Dopo l'episodio "l'opposto di un appuntamento"

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BADE ~ Erika~

Jade mentre tornava a casa dopo aver riaccompagnato cat, ripensò a quello che aveva fatto. "Brutta figura" continuava a ripetegli il suo subconscio, e come si poteva dagli torto?
Si fermò nel vialetto di casa e stette lì a pensare. Ancora.
Il telefono vibra

*ehy*

È beck
" senti mi dispiace. Sono stata una stupida, se non peggio" rispose lei in tutta fretta

*passa alla roulotte*
Jede si passo una mano nei capelli per spostarli indetro. Era una buona idea?
Accese la macchina e partì. Quando arrivò, beck era seduto fuori. Aveva i capelli bagnati, dei pantaloni da sotto al ginocchio in jeans e una maglia nera.
Ja" sono quì, che c'è, devi insultarmi" il ragazzo ridacchiò. Jade alzò un sopracciglio e lo guardò stralunato.
Be" dai vieni" si alzò e entrò in roulotte seguito da jade, che gli era ad adebita distanza ....
Si mise in piedi davanti alla porta e guardò il ragazzo sedersi sul letto. Quel letto pieno di ricordi. Non c'era solo sesso lì. Ma anche parole abbracci e baci...emozioni. E l'idea di rivederlo faceva venire i brividi. È vero è pur sempre un letto. Ma quello era il loro piccolo. Le notti passate a fingere di dormire e sentire le parole dolci di beck che pensava di non essere ascoltato. Le sera a curare le ferite ed asciugare le lacrime. Al solo toccarla e averla tutta per se
Be"jade ..."
beck la risvegliò da quei ricordi sfuocati dalle lacrime, che cercava di trattenere.
Ja" mi dispiace"
be" vieni a sederti?" Lei face no con la testa.
Be" guarda che sono pulite le lenzuola." ridacchiò. Quell' esclamazione fece ridere anche lei.
Be" questo letto è troppo vuoto jade..." lei lo guardò e notò che si corresse con il capo
Be" em...dai c'è spazio" lei ormai arresa prese un respiro e si mise accanto a lui
be" non ha senso farti il discorso del matrimonio per dirti che ... ho amato ciò che hai fatto. Ciò che hai detto. E perché hai mantenuto la calma"
ja" sono stata stupida"
Lui la guardò. Voleva vederli quegli occhi color oceano, voleva perdersi. Così li spostò il viso verso di lui e lentamente si avvicino. Lei era in mobile. Anche quando le loro labbra si toccarono, lei non fece nulla. Beck la guardò di nuovo e lei, abbassò lo sguardo
Be" non sei tu quella debole nella nostra relazione. Sono io" jade lo aveva solo immaginato. Aveva però sempre quel senso di essere la piuma, di essere il vaso di terra cotta in mezzo a vasi di ferro, come racconta Dante Alighieri. Ma con le sue parole, riuscì a confermare quel pensiero su beck. Lei lo guardò, si piegò in avanti e li lasciò un bacio sulla guancia, mentre lui inspirava l'odore dei suoi capelli, che amava tanto.
Ja" ci vediamo domani a scuola" detto quello si alzò e uscì. Lasciando beck con un sorriso ebete sull'angolo della bocca
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Ed eccoci con il primo. Commentate se volete altro e bacioni ...

IMMAGINA ~Bade&Elavan~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora