Di corsa mi recai all'armadio. Indossai un pantalone stretto nero e una maglietta bianca con uno scollo a "V".
Mi sciolsi i capelli, questa volta sembrava che i ricci fossero dalla mia parte, una linea pronunciata di eye-liner e un marcato rossetto rosso evidenziava la grandezza delle mie labbra.-Sono pronta!- esclamai davanti allo specchio.
Scesi giù da Gaia che mi stava aspettando. Lei era lì, immobile con la sua solita postura perfetta.
-Dici che dovremmo portare qualcosa?- mi domandò
-Mamma ha portato una bottiglia di spumante-
-Perfetto. Come sto?-
Era bellissima, come al solito. Dai suoi occhi però notai che qualcosa non andava. Erano tristi. Poi, nessuno la conosceva bene quanto me. Abbiamo condiviso per 9 mesi l'addome di mia madre d'altronde.
-Bene, possiamo andare.!-
Ci recammo verso la casa del vicino, dal cancello Aron difendeva la villa abbaiando pesantemente. Quasi non sembrava il cane giocherellone di qualche ora fa. Citofonammo.
-Basta Aron!- -prego entrate pure- gridò Antonio venendoci incontro.
Entrammo. La casa era davvero grande, seguimmo Antonio che si dirigeva sul retro dove accanto al barbecue stava un tavolo apparecchiato..per 4?
-Non siamo soli?- domandai dubbiosa
-Ah, sì. Ho dimenticato di avvisarvi, ho invitato il mio migliore amico, Michele.-
Ad un tratto, poco dopo che Antonio finì di parlare, da dentro casa uscì un ragazzone alto su per giù un metro e ottanta.
Era bruno, con occhi nocciola. Un fisico scolpito è un sorriso mozzafiato.
In mano aveva un sacchetto.-Ciao, piacere mi chiamo Michele-
-Piacere, io sono Gaia e lei è Greta. Siamo le vicine di Antonio-
Rispose mia sorella rivolta al ragazzoneNotai subito che Michele non staccava gli occhi da mia sorella nemmeno un secondo. Lei faceva lo stesso. Si era creato del feeling tra i due.
Mi allontanai. Raggiunsi Antonio che stava sistemando della carne nel barbecue. "Come è bello" pensai tra me e me "forse ha bisogno di una mano".
-Ehi!- dissi avvicinandomi a lui
-Sono contento che sei venuta. Sei bellissima-
Arrossii di colpo. -grazie mille-
-Non devi ringraziarmi. Pura verità. Dai vieni-
Mi tirò a se e mi abbracciò forte.
Il mio stomaco era diventato una gabbia piena di farfalle che si muovevano.
Lui abbassò il capo rivolto verso me e mi lasciò un bacio in fronte. Alzai lo sguardo e un'altra volta i miei occhi iniziarono a fare l'amore con i suoi. Sorrisi. Con una mano mi accarezzò il volto. Chiusi gli occhi... Lo baciai.
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Twins beyond the mirror
AdventureDue gemelle, "Gaia" e "Greta", una l'opposto dell'altra. Occhi blu, capelli rossi, pelle bianca. Belle da morire. I ragazzi perfetti "Michele" e "Antonio". Un foglio, un risultato e... Fatemi sapere se vi piace