15. Peach Tea

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Luke's pov.

-Ho sempre ammirato il suo modo di fare e di agire, soprattutto nelle situazioni più complicate. È sveglia e determinata, e sono qualità non facili da trovare in una persona, non pensi anche tu?-
Mugugnai soltanto, intento a masticare con estrema lentezza la cena preparata da Amanda.
-Sai, alle medie è sempre stata l'allieva più brava, penso anche dell'intero istituto. Voti ottimi, anche se non era molto brava nell'instaurare amicizie.. avrei davvero voluto diventare sua amica.- continuò Amanda sovrappensiero. -Ma probabilmente era troppo occupata con lo studio per accorgersi di ciò che le stava intorno. Tranne per Lily e Catherine, che sono sempre state le sue amiche più strette. Oh, sì, le ricordo bene quelle due! Soprattutto Cat, con quei suoi capelli verde acceso!-
-Li ha rosa adesso..- biascicai rigirando un pezzo di carne nel piatto.
-Davvero? Woow, quindi conosci anche loro?-
Annuii, mantenendo lo sguardo fisso sul piatto.
-Be', Summer King si può definire come una sorta di spirito libero. È decisa e solitaria, ma anche estremamente generosa e sempre pronta ad aiutare le persone in difficoltà. Una volta mi ha anche addirittura aiutata in matematica, e grazie a lei ho preso un ottimo voto! Hey.. c'è qualcosa che non va?- alzai lo sguardo sui suoi occhi verdi, e scossi la testa in silenzio.
-Non ti piace?- domandò indicando con il mento il mio piatto. -Scusami tanto, ma volevo provare a preparare il riso con il curry e..-
-È buono, non preoccuparti- chiarii io con un lieve sorriso.
-Oh, okay.. be', tornando al discorso..-
-Scusa ma non mi sento tanto bene stasera- mi alzai velocemente da tavola e mi diressi nella mia stanza senza aggiungere altro.
Dopo aver chiuso la porta, le lacrime scesero velocemente dai miei occhi gonfi e crollai a terra senza forze, stringendomi la testa tra le mani. Perché continuava a parlarmi di lei? Perché il suo ricordo non poteva semplicemente sparire dalla mia mente?
Erano passati due giorni dalla visita inaspettata di Summer, e Amanda non faceva altro che porre domande e ripetere quanto fosse brava e intelligente.
Come se non lo sapessi già!
Con un rapido scatto afferrai un cuscino appoggiato sulla poltrona di pelle e lo gettai a terra, riempiendolo di calci e pugni. -Fanculo- mormorai lanciandolo dall'altra parte della stanza. Presi un profondo respiro, cercando di calmarmi. Mi rialzai da terra e aprii velocemente la porta, scendendo le scale per chiedere scusa ad Amanda, ma prima di poterla raggiungere in salotto percepii una forte fitta alla testa che mi fece barcollare sulle scale. Mi afferrai con forza al parapetto, ma non riuscii a resistere e persi i sensi.

***

-Lukey? Hey, Luke? Svegliati, per favore..-
-Magari era solo stanco..-
-Non ha fatto niente di particolarmente stancante, ma devo ammettere che mangia davvero poco in questi giorni..- riconobbi la voce preoccupata di Amanda, e con estrema cautela aprii gli occhi per capire a chi appartenesse la seconda voce.
-Bentornato, Lucchetto!-
Alzai un sopracciglio. -Che ci fai tu qui?-
Con un forte dolore alla testa, mi alzai sui gomiti e li guardai dal comodo divano di pelle del salotto.
-L'ho chiamato io.. be', era sul registro delle tue ultime chiamate quindi..- Amanda sembrava non sapere come giustificarsi, così Richard le posò una mano sulla spalla e mi regalò un dolce sorriso. -Lei voleva portarti in ospedale, ma io le ho detto che soffri spesso di emicranie, non è così?-
Annuii, abbassando lo sguardo.
-Ma perché non me lo hai detto prima?- domandò Amanda sedendosi sul divano accanto a me e prendendomi una mano tra le sue. -Mi sono spaventata..-
-Non ce n'era bisogno- le sorrisi grato per le sue adorabili attenzioni e con un rapido gesto della mano le scostai qualche ciuffo dalla fronte. La vidi arrossire.
-Piccoletta, perché non vai a preparargli un bel tè caldo per farlo riprendere?- ci interruppe Rick indicando la cucina con l'indice.
-Mi stai per caso cacciando via?- replicò la ragazza squadrandolo di storto. Lui scrollò le spalle, ma lei obbedì stizzita e uscì dalla stanza.
Posai lo sguardo sul ragazzo, intento ad aggiustarsi gli occhiali da sole sul naso.
-Che c'è che non va?-
-Che c'è che non va?- ripetè lui spalancando la bocca. -Il mio migliore amico quasi ci rimaneva secco e mi chiedi "che c'è che non va"?-
Il respirò venì a mancarmi, mentre il battito del mio cuore aumentava di attimo in attimo.
-C-come?-
-Hai capito perfettamente. So perfettamente che quel problema alla testa.. non è dovuto alle emicranie. Anche se sono sorpreso dal sapere che non lo hai detto alla tua amichetta del cuore Amanda.-
-Già.. ma.. come mi hai chiamato?-
Richard si bloccò sui suoi passi, dato che erano parecchi minuti che continuava a fare avanti e indietro come una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro.
-"Migliore amico"?- lo guardai negli occhi, leggermente coperti dallo strato scuro delle lenti.
-Emh.. già- arrossì leggermente, grattandosi la nuca con un mezzo sorriso. -So che è da poco che ci conosciamo ma.. be', e poi mi sono anche molto preoccupato, perché in questi giorni ti ho chiamato moltissime volte senza ricevere alcuna tua risposta..- sospirò. -Ma penso tu sia fatto così, quindi non mi lamento per quello. Ma senti una cosa..- sussurrò, avvicinandosi pericolosamente a me e respirando sul mio naso. -Perché flirti con quella tua strana coinquilina?-
-C-cosa?- annaspai, mentre le mie orecchie prendevano il colore del cappello rosso di Rick. Posai le mani sul suo petto e lo allontanai da me, facendomi spazio per alzarmi dal divano. -Non flirto con lei..- soffiai prendendo un profondo respiro.
-E lo spero bene, io ho già cominciato a stampare le magliette dei lummer, mica posso cambiare ship così d'un tratto..-
-Di che stai parlando?-
-I lummer. Luke.. Summer.. la mia nuova otp, ovviamente! Hai parlato così bene di lei che quasi quasi mi sono commosso!-
-Tu sei tutto fuori- asserii più seriamente di quanto volessi apparire, così da far spegnere lo splendido sorriso sul suo volto. Prima di avere il tempo per rimediare, Amanda tornò da noi con due tazze bollenti di tè alla pesca.
-Uh, tè!- esclamò Rick facendo per afferrare una tazza, ma Amanda lo colpì con un leggero schiaffo al braccio e gli fece la linguaccia. -Queste sono per me e Luke. Così impari a chiamarmi "piccoletta"!-
-Se sei bassa mica è colpa mia..- alzò gli occhi al cielo, mentre Amanda mi porse una tazza di tè.
-Te ne lascio metà- biascicai sorridendo, così che il mio amico si gettò su di me e mi abbracciò di slancio.
Mi correggo, il mio migliore amico.


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Spazio Autrice

Sono ancora viva e vegeta, non preoccupatevi! :D
Scusate per l'assenza, in realtà il capitolo era già pronto da tempo ma non avevo voglia di rileggerlo ew.
LO SO CHE È UN CAPITOLO MINUSCOLO, ma prendetelo come una sorta di.. capitolo passeggero (?)
Vi lascio, continuate a leggere o vi picchio con un cuscino *-*

LUKE E RICK SONO COSÌ BELLINIIIII.

Adíos! ♡

CrystalScar23

Astronomy 2 {L.H.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora