Lauren's p.o.v
Sorrido e riattacco la chiamata, scendendo di corsa le scale, uscendo in giardino.
Camila è lì, difronte a me, sorridente.
Quel sorriso mi fa stare tremendamente bene, ed al momento è l'unica cosa che ho voglia di vedere.La luna illumina il prato, la luce trova poi ostacolo sul volto della ragazza dai capelli castani, soffermandosi su qualche lineamento del suo viso, accentuandolo.
Mi mordo il labbro inferiore e corro verso di lei, abbracciandola e basta, senza dire una parola.Le sue mani cingono i miei fianchi, stringendomi contro il suo esile corpo e poco dopo si alza sulle punte, essendo più bassa di me.
'va tutto bene' sussurra poi, provocando brividi in tutto il mio corpo.
È così strano quanto una semplice persona possa diventare talmente importante in così poco tempo.
Chiudo gli occhi e Camila riesce a tranquillizzarmi.
Le prendo poi la mano, iniziando a camminare verso il giardino, ma lei mi blocca."Ma sei impazzita?
i tuoi genitori potrebbero vedermi."mormora lei, abbassando poi lo sguardo.Ero così felice di poter stringere Camila tra le mie braccia che avevo dimenticato di essere di fronte casa mia, avevo dimenticato i miei genitori ed i miei familiari.
Avevo dimenticato il mondo, perché eravamo solo io e lei.
Ridacchio e scuoto il capo, lasciando la sua mano.
"Hai ragione, scusa."
Porto la mano sui miei capelli, aggiustandoli.Lei sorride, di nuovo, e giuro che il mio cuore non regge a lungo.
"So io dove andare."risponde.
La maggior parte delle volte Camila mi sorprende.
È piccola, le sue braccia magre, il suo corpo esile, ma la forza e la sicurezza che riesce a trovare dentro di sé mi lasciano spesso perplessa.Riesce ad affrontare tutte le difficoltà che si presentano, a volte più flebilmente, ma non si abbatte mai.
Un po' l'ammiro anche per questo.Non dico nulla, lei inizia a camminare verso una macchina ed io la seguo, fermandomi poi a pochi centimetri dalla macchina.
"Ma da quando hai la patente?"
"Non la ho"risponde tranquilla, salendo in macchina
"Mi stai dicendo che dovrei salire in un'auto di notte e la persona che guida non ha la patente?"scruto il suo viso, ma lei sembra essere più che serena.
Ride.
mi sta prendendo in giro?"Cristo lolo, non farla lunga.
Hai voglia di rilassarti o no?"mi guarda.
come posso dirle di no?Rilascio un breve sospiro ed apro la portiera, salendo in auto.
Incrocio le gambe e la sento mettere in moto, partendo poco dopo.
Non va veloce, ma ho comunque paura.
E se dovesse succedere qualcosa?poggio la testa sul finestrino, durante il tragitto nessuna delle due dice niente, solo la radio sembra parlare al posto nostro.
You're all I need
According to your heart,
My place is not deliberate,
Feeling of your arms
I don't wanna be your friend,
I wanna kiss your neck.Mi chiedo cosa stia pensando Camila.
Sta ascoltando la canzone?
sta pensando a me?
in bene o in male?
preferirebbe essere a casa?La mia testa in fumo sta impazzendo, chiudo gli occhi cercando di non pensarci.
"Non starai mica pensando di dormire!"
sobbalzo e riapro gli occhi.
"No, io non..no"mi stringo nelle spalle ed un fresco venticello entra dal finestrino aperto, lascio scivolare una mano fuori da esso, percependo tra le dita l'aria che mi accarezza mentre corre veloce dal lato opposto all'auto.
Camila accenna una risata prima di parlare.
"Sei proprio una bimba"Sosta ad un semaforo rosso.Lentamente giro il viso verso di lei mentre le note della canzone stanno per giungere al termine.
I miei occhi chiari incontrano i suoi, color cioccolato, non ho mai visto niente di più bello.Perdo un battito.
Lei abbassa lo sguardo, sta fissando le mie labbra.
I don't wanna be your friend,
I wanna kiss your neck.Incapace di muovermi lascio scivolare lo sguardo sulle sue labbra e respiro a fatica.
"Fa meno casino, cazzo!"La più piccola grida contro qualcuno dietro di noi che continua a gridare e suonare il clacson così da farci muovere.
Sospiriamo entrambe.
Era forse un bacio quello che stava cercando?
Ma a Camila non interessava Austin?
Camila non era la ragazza etero?
Ed io non avevo deciso di lasciar perdere?"Siamo arrivate" La più piccola parcheggia il veicolo e scende dalla macchina, aspettando che io faccia lo stesso.
Un enorme manto d'erba davanti a noi, è una collina.
Camila inizia a camminare e poco dopo si siede in mezzo al nulla, seguita poi da me.La raggiungo, mi siedo accanto a lei e stiamo in silenzio, a fissare il vuoto.
Io sto pensando a lei.
E lei?"Guarda la luna" sussurra d'un tratto.
Alzo gli occhi verso quella che era una mezza luna, sembrava quasi finta, disegnata.La guardo e rido.
"La conosco la luna""Non credo" risponde lei sicura di sè.
"La luna è forte, luminosa, un po' solitaria, ma soprattutto meravigliosamente affascinante.
Sembri tu, la luna intendo." Sorride ingenuamente ed incastra i nostri occhi.Arrossisco e lei ride, accarezzandomi una guancia.