Sono passati circa cinque giorni da quando Lauren ha smesso di parlarmi.
Non so davvero cosa le prenda e non faccio altro che cercare di capire dove ho sbagliato.
Perlopiù a scuola la incontro continuamente e non posso neanche dirle nulla.Diciamo che non mi manca per le cose che dice/fa, perché ripeto che ci conosciamo da poco, ma sono nervosa perchè non capisco cos'ha.
Chiudo l'armadietto e mi dirigo verso l'uscita della scuola, mia madre mi sta aspettando nel parcheggio, pomeriggio papà avrebbe avuto importanti ospiti di lavoro a casa quindi io e Sophie saremmo dovute andare a casa di mia nonna.
Lauren è vicino la macchinetta, i nostri sguardi si incrociano e qualcosa mi spinge a distogliere lo sguardo, contro la mia volontà.
Non so cosa sia stato, ma non sono riuscita a reggere il suo sguardo.Raggiungo in pochi passi il parcheggio della scuola, saluto qualche amica, ferma lì a parlare, e salgo in macchina.
"Potevi metterci un po' di più"ringhia Sophie dal sedile lato passeggero, davanti.
"Basta Sophie, hai rotto le palle." Sibilo io sentendo uno sbuffo da parte di mia madre.
"Allora ragazze avete tutto?
Ritorno a prendervi verso le 19, non fate impazzire i nonni e studiate."Annuii e stesso fece Sophie.
Allacciai poi la cintura mentre mia madre partì.LAUREN
Afferro lo spuntino che ho tanto desiderato difronte a questa difettosa macchinetta;Dio, di tanto in tanto vorrei romperla.
Rompo il pacchetto dei miei biscotti, lasciandone uscire uno, prima di sbattere contro qualcuno.
'Oh scusa Lauren'
Questa voce, chi se la scorda?
'Fa niente Austin.'
Lo sorpasso velocemente e mi dirigo in mensa, è l'orario di pranzo e sinceramente il cibo che questa scuola ci offre fa vomitare.
Percorro metà corridoio fino ad arrivare di fronte alle scale che portano al piano di sopra, le percorro rapidamente trovandomi poi nella sala che stavo cercando.'Lo!'-urla Ally-'Finalmente sei qui, ti aspetto da non so quanto.'
'Scusa Al, inconvenienti.' cerco di sviare il discorso per non dire che ho perso una decina di minuti solo a guardare Camila uscire dalla scuola.
La sento sospirare, mi siedo di fronte a lei iniziando a mangiare i miei biscotti mentre lei addenta un panino.
'Hai notizie di Normani?'mormora tra un boccone e l'altro.
Scuoto la testa facendole capire che non la sento da circa una settimana, proprio come lei.
Fa per prendere un altro morso ma si blocca.
'E di Camila?' quasi mi affogo con il cibo che avevo in bocca, riesco a recuperare un bicchiere d'acqua rapidamente e lo bevo tutto d'un fiato.
'Lauren?tutto bene?'
Annuisco senza proferire parola.
'Perchè non le parli?'mi chiede poi, sapendo già tutto, nonostante io non le avessi detto nulla.
'I-io non mi trovo molto bene con lei, ecco.
Però n-non dirglielo.'Cazzata Lauren.
Mi spiace Ally, non posso mica dirti "Ehi sai, sono bisessuale e non l'ho mai detto a nessuno, come se non bastasse mi sono ingelosita quando ho visto Camila ed Austin a pochi centimetri di distanza."
Non mi sembra il caso adesso.'Oh, sei sicura?
È simpatica, magari la conosci da poco..''No, non ho voglia di fare la sua conoscenza.' la liquido così, alzandomi dal tavolo al suono della campanella.
La stanza diventa immediatamente un putiferio, tutte le persone si ammassano sulla porta e sbuffo iniziando a soffrire il caldo, qualche ragazza mi spinge di qua e di là finché non sento qualcuno palparmi prepotentemente il sedere.
Mi giro di scatto, pronta a picchiare qualcuno quando in realtà è solo Brad, non lo ha fatto con malizia, ci conosciamo da quando avevamo due anni a testa, non lo farebbe mai.
Rido e lo colpisco sulla spalla con una mano, ride anche lui prima di iniziare a gridare.
'SE VI CALMATE SI PUÒ USCIRE DA QUESTA STANZA!'
In un attimo tutti gli sguardi sono rivolti a lui, non credo siano sguardi amichevoli.
Afferro il cellulare e sul display appare qualcosa che avrei preferito non apparisse.
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Camila Cabello: Ehi..