sixth chapter.

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La festa era assordante.
La musica rimbombava nelle mie orecchie e in quelle della gente a cui sembrava non dare tanto fastidio.

Il rumore era davvero irritante, ero lì da poco tempo e già avevo un mal di testa lancinante.

Con lo sguardo cercavo Stephanie o Luke che sembravano essersi dileguati, mi sentivo molto fuori luogo anche perché non conoscevo nessuno.

"Hey, ti va di ballare?"

Un ragazzo rosso con gli occhi azzurro-verdi si presentò davanti a me, non sembrava tanto alto ma la mia bassezza non mi permise di essere allineata a lui, dovevo alzare la testa per incontrare il suo sguardo.

All'inizio non ero tanto sicura di accettare ma la situazione degenerò quando iniziò stranamente un lento e tutti erano in coppia tranne me, quindi presi la mano del ragazzo di cui, ahimè, ancora non conoscevo il nome e lo portai al centro della pista.

"Oltre ad essere un bel ragazzo è anche bravo a ballare. Holly sei giovane, e buttati!" Mi suggerì il mio subconscio ma non volli accettare, non potevo.

Il ballo finì e la musica da discoteca riiniziò, ma non sembrava assordante come prima, mi ci ero abituata più o meno.

Io e il rosso ci facemmo più in là lasciando spazio al resto degli adolescenti, e iniziamo a presentarci e a raccontare qualcosa su di noi.

Mi disse di chiamarsi Rupert*, di amare la lettura e la musica, caratterialmente mi somigliava.
Passammo la serata a divertirci, mi disse di essere il cugino di Stephanie e di non frequentare la nostra scuola, aveva 21 anni e lavorava come cameriere in un ristorante della zona, anche se aspirava a diventare uno chef un giorno.

Erano le due e mentre la gente normale era andata a casa a riposare, la maggior parte dei partecipanti della festa era sul pavimento a dormire.
Forse era davvero tempo di ritornare a casa.

Rupert si offrì di accompagnarmi, abitava a qualche isolato da casa mia e la distanza non era molta.

Arrivai a casa e andai a farmi una doccia, indossai il mio solito pigiama e feci una coda mentre preparai l'acqua per fare il tè.

La giornata era stata abbastanza tranquilla se non consideriamo l'incubo del pomeriggio e sperai di non farne altri.

Bevvi il tè che mi riscaldò immediatamente e mi mesi a letto mentre poggiai la tazza ormai vuota sul comodino più vicino.

*u.u c'è anche Rupert!
inizio col dire che so che non ha 21 anni, infatti per ambientarlo alla storia l'ho ringiovanito e ovviamente non sarà un mago.
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia, Zau.

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