Summer's pov.
Otto ore.
Avevo impiegato circa otto ore per raggiungere Sidney.
Ero partita verso le 15, dopo aver terminato l'incontro con Harry Styles e dopo essere andata da Lily, la quale mi aveva detto che era troppo tardi per partire da Melbourne.
Ma io non le avevo dato ascolto, troppo testarda e annebbiata dal desiderio di vederlo, di incontrarlo, di stringerlo tra le mie braccia e baciarlo, sotto quel cielo stellato che lui tanto amava.
Scossi la testa, riportando i miei pensieri sulle otto ore.
Otto ore, e avevo dovuto fare benzina per ben tre volte.
Di certo i soldi non erano un problema, per questo motivo preferivo non prendere il treno e guidare con la mia auto, eppure circa un'ora fa cambiai idea quando dovetti fermarmi a fare benzina e un vecchio depravato iniziò a importunarmi con parole apparentemente dolci.
-La smetta, se ne vada.- avevo detto serrando i denti. -Glielo consiglio, davvero.- ma lui non ha voluto darmi retta, e con una forza mai provata prima gli ho sferrato un pugno sul volto che lo ha fatto svenire a terra.
Non avrebbe dovuto mettersi contro di me, instabile com'ero.
Strinsi i pugni sul volante.
Diedi un'occhiata all'orologio. 3.38.
Il sonno non era affatto un problema per me, dato che non era la prima volta che trascorrevo la notte in bianco, ma l'unico ostacolo era la vista. Mi ero dovuta fermare in qualche sosta di emergenza a causa delle lacrime che mi impedevano addirittura di distinguere le strisce bianche dell'autostrada, per poi ripartire con i fazzoletti in bella vista e i vetri chiusi, quei vetri che ogni tanto erano obbligati a sentire le mie urla e il mio pianto disperato. L'autostrada non era molto trafficata, ma la m31 che comprendeva due città stabili e importanti come Sidney e Melbourne di certo non poteva rimanere deserta, e a volte mi capitava di incontrare camion e furgoni piuttosto grossi e ingombranti.
Percepivo la vibrazione del mio cellulare, messaggi da parte di Lily, di mia madre, e forse anche di Michael, al quale avevo staccato il telefono in faccia dopo aver ricevuto l'indirizzo della loro precedente casa a Sidney.
Le lacrime cominciarono a sgorgarmi dagli occhi, e con un rapido movimento afferrai un fazzoletto pulito e mi asciugai le guance bagnate; non riuscivo a smettere di piangere, così dopo circa cinque minuti mi fermai in una zona di sosta e spensi il motore dell'auto. L'unico rumore udibile erano i miei singhiozzi strozzati e i miei respiri affannati.
Con un profondo respiro, afferrai il cellulare e cominciai a leggere i messaggi, cercando di distrarmi.Da Michael, 18:19: "Hey, Summer.. senti, so che probabilmente non risponderai ma quando arrivi a Sidney mandami un messaggio per farmi sapere se sei arrivata sana e salva. Sostengo ancora che tu non debba andarci, ma probabilmente ora sei già in viaggio. Fammi sapere, ciao."
Da mamma, 20:12: "Dove sei?"
Da mamma, 21:25: "Lily mi ha detto che sei a casa sua e che ti si è scaricato il cellulare, quindi leggerai questo messaggio forse quando sarai già tornata a casa. A domani allora, notte e dormite bene xx"
Da Lily, 16:48: "Ti odio quando fai così, dimmi quando arrivi almeno."
Da Lily, 19:32: "Ti sarai fermata a fare benzina, no? Perché non rispondi?"
Da Lily, 22:07: "Sono preoccupata. Comunque prima ha chiamato tua madre. Ti ho coperta io. Scrivimi."
Da Lily, 00:13: "Sto cercando di non addormentarmi ma sono stanca morta.. ti prego scrivimi."
Deglutii, prima di scrivere un veloce messaggio per tranquillizzarla. Probabilmente starà già dormendo, ma non importa; almeno quando domani mattina si sveglierà saprà che sto bene. Alzai lo sguardo e osservai il cielo sopra di me, ricco di stelle e privo di nuvole. Mi morsi il labbro, ma non riuscii a impedire alle lacrime di rigarmi il viso.
Con le mani ancora tremanti, iniziai a scorrere distrattamente la rubrica del mio cellulare, fino a quando un nome in particolare attirò la mia attenzione.
Il cellulare squillò più volte, fino a quando la sua voce roca e assonnata ruppe il silenzio nell'auto. -Summer..?- domandò. -Ma sei impazzita! Non sono nemmeno le 4 del mattino!- sbraitò, per poi abbassare il tono della voce. -Ma stai bene?-
-Connor..- sussurrai, prima di scoppiare a piangere e stringere la mia mano attorno al volante.
-Summer, hey, che succede?- chiese con tono preoccupato. -Summer?- mi richiamò.
-S-scusa, non avrei dovuto chiamarti..- biascicai sul punto di spegnere la telefonata, ma lui mi fermò. -Aspetta, aspetta.. stai tranquilla, non c'è problema. Ormai sono bello sveglio, e anche se fosse non riuscirei a riaddormentarmi.- esordì. -Dove sei ora? Cosa è successo?-
-Sono andata a Sidney..- dissi. -Sono in autostrada adesso, sto tornando a casa..-
-COSA!?- dovetti allontanare il cellulare dell'orecchio per non stordirmi il timpano. -FERMATI SUBITO, NON PUOI PARLARE AL TELEFONO MENTRE GUIDI..-
-Sono già ferma, Connor..- biascicai piano.
-Okay.. ma cosa ci facevi a Sidney?- sembrò rifletterci su, prima di soffocare un sussulto di sorpresa. -Eri da lui..-
-Sì..-
-Mi avevi detto che non avevi più intenzione di parlarci..-
-Lo so..-
Sospirò. -Immagino non sia andata bene- e come risposta ricevette altri singhiozzi.
-Okay.. okay.. quanto ti manca ad arrivare qui?- domandò.
-Mmh.. penso sulle tre ore.. non c'è molto traffico.-
-Perfetto, allora quando arrivi passa da me.-
Sobbalzai. -Cosa?-
-Non ho intenzione di lasciarti da sola- disse lui serio. -Per me non c'è problema, tanto i miei lavorano fuori casa.. o vuoi andare da Lily?-
-Lei ha i suoi problemi con Calum.. io non voglio.. be'..-
-Shh, tranquilla. Allora a dopo, dormi un po' in auto prima di partire.-
-Non ne ho bisogno-
-Sì, invece.-
-Okay..- sospirai. -Qualche minuto.-
-D'accordo.. a dopo Summer-
-A dopo Connor..-
Posai il cellulare, prima di mettere la marcia e partire.
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Astronomy 2 {L.H.}
FanfictionCapisci di amare veramente una persona quando, nonostante tutti gli sbagli e gli errori che ha commesso, nonostante il dolore che ti ha provocato e le verità che ti ha tenuto nascoste, tu ancora la consideri come se fosse la tua unica ragione di vit...