Era buio, fuori pioveva, era mezzanotte e stranamente non riuscivo a dormire e mi sentivo come se dovesse succedere qualcosa, dopo cinque minuti sento la porta sfondare, poi sento gridare mio padre ed uno sparo, sento gridare mia madre ed uno sparo poi sento gridare mia sorella Mikasa ed un altro sparo, poi non sento più niente, e ora sento che stanno venendo verso di me, sento i loro passi e dopo vedo cinque signori che mi guardano e ghignano, uno è basso capelli corvini rasati alla nuca e ai lati, uno è alto biondo e occhi azzurri, l'altro è alto biondo barba e c'è n'erano altri ma non riuscivo a distinguerli perché sentivo gli occhi pizzicare e le lacrime amare scendere dai miei occhi e percorrere le mie guance, vedo il corvino avvicinarsi a me e ghignare poi si gira verso gli altri e gli fa un cenno con la testa per dire di andarsene e chiudere la porta, loro capiscono quello che vuole dire e se ne vanno chiudendo la porta a chiave, lui si gira verso di me e ghigna ancora io piangevo e singhiozzavo forte ero percorso da tremolii, io prendo il coraggio e gli avevo gridato piangendo
-P-perché h-hai u-ucciso i m-miei g-genitori?
-Perché tuo padre aveva chiesto un prestito a noi però non ha pagato.
Io sgranai gli occhi non avevo mai sentito mio padre chiedere dei soldi, noi stavamo bene avevamo tutto e non ci mancava niente non avevamo problemi eppure mio padre ha chiesto un prestito a questi qua.
Mi riprendo dallo shock accorgendomi che il tizio davanti a me si stava avvicinando al mio viso, si avvicina al mio orecchio sinistro e sussurra:
-Sei così piccolo!
Sgrano gli occhi appena sento la sua mano accarezzarmi i capelli, stranamente questo tocco mi rilassa, forse lui è buono e non vuole farmi del male e forse mi vuole aiutare.
Il ragazzo davanti a me si alza, ha un'espressione fredda che è capace di ucciderti con gli occhi.
Ora si che ho paura! Mi tira un pugno e le lacrime ricominciano a percorrere il mio viso ormai sfigurato dal livido che mi ha procurato, mi porto una mano alla guancia, dove mi è stato tirato il pugno mentre sgrano gli occhi.
Perché mi sta facendo questo non gli ho fatto niente di male, mi tira un altro pugno diretto allo stomaco, le mie lacrime scendono senza fermarsi sono percorso di nuovo da tremolii le mie guance sono arrossate mi esce sangue dal naso mi metto entrambe le mani nel naso per tamponare il sangue, il corvino non sembra smettere e mi tira pugni da tutte le parti e sono pieno di lividi, piango e le lacrime non si vogliono fermare, il ragazzo apre la porta ed esce lasciandomi così, di sotto sento che parlano e poi sento la porta principale sbattere e poi niente, e chiudo gli occhi.
Aprii gli occhi e sentii dei passi avvicinarsi nella mia stanza e poi vidi l'uomo biondo di qualche ora fa avvicinarsi a me e prendermi a pugni senza un motivo preciso, cerco di scappare ma mi blocca subito, poi mi prende per i capelli e mi trasporta in bagno apre la porta e mi sbatte contro il muro apre tutti gli sportelli per cercare qualcosa ma non la trova, mi prende di nuovo dai capelli a me escono le lacrime, non ce la faccio più a vivere così mi picchiano sempre senza che io abbia fatto niente di male, mi prende dai capelli e mi trasporta in cucina e mi sbatte nel muro apre tutti gli sportelli e cerca qualcosa, quel qualcosa è un coltello affilato troppo appuntito, giuro che avevo visto ghignare quell'uomo quando a preso quel coltello, si avvicina a me e prende il mio braccio destro e strappa la manica, fa un lungo taglio all'inizio del braccio facendomi uscire un po' di sangue e continua così finché non arriva nel polso e gli fa un piccolo taglio, prende il braccio sinistro strappa la manica e fa lo stesso lavoro che ha fatto nel braccio destro, io piango forte e singhiozzo non mi vuole lasciare il braccio questo lurido stronzo, piango ma nessuno degli altri uomini si degnano a dire "Aiutiamo quel ragazzo" no non fanno niente, porta il coltello al petto strappa la maglietta e mi gli fa lunghi tagli finché non si ferma vicino al l'ombelico, poi mi gira di schiena e gli fa lunghi tagli, io piango ma non si vuole proprio fermare, sento la porta principale sbattere e poi vedo il corvino correre verso di me e prendermi in braccio portandomi in bagno per disinfettare le ferite gli mette delle bende e poi mi dice:
-Ti giuro che io l'ho fatto solo per proteggerti.
Il giorno dopo mi sveglio sempre in bagno e qualcuno mi scuote dolcemente, il corvino vedendo che non mi alzo mi prende in braccio e usciamo di casa.
Il ragazzo corre finché non si ferma di botto, mi posa in un pavimento freddo io sento le lacrime agli occhi e lo guardo lui sta bussando lui dice:
-Ti giuro che lo fatto solo per proteggerti!
-Non lasciarmi!
Io piango lui mi fa un sorriso e mi da un bacio sulla guancia poi inizia a correre, sento che la porta in cui ha bussato il corvino si apre e vedo una signora con i capelli biondi e occhi azzurri mi guarda e poi mi sorride dicendomi:
-D'ora in poi starai in questo orfanotrofio quando vedrai una famiglia te ne andrai- e poi mi porta dentro
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AMORE CRIMINALE(ERERI)
FanfictionEren Jeager è un ragazzo di 17 anni che per colpa di 5 uomini i suoi genitori sono morti, solo un ragazzo lo salvò. Questo ragazzo è: Levi Ackerman ha 35 anni criminale della Mafia organizzata, lui è la spalla destra del boss Erwin Smith. Eren si...