Nuove amicizie

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Finita la doccia indosso l'accappatoio e avvolgo i capelli in un asciugamano rimanendo così per un po' di tempo. Butto poi l'asciugamano nel cesto dei panni sporchi e comincio a pettinare le ciocche castane.
Ho deciso di farmi la piega liscia e di indossare un vestito di pizzo azzurro con le maniche a trequarti. Mi arriva leggermente al di sopra del ginocchio e visto che non fa freddissimo evito di mettere i collant. Indosso un paio di sandali bianchi col tacco 21 e sono quasi pronta. Manca solo il trucco. Stendo uno strato sottile di cipria chiara su tutto il viso, il solito fard rosato, eyeliner e mascara neri e il rossetto rosa. Controllo l'ora: le 8 e 15. Scendo le scale chiudendo la porta della mia stanza. Così né Rocky né Zeus potranno fare incursione nella sala da pranzo.
La nonna mi sta aspettando seduta nell'elegante soggiorno e sta leggendo un libro. Mi siedo accanto a lei aspettando che si accorga della mia presenza.
Appena ciò avviene il suo viso si illumina per un sorriso bellissimo. Mi abbraccia di slancio e anche in un primo momento mi irrigidisco poi ricambio l'abbraccio.

- Sono felice che tu sia qui. Ti voglio molto bene. Tua madre mi ha sempre tenuta aggiornata sulla tua vita. Sei la mia nipotina. - Sussurra la donna trattenendo le lacrime.
Non riesco a parlare, sono come paralizzata su quel divano. L'unica cosa che posso fare è ricambiare il suo abbraccio.
Veniamo separate dal suono del campanello che annuncia la presenza di un ospite. Mi stacco dalla nonna e apro la porta trovandomi di fronte Andrea con indosso un semplice vestitino nero. I capelli sono raccolti in una treccia laterale ed il viso è truccato in maniera lieve.
L' abbraccio con un sorriso e la tira dentro. Proprio quando sto per presentarla alla nonna suonano di nuovo alla porta perciò corro ad aprire. Sette teste rosse sono le prime cose che vedo. Devono essere i Winters.

- Benvenuti, entrate pure. Io sono Marley. - Mi presento io con un sorriso. La prima ad entrare è una donna poco più alta di me, longilinea e un viso di porcellana. Gli occhi azzurri della donna mi sorridono, trasmettendo calore. Si chiama Lucy, e uno alla volta mi presenta i figli ed infine il marito, James.

Li faccio accomodare il salotto e cominciamo a conversare con la nonna. La figlia più grande, Willow, si avvicina a me ed Andrea.

- Ciao ragazze! Io sono Willow! Marley si è presentata, ma non so chi sia tua. - Guarda Andrea con sguardo interrogativo e io trattengo le risate. Ha la stessa espressione delle mie vecchie guardie del corpo.

- Andrea. Ora Abbassa gli artigli gattina, non mordo. - La prende il giro la mia amica. Le do una gomitata, ma mi sto sforzando di non ridere e Willow se ne accorge, infatti mi guarda imbronciata.

- Siete troppo buffe, ve lo giuro! - Scoppio in una fragorosa risata e le due mi fulminano con lo sguardo.

- Questa ce la paghi! - Dicono in coro le due ragazze.

- Nonna, faccio conoscere Zeus e Rocky a Willow. Appena è pronta la cena chiamami al cellulare. - Dico alla nonna dandole anche un bacio sulla guancia.
Mostro loro parte della casa e poi le conduco nella mia stanza. Rimangono a bocca aperta vedendo il mio piccolo appartamento personale e io Sorrido divertita. Hanno delle espressioni troppo buffe.

- Vedo che Zeus si è sistemato alla grande! - Seguo il suo sguardo e vedo il mio cucciolone steso sul divano con Rocky sulla pancia. Non appena si accorgono di noi saltano giù dal divano e corrono a farci le feste.

- Ciao piccoli di mamma! - Strillo come una bambina chinandomi alla loro altezza. Zeus mi lecca un orecchio mentre Rocky cerca di saltarmi in braccio.
Anche le due ragazze si sono messe a giocare con i cani, si capisce dalle loro risate felici.
Mi rialzo e prendo il pacchetto di sigarette dal tavolo davanti il divano e ne prendo una andando verso la terrazza. Willow e Andrea mi seguono e si accendono anche loro le sigarette. Marlboro rosse.

- Coincidenza! - Dico loro, mostrando la mia sigaretta.

- Veramente le abbiamo rubate a te! - Confessano ridacchiando. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, facendo la finta arrabbiata.

- Vedete che le rivoglio eh! - Brontolo.

- Nooooooooooooooooo!!! - Gridano come due pazze.

- Ma... ma...

- Ma niente. - Mi interrompe Andrea.

- Antipatiche. - Sbuffo infine. Loro mi abbracciano, soffocandomi un pochino. Lotto per liberarmi, ma stringono di più la presa.

- Sisi, ruffiane che non siete altro. Vi voglio bene anche io, ma ora lasciatemi. - Finalmente loro allentano la presa e riprendiamo a fumare in silenzio.
Silenzio che viene interrotto da Willow.

- Frequenterai la scuola di tua nonna? - Chiede curiosa.

Annuisco. - Si. Suono il pianoforte fin da piccola e la chitarra elettrica. Cantavo anche, ma dopo.... - Mi blocco all'improvviso.
... la morte dei miei genitori ho smesso. Vorrei dire questo, ma le parole mi muoiono in gola.
Loro per fortuna non fanno domande, si limitano ad abbracciarmi, dandomi conforto.
Butto la cicca nel posacenere e rientro, seguita dalle mie nuove amiche. Lo squillo del mio cellulare mi fa capire che è ora di andare a cenare.
Scendiamo con calma e prendiamo posto a tavola.

*Due ore dopo*

Finalmente la cena è finita.
I genitori di Willow sono simpaticissimi, soprattutto la madre che nonostante l'aspetto di donna sofisticata è molto propensa alle battute. Ha una risata bellissima, contagiosa. Il padre è un uomo alla mano che sorride spesso. A volte si isola nei suoi pensieri, e solo Gabriel, il più piccolo dei figli riesce a riscuoterlo. I gemelli sono adorabili e molto educati. La sorella minore di Willow è la più silenziosa dell famiglia, ma è solo timida. Almeno è questo che mi ha sussurrato la mia amica all'orecchio.
Adesso gli adulti sono in soggiorno con i bambini, mentre noi tre siamo tornate nella mia stanza a fumare.
Ho creato un gruppo Whatsapp con le mie amiche, denominato "Marlboro Girl" e abbiamo postato almeno dodici foto su Instagram.
Siamo proprio la generazione Internet. Abbiamo certi strumenti, perché non usarli? Non voglio che vadano via, ma proprio non possono rimanere a dormire a casa mia.
Ci salutiamo malvolentieri quando arriva il momento di tornare ciascuno a casa propria, ma tanto abbiamo il nostro gruppo su cui scrivere.

- Buonanotte Marley. Ci vediamo domani. - La nonna mi saluta dolcemente e sale le scale per raggiungere la sua stanza.
Io prima di mettermi il pigiama e andare a letto mi lavo velocemente. Nella stanza trovo Zeus e Rocky che mi guardano, in attesa del permesso di salire sul letto. Faccio loro spazio e si coricano accanto a me scodinzolando felici.

Willow: Ragazze, tra due giorni ricomincia la scuola. Domani shopping per il rientro? Dobbiamo essere FAVOLOSE!

Andrea: Certo! Domani non lavoro. Marley?

Guardo il cellulare e noto i messaggi delle ragazze.

Io: Va benissimo. La nonna mi ha rifatto il guardaroba, ma voglio comprare lo stesso qualcosa. Andiamo con la mia macchina?

Andrea: Che bello farsi scarrozzare!

Willow: Concordo con Andrea!

Io: Lo sapevo io! Vi vengo a prendere alle 9, facciamo colazione insieme. OFFRITE VOI!

Willow: Spilorcia!

Andrea: Braccino corto!

Io: Vi adoro u.u Buona notte!

Willow: Notte spilorcia. Notte Andrea!

Andea: Notte ragazze!

Poso il cellulare sul comodino, in carica, e mi sistemo meglio nel letto.
In pochi secondi mi addormento.

Fidati Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora