CAPITOLO 16

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I ragazzi si girano di colpo e mi osservano con aria colpevole.

IO: Kendall, perché non me lo hai detto?

Non sono arrabbiata, il mio tono di voce è solamente triste; come me del resto.
Sento come se tutto il mondo mi stesse crollando addosso in questo momento. Oggi era il suo compleanno e non ho neanche potuto salutarla un ultima volta non ci posso credere.
Mi sento sprofondare. Sento gli occhi che cominciano a bruciare.
Ho perso mia madre, ho perso la mia unica vera amica.
Sto tremando, non so nemmeno io il motivo ma lo sto facendo.
Le lacrime incominciano a scendere lentamente sul mio viso.
Kendall viene accanto a me e mi abbraccia, io sono ancora paralizzata dalla notizia che avrei preferito non sapere mai; non l'ho nemmeno salutata

IO: se soltanto avessi potuto salutarla ancora una volta, forse mi sentirei meglio; non le ho fatto gli auguri non le ho detto quanto le volevo bene. Mi sento una merda
*Dico tra un singhiozzo e l'altro*
KENDALL: non è colpa tua non lo potevamo sapere, nessuno poteva immaginarsi una cosa del genere. Nessuno.

Mi da un bacio sulla fronte.

IO: e papà?
KENDALL: è stato lui ad avvisarmi e dalla sua voce direi che non sta per niente meglio di te. Di noi. Domani mattina andremo la. Per il funerale e per vederla un ultima volta.
IO: alla fine il mio incubo inizia ad avverarsi; spero non continui, perchè non voglio perdere anche te e papà.
KENDALL: No non succederà tranquilla.

Si allontana da me e mi chiede se mi andava di continuare il gioco per distrarmi.

IO: no.. preferisco stare sola se non ti dispiace.
KENDALL: tranquilla.

Esco dall'appartamento e vado in piscina; per fortuna è deserta. Il cielo si è rasserenato.
Mi siedo su una sdraio e guardo il cielo. Ricordo quando io e mia mamma osservavamo le stelle e cercavamo di distinguere qualche forma fra esse: ero piccola, avevi circa otto anni; ma darei qualsiasi cosa per poterlo rifare di nuovo ora, con lei qui al mio fianco.

Sento qualcuno che si sta avvicinando. James. Si siede accanto a me, imitandomi guardando il cielo.
Non parla e non mi chiede niente, forse è meglio così, non ho voglia di parlarne.
Mi aggrappo a lui e lo abbraccio. Scoppio in un pianto silenzioso di cui però, james, si accorge. Mi stringe a se e mi sussurra, avvicinandosi all'orecchio.

JAMES: tranquilla, noi non ti abbandoneremo mai. E lei nemmeno lo ha fatto, perchè sarà sempre accanto a te ad aiutarti nelle situazioni difficili. Fidati.
IO: grazie James. Grazie di tutto, sei il migliore

Mi da un bacio sulla guancia e si alza.

JAMES: vieni anche tu?
IO: Si arrivo.

Mi alzo e lo seguo. Quando entriamo nella hall incontriamo logan.

LOGAN: ciao ragazzi. Ele, ti posso parlare un momento?

Non rispondo ma james se ne va per lasciarci soli.

LOGAN: vieni con me.

Mi fa segno di seguirlo e obbedisco. Mi porta fuori dal Palm Woods; non ho mai fatto questa strada, però continuo a seguirlo.
Arriviamo in un prato, in cui le luci della città non esistono minimamente.

LOGAN: ok ora coricati e osserva il cielo.

Faccio come mi dice e.. wow. Non avevo mai visto niente di simile. Il cielo è coperto di stelle. Neanche un terzo di esse si vedeva dalla piscina.

LOGAN: sai, mia madre è morta in un incidente stradale, come mio padre. Alla notizia sono scappato e a forza di correre ho trovato questo posto, quando ho alzato gli occhi al cielo, be mi sono sentito come sicuramente tu ti stai sentendo ora.

Benissimo, vedere quel cielo mi fa capire che mia madre non mi ha abbandonata del tutto. So che venendo in questo posto, quando sono triste, potrò ricordarmi di quei momenti in cui io e lei osservavamo il cielo insieme.

IO: grazie, ne avevo bisogno.

Mi alzo e lo abbraccio, lui ricambia.

LOGAN: vuoi che vada via?
IO: no.. anche perché non ho la più pallida idea di dove siamo e mi servi per tornare al Palm Woods.

Ridacchia mi si mette accanto. Stiamo li per circa 20 minuti, in silenzio, osservando il cielo. Finché il mio telefono non suona.
È Kendall.

*inizio chiamata*
IO: ehi Kendall
KENDALL: ciao Ele, dove sei?
IO: amm.. in un parco, ora arrivo.
KENDALL: per caso sai dov'è logan? James mi ha detto che voleva parlarti però poi non è più tornato su.
IO: Si è qui con me, ora arriviamo.
*fine chiamata*

IO: dobbiamo andare
LOGAN: ok

Sì alza e si mette davanti a me per indicarmi la strada.
Arriviamo più velocemente di quanto ricordassi l'andata.
Salgo e vado nel mio appartamento mentre logan va nel suo.

KENDALL: Ehi Ele, com'è? Meglio?
IO: Si... di sicuro meglio di prima.
KENDALL: ok. Allora domani i ragazzi verranno con noi in Italia.
IO: perché?
KENDALL: Hanno insistito loro, hanno detto che vogliono starci vicino, specialmente in questo momento.
IO: ok va bene, in fondo avere i ragazzi con noi potrebbe essere confortante.
KENDALL: a proposito dei ragazzi, cosa avete fatto tu e Logan per venti minuti?
IO: parlato che credi?
KENDALL: ah non lo so..

Odio il suo tono da pervertito. Sul serio non lo sopporto, ma è anche vero che è riuscito a farmi stare meglio; almeno un po'.

IO: dai stupido! Ora vado a dormire; domani a che ora partiamo?
KENDALL: prima ho guardato velocemente i voli e il primo che c'è è domani alle 8. Comunque non hai mangiato cena, non puoi andare a letto senza mangiare.
IO: tranquillo non ho fame, comunque è presto per dormire, ci possiamo guardare un horror? Ti prego!
KENDALL: e va bene! Guardiamoci sto horror.

Guardiamo il film e si fanno le 10:00.

IO: Kendall ora vado a dormire.
KENDALL: ok ciao notte sorellina

Mi da un bacio (sulla guancia) poi vado e appena chiudo gli occhi quell'incubo invade di nuovo i miei sogni.
Urlo e Kendall si precipita da me.

KENDALL: di nuovo?

Annuisco

IO: ti prego resta qui con me.

Non risponde ma viene, si infila sotto le coperte con me e mi stringe fra le sue braccia. Mi addormento subito.

Only You ||logan Henderson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora