Capitolo precedente
Con quel l'ultima frase la nostra conversazione finì, e io, con un sorriso stampato sul volto e l'immagine del senpai in testa, andai a dormire.
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Il giorno dopo mi svegliai più presto del solito, corsi a lavarmi, vestirmi con la mia solita uniforme, e correndo mi avviai verso scuola.
Come ogni giorno andai verso casa del mio senpai e lo spiai fino a quando, arrivati a destinazione, gli feci una foto di nascosto per inaugurare questo nuovo giorno.
Nella foto senpai è venuto proprio bene: i suoi capelli color fuliggine, tutti scompigliati per il vento primaverile, gli riacadevano sul viso come fossero fili d'erba in un'esteso prato verde, ma la cosa migliore era il suo meraviglioso sorriso...
Non avevo mai avuto una foto del mio senpai che sorrideva e quindi ne rimasi molto colpita...
Il suo sorriso in quel momento era così luminoso da far sciogliere anche il mio cuore freddo come il ghiaccio.Amo il mio senpai e i sentimenti che mi fa provare.
Insomma... la foto è venuta così bene che credo l'appenderó sulla mia bacheca nella mia camera da letto.
Appena scattata arrivò alla velocità della luce Osana che appena lo vide si fiondó correndo su di lui con l'espressione più felice che io le abbia mai visto in una persona.
Quasi quasi mi dispiace per Osana... bhe, ti chiederai il perché, e il motivo è chiaro.
Lei ancora non sapeva che, quella fastidiosa smorfia, che in quel momento albergava sul suo volto, non sarebbe durata ancora per molto e ben presto le si sarebbe stampata in faccia un espressione diversa: la Paura...
Smisi di guardare quella scenetta orribile e cominciai a camminare verso il mio armadietto. Mi cambiai le scarpe da "outdoor" a quelle adatte per gli interni e mi diressi verso la fontana dove c'erano già un paio di ragazze.
Camminai seguendo il vialetto a piastrelle bianche che, arrivato alla fontana si divide in altri tre percorsi formando una croce. La fontana si trova al centro della piazza. E 'circondata da quattro alberi di ciliegio con quattro percorsi ben distinti che portano alle varie ale della scuola. È di colore grigio chiaro con in cima un piccolo beccuccio da dove fuoriesce l'acqua che, dolcemnte, sgorga fino ai tre livelli sottostanti, anch'essi in pietra scolpita, dove poi viene raccolta nella piscina sottostante.
~Sai... da quando ho avuto quella strana conversazione con info-chan ho riflettuto molto, e in questi giorni ho elaborato un piano pefetto!
Se voglio eliminare le mie rivali e conquistare finalmente il cuore del mio senpai, devo farlo in modo pulito e preciso, anche se questo puo richiedere molto tempo e molto impegno; ma è L'UNICO modo per eliminare tutti i miei possibili ostacoli senza destare sospetti, e quindi senza il pericolo di finire lontana dal mio adorato senpai.
Quindi se voglio che lui sia solo mio devo sapere chi sono le "fortunate" ad avere un incontro ravvicinato con la mia amica katana.~Perciò senza aspettare un secondo mi sedetti su una panchina della piazzetta sotto al ciliegio, ormai fiorito, e sfilai dalla tasca il mio cellulare aprendo la chat con Info-Chan.
Mentre le scrivevo, i petali dell'albero a me sovrastante mi solleticavano il naso, cadendo da esso per la brezza leggera e avvolgente di quell'istante.
Preso il telefono cominciai a scriverle chiedendole, gentilmente quali fossero le ragazze che avevano un debole per il mio senpai.
Alzando lo sguardo sulla parte superiore dello schermi vidi, con mio stupore, che lei, ancora prima di inviare il mio messaggio, era online come se aspettasse mie notizie in quel preciso momento.
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Diario di una yandere: love sick
FanfictionIl diario di una ragazza senza emozioni, la sfida verso il raggiungimento dell'amore, il suo passato, lo scorrere del tempo che la porterà al cambiamento e un incontro in grado di sconvolgere completamente il suo destino. Quale sarà la sua scelta fi...