Qualche giorno dopo mi arriva un insolito messaggio da uno sconosciuto :
sconosciuto:
- signorina Benson , ho scelto, lei sarà la mia 'assistente'. Prepari le valige e tutto il necessario , questa sera la verrò a prendere.Leggere il messaggio mi provoca paura, ma anche curiosità
Io:
-scusi...ma lei chi è ?sconosciuto:
-sono Calum HoodAppena arriva il messaggio sbianco.
Calum Hood...
Quello del colloquio di lavoro...Deglutisco a fatica.
Mi ha presa per il lavoro ?Visto che ero stesa sul letto in camera di Jennifer e lei era al piano di sotto con la madre, prima saltai esultante sul materasso, poi mi diressi al piano inferiore.
«Jennifer ...» dico entrando in salotto.
Lei si gira confusa ,con le sopracciglia inarcate e poi chiede 'che c'è?' .
Io le vado vicino e prima di mettermi ad esultare ,gridare e saltare per tutta la casa le dico «mi hanno accettata per il lavoro !!»
Lei mi abbraccia e subito dopo mi dice 'sono felice per te tesoro !' continuando a fare gridolini che supererebbero le note più acute che esistano.
«ehm, però... » la interrompono
«dovrei trasferirmi da lui, ha detto che questa sera mi verrà a prendere...ma non capisco, perché dovrei abitare con il signor Hood? »
Jennifer ci pensa un po su, ma poi dice
«penso che , siccome sei una sua 'assistente' lo dovrai, appunto ,assistere...ovunque ?»
«si penso sia proprio per questo »
Dopo l'affermazione di Jennifer mi sento sollevata e , prima dell'incontro con il signor Hood, decido di farmi una doccia.
Chiedo a Jennifer il permesso e lei, naturalmente, accetta.
Entro in bagno e mi lavo velocemente, non vorrei far sprecare acqua , perché poi tanto so che le bollette potrebbero venire a costare di più di quelle precedenti.
Appena esco dalla doccia mi asciugo con il mio accappatoio e successivamente pettino i capelli anche se sono leggermente mossi a causa della schiuma che ho applicato.
Metto l'intimo e prima di vestirmi metto un po di mascara e per poco non mi si sbava tutto sotto l'occhio, che mi farebbe sembrare un panda.
Entro in camera e dalla valigia prendo un vestitino nero e successivamente anche dei tacchi neri .Mi vesto e riordino le valigie, che successivamente dovrò portare a casa del Signor Hood . Scendo al piano di sotto e ringrazio la madre di Jennifer per l'ospitalità. Abbraccio Jennifer e le prometto a che ci rivedremo.
Alle 8:30 il signor Hood si presenta a casa di Jennifer ed io infine gli vado incontro .
«buonasera signorina Benson» sorride lui.
«buonasera signor Hood» dico con fare gentile. Saluto un ultima volta Jennifer e successivamente vado verso il moro.
Apre gentilmente la portiera del sedile anteriore della vettura, che dovrebbe essere una Lamborghini nera.
Entro nell'auto e mi siedo , notando il forte profumo proveniente da uno di quelli alberelli che si legano intorno allo sterzo .
«è molto carina questa sera, signorina Benson » dice l'uomo facendo trasparire un leggero sorriso.
Accende il motore e subito dopo partiamo.
Penso che il tragitto non debba essere tanto lungo, d'altronde abitiamo nella stessa città.
Arriviamo davanti una casa davvero grande , con esterno ben curato e addirittura un giardino.
Il signor Hood mi guida sino al portone principale dell'abitazione ed, infine, lo apre.
Entriamo e noto subito il dolce profumo che fluttua nell'enorme stanza.
«ecco qui, casa dolce casa» lo sento dire sospirando.
Sospiro anche io. Non potrei e non dovrei stare tranquilla sapendo di abitare in una casa sconosciuta con uno sconosciuto, sarebbe surreale. Ma per quanto falso possa sembrare, questo è tutt'altro che falso, è tutto vero.
Il signor Hood esce dalla casa e successivamente va a prendere le mie valigie. Lo seguo, non vorrei portasse tutto da solo le mie cose.
«tranquilla , faccio io » sbotta appena lo raggiungo e cerco di prendergli una valigia, che gli peserebbe soltanto.
«voglio aiutarlo » cerco di convincerlo , ma il mio piano fallisce appena mi sorpassa portando con se la mia valigia.
Entriamo di nuovo in casa e mi dice 'la tua camera per adesso è la seconda porta a destra, poi vedremo '.
Cosa voleva dire quel "poi vedremo" ?
Raggiungo la camera da lui indicata e velocemente sistemo i miei vestiti e i miei effetti personali nel bagno.
Il signor Hood mi chiama per scendere al piano di sotto ed io, naturalmente, seguo quello che ha detto.
Lo vedo appoggiato allo stipite della porta del soggiorno e più volte lo sento scrutarmi, cosa che stranamente mi provoca brividi e anche un po di paura.
«allora signorina Benson-» dice prima di posare i suoi occhi nocciola sui miei .
«dovremmo parlare del contratto »abbozza un sorriso malizioso.
Mi siedo sul divano di pelle nera , mentre mi mostra un foglio.
«questo è un foglio che mostra tutto ciò che dovrai fare durante il tuo lavoro» dice mentre io osservo curiosa il foglio.
Alcune frasi ,in realtà, mi causano curiosità e paura .
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Daddy's Baby Girl [ C.T.H.]
RomancePer Amanda doveva essere un semplice colloquio per un futuro lavoro. Ma lei non si aspettava che ben presto avrebbe fatto conoscenza con il signor Hood, che sarebbe stata più di un assistente, e che la sua vita sarebbe cambiata. - signor Hood ?- -ch...