baby

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Elavan ~Anita~

Liz e Avan abitano insieme da sei anni ormai. Hanno condiviso il loro amore, il dolore, il successo. Ora però, c'era qualcos'altro da condividere. Liz si sedette sul divano vicino al suo futuro marito che sfogliava un album di fotografie.
Liz: cosa fai?
Avan: guardo vecchie foto. Qui mio padre era ancora vivo.- disse indicando una foto in cui sembrava avere sedici anni.
Liz: non mi piaceva tuo padre.
Avan: perché no?
Liz: ti trattava male, non accettava tuo fratello per il suo orientamento sessuale, e nemmeno tua sorella perché si è sposata con un uomo di colore.
Avan girò il viso verso di lei guardandola male. Ma questo non la fermò.
Liz: non gli andava bene l'America, né il tuo successo, né io. Era un tradizionalista del cazzo e soni sicura che non gli sarebbe andato bene nemmeno il nostro matrimonio se lo avesse saputo prima di morire.
Avan: ora smettila!
Liz: no! Sai che è così!
Avan: che ti prende improvvisamente!? Era mio padre!
Liz: appunto! Sarebbe stato il nonno dei nostri figli se solo fosse stato ancora vivo, e questa cosa mi fa schifo!
Avan: ma cosa stai dicendo!?
Liz: sono incinta, Avan!
Gli occhi blu di lei incontrarono finalmente quelli castani di lui, ma solo per un attimo. Infatti, l'attore alzò una mano e colpì il viso della ragazza con il palmo aperto.
Quello schiaffo le aveva fatto male. Non fisicamente. Le aveva fatto male chi gliel'aveva dato. Avan le aveva messo le mani addosso. Lui, che le aveva sempre promesso che l'avrebbe protetta. Lui, che aveva quasi rotto un braccio ad un giornalista che le dava fastidio. Lui, che le aveva sempre detto ti amo. E ora era lì, sul divano accanto a lui, con il viso girato per la forza del ceffone. Non si muoveva, non aveva la forza di guardare Avan negli occhi. Si portò una mano sul viso mentre calde e piccole lacrime cadevano sul suo viso.
Avan: oh mio dio...
Liz si alzò e cominciò a cercare qualcosa nella sua borsa nera.
Avan: Liz, i-io non so cosa...
Liz: non mi parlare.- disse con la voce rotta dal pianto.
Avan: amore ti prego, aspetta...- disse cercando di farle girare il viso verso di lui.
Liz: non mi mettere le mani addosso!- urlò allontanandosi da lui tremando.
Avan: Liz, no, no, non devi... Avere paura di me, ti prego.
Liz prese la sua borsa e camminò verso la porta d'ingresso. Il ragazzo le corse dietro, prendendola per un braccio per poi stringerla a sé.
Liz: lasciami! Non mi toccare Avan, vattene!- urlò ancora più forte dimenandosi.
Avan: Liz, ascoltami. Non volevo farlo, non volevo metterti le mani addosso, mi dispiace... Hai ragione, scusa, io... Non so cosa mi sia preso...
Liz: tu non lo vuoi questo bambino...- singhiozzò.
Avan: cosa!? No! Che dici, è quello che aspetto da anni!- disse separandosi dalla ragazza. Si abbassò all'altezza del suo grembo, le alzò la maglia e le baciò ripetutamente la pancia sorridendo.
Il gesto così dolce fece commuovere Liz, che si mise in ginocchio e baciò il ragazzo.
Quello era l'inizio di una nuova meravigliosa avventura

IMMAGINA ~Bade&Elavan~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora