-Ho pensato che sarebbe stato bello cominciare dalla capitale. Tra l'altro, io qui ci sono già stato -disse Magnus. -Una cinquantina d'anni fa. E mi sono divertito, a parte un terremoto che per un pelo non si inghiottì la città.
-E tu avevi qualcosa a che fare con il sisma?
-Ragnor- disse Magnus all'amico, in tono di rimprovero -non puoi dare la colpa a me per ogni minimo disastro naturale!
-Non hai risposto alla mia domanda- obbiettò Ragnor, con un sospiro. -Comunque, guarda che conto su di te. Devi essere più affidabile e meno "Magnus" del solito- lo avvisò mentre camminavano. -Non conosco la lingua.
-Quindi non parli lo spagnolo?- chiese Magnus. -O non parli il quechua? Oppure forse non parli l' ayamara?
-Non parlo nessuna delle lingue che hai citato- ammise Ragnor. -Anche se evidentemente parlo il cretinese, dal momento che ti capisco.
-Il che è doloroso e inutile- osservò Magnus. -Comunque, certo, puoi fidarti completamente di me.
-L'importante è che non mi lasci solo, senza guida. Devi giurarmelo, Bane.
Magnus inarcò i sopraccigli. -Hai la mia parola d'onore!
-Perché in caso contrario ti troverò- lo minacciò Ragnor. -Ti troverò. Saprò riconoscerti, e non ci sarà assurdo travestimento che possa salvarti. Porterò un lama nel posto dove ti sarai messo a dormire e mi assicurerò che urini con abbondanza su tutti i tuoi averi.
-Non c'è bisogno di diventare sgradevole- ribatté Magnus.-Le cronache di Magnus Bane, Cosa accadde in Perù.
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Le Citazioni Di Magnus Bane.
RandomLibro in collaborazione con la mia parabatai (@ClarissaMorgenstern0). Qui troverete le migliori citazioni e i migliori pensieri del sommo stregone glitteroso di Brooklyn. Buona lettura!