parte 12

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«Cosa cazzo vuole Stan ora.» disse Liam, a nessuno in particolare.
Semplicemente, stava bestemmiando contro Stan.
«Ti ha scritto altro?» mi chiese Zayn.
Appena finì, suonò il cellulare del liscio.

Sconosciuto: se lo rivuoi, vieni ai vecchi magazzini. Zayn sa dove stanno. S xx.

Partirono come fulmini, e arrivarono ad un grosso magazzino con grandi portoni in ferro rovinati e mezzi rotti. Spingendo il portone insieme da un lato, riuscirono ad entrare.
Videro Stan, che Louis riconobbe subito, e Harry legato e vestito come in foto.
Piangeva ancora, il viso sporco come tutto il corpo e i capelli.
«Stan, lascialo.» gli intimò Nick, che si fece avanti per primo.
«Lo lascio se il mio piccolo Louis ritorna da me.» sorrise sghembo.
Sorriso che Louis voleva cucire con l'ago.
Si avvicinarono piano a Stan, che credette di aver vinto.
Nick, Zayn e Liam gli saltarono addosso, prendendolo a pugni e schiaffeggiarlo, per poi legarlo.
Louis, Gemma e Niall corsero subito dal riccio e lo liberarono.
Il castano si fiondò sulle braccia del liscio, piangendo, dopo aver abbracciato sua sorella e Niall.
«L-louis..» mormorò piangendo.
Harry, pensò Louis mentre calde lacrime gli bagnavano le guance.

Shut up. » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora