non smettemmo mai di parlare. Lei mi chiedeva di tutto, come avevo passato quei giorni e che cosa avevo fatto… Le raccontai anche di Michael ed anche del ritorno inaspettato di Mark. Inoltre le raccontai della mia nuova amica Nicole. Arrivate a destinazione, scesi dalla macchina. Mi girai per darle il mio ultimo saluto e poi mi diressi verso l'entrata della scuola. Entrata in classe non c'era ancora nessuno, forse perché mancavano ancora 8 minuti al suono della campanella, così decisi di essermi al mio banco e di guardare fuori dalla finestra. Pensai molto… Al mio incontro con Michael e quello che era successo, a Mark ed alla mamma che era tornata dopo tanto tempo. Dopo circa un minuto dal suono della campanella incominciarono ad entrata tutti i miei compagni di classe. Quando entrò Michael il mio cuore si fermò, sembrava più bello del solito e quando mi guardò e mi sorrise, sul mio volto si aprì un sorriso involontario, era più forte di me… Le mie guance si arrossarono e quando si sedette non ce la facevo più stavo scoppiando. Quel suo sguardo, i suoi occhi, la sua bocca, le sue spalle, i suoi capelli, il suo profumo e perfino il suo respiro faceva scaturire in me un'emozione indescrivibile… Il mio cuore batteva sempre più forte, era come se stesse per uscire fuori dal mio petto. Poi quando entrò Mark fu ancora peggio dato che quando lo vidi il mio cuore, che già batteva velocemente, diventò inarrestabile. Non si fermava anzi andava sempre più veloce. Ed anche a lui, come a Michael, mi piaceva tutto, ogni suo dettaglio anche il più nascosto riusciva a travolgermi da emozioni indescrivibili. Non ce la facevo più, dovevo riuscire a controllarmi così guardai fuori dalla finestra, presi un enorme respiro e poi mi girai verso Michael e li feci un sorriso che lui ricambiò. Iniziata la lezione, i miei pensieri erano da tutt'altra parte. Non ascoltavo nulla di quello che stesse dicendo la profe, invece pensavo a Mark ed a Michael e a quello che avevo provato un attimo fa. La campanella della ricreazione suonò così mi alzai dal mio posto ed insieme a Nicole andammo al bagno. Dopo essere state al bagno ed aver fatto tutto quello che dovevamo fare, ritornammo in classe per prendere la nostra merenda. Dopo averla presa andammo sul terrazzo ed una volta sedute le dissi una volta per tutte: - Credo che mi piacciano Mark e Michael. Lo so che è una cosa strana il fatto che mi piacciano due ragazzi, ma quando li guardo qualcosa dentro di me esplode e non riesco più a controllarmi. Il mio cuore incomincia a battere sempre più velocemente ed anche il mio respiro. Non so proprio cosa fare... -
Lei mi guardò all'inizio un pochino sbalordita ma sotto sotto se l'aspettava questa mia confessione. Così lei, con la sua voce dolce e gentile, mi disse: - Sai non saprei davvero che dirti dato che non mi è mai successa una cosa del genere. L'unico consiglio che potrei darti è quello di capire meglio i tuoi sentimenti e te stessa almeno capirai davvero per quale dei due tu sei veramente innamorata. -
Aveva ragione, dovevo capire meglio i miei sentimenti, il problema era che ero davvero confusa. Suonata la campanella della fine ricreazione, Nicole ed io, tornammo in classe. Prima di entrare in classe, guardai Nicole e le feci un sorriso quasi preoccupato ma lei, come sempre, mi guardò e mi fece un sorriso dolce, pieno di calore e di conforto. Così entrai ed andai a vedermi al mio posto. Una volta seduta Michael incominciò a parlarmi e ad un tratto mi disse: - Senti visto che ti vedo un pochino strana è sembri quasi preoccupata e triste che ne dici di andare questo sabato al luna park? Tanto ho 2 biglietti che mi ha dato mia mamma. Allora che ne dici? -
Non sapevo cosa rispondere e cosa fare. Ma come ogni volta, il mio cuore si sciolse e fu lui a rispondere dicendo di sì. Così questo sabato andrò al luna park con Michael... Che disastro! Non riuscivo a stargli accanto in classe immagina al luna park dove bisogna stare sempre attaccati... Volevo morire! Quelle ultime ore di lezione passarono molto velocemente, forse perché, come ogni giorno, incominciai a parlare con Michael. Finito anche questo giorno di scuola, tornai a casa e feci tutto il tragitto con Michael dato che eravamo praticamente vicini di casa. Arrivata a casa, lui mi salutò e mi diede un bacio sulla guancia. Entrai dentro casa ed anche se fu solo un bacio sulla guancia sentivo il cuore battere sempre più forte. Quel solo bacio fece scaturire in me emozioni stupende... Ad un certo punto arrivò mia mamma che mi chiese perché ero tutta rossa in viso e com'era andata a scuola ed io ovviamente, che non volevo dirle la verità, le dissi che era colpa del troppo caldo e del sole che ero diventata tutta rossa in viso. Dopodiché salì in camera mia, misi lo zaino per terra ed andai poi in sala da pranzo dove pranzai con mia mamma finalmente dopo tanto tempo. Però ovviamente le cose belle dovevano sempre finire nel momento più bello e proprio nel bel mezzo del nostro pasto il telefono di mia madre suonò e lei dovette rispondere. Capì subito che era una chiamata di lavoro e capì che sarebbe dovuta, di nuovo, andare via e starsene per un bel pò di tempo fuori casa. Infatti, come pensavo, appena finì di parlare al telefoni venne da me e mi chiese un sacco di volte scusa visto che mi aveva promesso che questa volta sarebbe stata per molto più tempo con me a casa. Fece i bagagli in fretta e in furia e uscì di casa. Così come ogni volta rimasi da sola a tavola a mangiare, senza nessuno, sola con me stessa. Senza che me ne accorgessi mi scesero una miriade di lacrime e dal dolore e anche per il momento presi il telefono e digitai il suo numero, per avere un po' di conforto. Il suo telefono squillò e dopo pochi secondi rispose con quella sua voce che riusciva ad emozionarmi sempre.

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