Momenti di sclero.

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Da piccola "grazie" a tutti quei film fiocchettosi, rosa, pieni di castelli glitterosi, principesse fesse e principi azzurri stupidi che avevano il coraggio di innamorarsi a prima vista con una tipa a caso, senza chiedersi se magari avesse qualche malattia mentale o l'AIDS, la voleva sposare, così ho desiderato, senza capire che era una cosa impossibile e senza senso, di essere al posto della fortunata ragazza che sarebbe diventata una principessa, o moglie del principe demente.
Questo era un sogno che doveva rimare in fondo ad un cassetto impolverato nella cantina più interrata mai esistita sulla faccia della terra, che arrivasse il mio grande amore, nonché principe con la calzamaglia a cavallo del suo fedele destriero, come in tutti i film e cartoni che ti contorcono la mente, ignorando il fatto che i principi, punto uno, a meno che tu non sia una qualche ricca ereditiera figa, con un culo che parla, una spogliarellista o una principessa, non potrebbe nemmeno degnarti di uno sguardo, più probabilmente non sapere delle tua esistenza; punto due, non viaggiano più nei boschi alla ricerca della sua amata perché è ovvio che non si trovi lì, ma in un nightclub o in un altro castello accerchiata da persone pagate per amarla; punto tre, anche se questo ragazzo ricco sfondato che non sa usare i siti di incontri online, la stesse cercando, non lo farebbe di certo con un cavallo e nemmeno indossando una calzamaglia, ma questo è un bene, mi farei due domande se no.
In qualsiasi caso, il principe non esiste, io non sono una principessa, eppure spero ancora che qualcuno venga a salvarmi da questa monotonia che riempie la mia noiosa vita e mi porti lontano, lontano.

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