5.i love stay with you

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Quando mi sveglio, noto uno strano e insolito dolore al basso ventre .
Vado in bagno e lavo il viso e successivamente faccio una doccia.
Quando finisco di lavarmi , siccome non indosso l'intimo , mi copro con l'asciugamano e scendo al piano di sotto per fare colazione.
Accedo ai fornelli e preparo del caffè , ne avrei molto bisogno perché sono anche molto stanca.
«buongiorno» dice la voce inconfondibile di Calum.
«giorno»
«come va?» dice venendomi accanto e baciandomi la fronte.
«abbastanza bene, a parte qualche dolore che ricorda quasi quello di un parto» dico quasi rimproverandolo.
«scusa » dice ridendo.
Sta cambiando ,lo so.
Ma io non cambierò il mio comportamento nei suoi confronti.
Mi affretto a spegnere il fornello e a versare il caffè nelle due tazzine che avevo precedentemente preso.
Bevo il caffè tutto d'un sorso e cerco qualche altra cosa da addentare nel frigo. Lo apro e non trovo qualcosa di così appetibile
«dovresti fare la spesa» dico a Calum.
«tu dovresti fare la spesa » risponde strafottente ed amaro come al solito.
Ah, sono la sua assistente, ricordo.
E proprio come ha detto, dopo essermi vestita , esco e vado a fare la spesa.
Per quanto riguarda i soldi, ho preso quelli di Calum, visto che ci dovremmo dividere un po di cose, lui il mio corpo, io i suoi soldi .
Raggiungo ,dopo una ventina di minuti, il supermercato , non troppo distante da casa.
Mentre attraverso la parte dei surgelati , incontro Luke , che sta prendendo una vaschetta di gelato.
«hey !» urla lui venendomi quasi addosso.
«ciao biondino » lo prendo in giro scompigliando la sua chioma biondo cenere.
«come va con Calum ? » dice malizioso.
«male »
« come mai ?» sembra che Luke a volte si interessi più di Calum per quanto riguarda i miei sentimenti.
«lascia stare...»
«dai voglio sapere »
«Luke...non posso»
A quel punto, dopo la mia ennesima negazione, il biondo mi prende in braccio e dopo essere passato per la cassa a pagare ed essere uscito dal negozio , mi lascia.
«non me lo vuoi proprio dire eh ?» dice Luke con un labbruccio che convincerebbe chiunque.
«e va bene dai, però andiamo da te »
Dico guardandomi in giro e notando che certe cose non possono essere dette in 'pubblico'.
Appena arriviamo a casa sua,Luke mi lascia entrare.
Sinceramente ,pensavo che Luke fosse stato il solito ragazzo disordinato , invece si direbbe già dalla sua cucina che il termine 'disordine' non fa proprio al caso suo.
«dai» dice lui quando è seduto sul sofà di stoffa blu mentre fa segno a me di sedermi.
Un po confusa mi siedo vicino a lui.
Prendo un respiro profondo prima di iniziare a parlare per 'scacciare' la rabbia .
«ieri sera , quando stavamo a cena beh, lui ha fatto qualcosa che io non volevo, quindi l'ho evitato. Poi la sera quando siamo tornati a casa beh...mi ha prima quasi 'rimproverata' e poi ..l'abbiamo fatto. Questa mattina poi, stavo cercando qualcosa da mangiare ma il frigo era vuoto e gli ho detto se noi potevamo andare a fare un po di spesa e lui poi ha detto che io dovevo fare la spesa. E in pratica mi sono arrabbiata perché beh...lui può usarmi come vuole, mentre io devo ubbidire e basta.»
Mi abbraccia.
Solo questo.
«beh, devi capire che Calum ha un carattere diverso , tra 'problemi' familiari e non solo. »
«cosa intendi dire per problemi familiari?»
«beh, diciamo che sua madre era una ...beh put-»
«ho capito» lo stoppo vedendo che anche a lui questa parola provocava imbarazzo.
«e beh, lui ha ereditato un po di carattere dal padre, il quale si limitava a trattare male la moglie che , a sua volta non voleva essere una ...beh hai capito , ma lo faceva solo per i soldi, benché la famiglia di Calum non era benestante.»
«beh, mi dispiace...»
«cosa ?? Lui ti tratta male e tu ti dispiaci ? Non penso possa essere possibile »
«beh, forse non è colpa sua, ha ereditato forse quel carattere dominante dal padre »
«suppongo...»
«okay, adesso mangiamo il gelato però , si starà sciogliendo !»
«giusto ahahah»
Dopo aver mangiato il gelato resto anche a pranzo, visto la sua insistenza.
Passiamo il pomeriggio guardando un film e a parlare del più e del meno.
«ehm...io dovrei andare »
Dico notando il tardo orario.
«no aspetta ti accompagno io » dice Luke.
«ehm..non ce nè bisogno» dico avviandomi verso il portone.
«Amanda»
Volgo lo sguardo a Luke ,che ora è totalmente vicino a me.
«ti prego, cerca di tenergli testa, lui è uno che vuole mettere sotto i piedi tutti. Io so che tu non glielo permetterai .»
Lo guardo e posso sentire in un secondo tanto di quell'affetto che io non avevo provato .
«però è una brava persona» conclude.
Amo il modo in cui lui voglia mettere in mostra il carattere delle persone , positivo o negativo che sia. Con Calum, è riuscito a mostrare entrambi i tipi .
Nonostante tutto , so che Calum non è la persona che sembra.
«Luke»
Dico aprendo la porta.
«grazie» sorrido.
Varco il vialetto e ,successivamente , il cancello dell'abitazione e cammino verso la casa di Calum.
Per quello che è successo oggi pomeriggio , Calum potrebbe uccidermi.
Perché si sà, se disubbedisci a papino , verrai punita.
Prima che varchi il portone della casa di Calum, sento delle grida , e poi qualche rumore.
Riesco a congelare la paura e ad entrare, trovando qualcosa di inaspettato.
Calum è seduto sulla poltrona , davanti alla TV, mentre sorseggia una birra.
Cerco di non farmi sentire e sgattaiolare al piano di sopra, per svincolarmi dall'ennesima discussione.
«Amanda , vieni. Non c'è bisogno che ti nasconda»
Respiro cercando di calmarmi per ciò che potrebbe accadere, mentre il solito formicolio alle mani mi ricorda quei momenti così tesi e freddi come il ghiaccio e come quelli istanti di paura trascorsi con mio padre.
Cammino a passo lento, stando attenta ad ogni movimento, cercando di non urtare la pazienza di Calum, che sembra al quanto impaziente.
«eccomi» mi porgo davanti alla sua figura cupa e allo stesso tempo sovrastante .
«dove sei stata ?»
«e dimmi la verità , per piacere.» dice con fare severo.
«ehm...stavo facendo la spesa, ed in negozio ho incontrato Luke, il quale mi ha ospitato a casa sua...per fare due chiacchiere sai, e poi ha insistito perché io restassi anche a pranzo da lui ed , ecco...»
«di cosa avete discusso.?»
«beh, di cose quotidiane ...mi ha anche raccontato delle solite 'avventure' di Michael che stava quasi per essere investito ,cercando di prendere un gatto in strada »mi mordo il labbro per evitare di dire altre sciocchezze inventate dalla mia mente.
Ma in qualche modo le bugie possono anche aiutare, si sa.
«ah, OK...senti, potresti preparare la cena ? Sono alquanto stanco ed ho bisogno di una doccia»
Annuisco debolmente e raggiungo la cucina.
Per questa sera ho preparato del pollo con delle patatine, penso che Calum non abbia niente da ridire sul cibo, visto che mangia di tutto.
Quando sento il forno suonare, segno che il pollo è pronto, lo tiro fuori e lo posiziono sul piatto.
Finisco di preparare la tavola, mentre una voce inconfondibile mi reca sospetto.
«si si OK, quindi non è successo niente tra di voi ? OK ,però non rifare mai più una cosa del genere Luke, ci tengo a lei e non voglio che succeda niente tra voi, lei...è mia. Okay, allora ciao Luke»
Sento tutta la discussione ,che dovrebbe essere tra Calum e Luke.
Da un lato mi piace che si interessi di me, ma del resto è sempre un po troppo extra-protettivo nei miei confronti.
Pensare che Calum si preoccupi troppo, perfino chiedendo a Luke quasi di non vedermi più ,o non avere persino più contatti con me mi preoccupa. E mica poco. Voglio dire, cosa potrebbe andare male ? Luke è un ragazzo così affidabile, e poi non credo di provare così attrazione verso di lui da potermi staccare da Calum per andare verso di lui. È una cosa così irritante e sciocca.
Sento Calum avvicinarsi e , indiffidente, finisco di preparare la tavola.
«mh...che buon odorino» dice Calum dietro il mio collo, stringendomi leggermente i fianchi.
Mi sposto da lui e lo faccio accomodare a tavola, stessa cosa faccio io.
Durante la cena, tra di noi non passano parole, solo sguardi di fuoco da parte sua e disinteresse da parte mia.
Finisco di mangiare e mi affretto a sistemare e pulire la cucina, ma Calum mi dice di lasciar stare ,avrebbe pulito lui. Un po confusa e sollevata mi dirigo in camera.
Guardo un po di TV, ma poi, sentendo gli occhi leggermente arrossati e stanchi, decido di dormire.
Il rumore della porta aprirsi e la luce che passa da essa, mi fa aprire leggermente gli occhi. Dei passi felpati mi ricordano quelli di Calum, anzi, sono convinta che siano i suoi.
«buonanotte principessa. E ...scusa»
Sento le sue parole e istintivamente lo abbraccio, mandando a rotoli il mio piano di restare indifferente.
«buonanotte Calum » dico assaporando un'ultima volta il suo fatidico profumo che non sa altro che di rose , o quasi.
In qualsiasi modo, riesce ad entrarti dentro, anche se non si vede.
Sono come i suoi sentimenti, riesci a percepirli anche attraverso le piccole azioni.
In colpa, però , mi ci sento anche io.
Con quella specie di incontro con Luke, ho dato uno strappo alla regola.
Un suo bacio sulle mie labbra appena socchiuse, riesce a scancellarmi tutti i pensieri ,lasciandomi poi rilassata.
È questo suo strano modo, di riuscirmi a farmi arrabbiare per poi riuscirsi a farsi perdonare con un semplice bacio , che mi fa rimanere spiazzata.
Insomma, non è semplice...e lui ci riesce ogni volta, contando solo sulla semplicità e la passione del gesto.
Gli sorrido ancora una volta e ,finalmente , riesco a dormire, sapendo che sotto sotto, mi piace stare con lui.

Daddy's Baby Girl  [ C.T.H.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora