two# cigarettes

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Luke si trova di nuovo sul tetto dopo una giornata stancante e veramente brutta.

Gli hanno riportato il test di una settimana prima e ha preso una F, come il suo compagno di banco. La sua maglietta preferita si è sporcata con lo yogurt che qualche primino ha tirato nell'orario di mensa.

Non vede l'ora di liberarsi di tutto urlando al vento cosa gli è passato.

Dal giorno in cui quel Michele o era Mike? Okay, non ha importanza. Da quando il punk lo ha beccato non è più potuto salire sul tetto per via dei suoi turni nel piccolo gelataio in spiaggia.

I turni cambiano di settimana in settimana e non sempre ce l'ha nel pomeriggio, anche se preferisce la sera.

In serata la spiaggia è più fresca grazie al venticello, la luna illumina il mare facendolo brillare e questo è uno spettacolo che ama sempre ritrarre sul suo quadernino degli schizzi tra una pausa e l'altra.

Disegnare è una cosa che gli riesce naturale. L'ha sempre trovata rilassante anche quando le urla della sua camerata sono troppo alte e deve contenersi per non tirare la sua matita o la gomma a qualche bambino urlante, il quale corre da una parte all'altra della camerata.

Sospira e appoggia delicatamente la sua borsa a tracolla su uno dei ventilatori.

Senza fretta si avvia sul ciglio senza ancora dire nulla.

Questa volta ha controllato. Nessuna detenzione per nessuno, e questo significa scuola vuota, tutta per lui.

Sale con il piede destro sul muretto seguito subito col sinistro, con cui si dà una spinta.

Il vento, lì in alto, è più forte e gli colpisce le guance facendolo sorridere a trentadue denti.

Il vento può sentire le sue grida, i suoi problemi portandoli via.

Vorrebbe volare via con loro, allontanarsi da tutto quello, vivere libero finalmente come ha sempre sognato di fare da aveva quattro anni.

Ha sempre voluto essere un uccello per poter realmente realizzare questo sogno.

Fa un lungo respiro prima di aprire la bocca rosea e "IERI DEI RAGAZZI GRANDI MI HANNO FATTO PROVARE A FUMARE! MI HANNO REGALATO ANCHE UN PACCHETTO! NON L'HO TOCCATO, SOLO NASCOSTO SOTTO AL MIO CUSCINO! MI FA SCHIFO FUMAREEEEEEE!" conclude sentendosi più leggero e questa volta cadrebbe veramente se una mano non lo tirasse a terra dalla t-shirt che indossa.

"Fumare non è per tutti, suicida."

Luke è appoggiato al petto di quello che riconoscere essere il punk dell'altra volta.

Sbuffa e si sposta voltandosi con un cipiglio sul volto e gli occhi azzurri socchiusi in un'espressione minacciosa.

"Cosa.Ci.Fai.Tu.Qui? Non c'era nessuna detenzione oggi."

"Come lo f-"

"Ho controllato." risponde capendo già la domanda. Fa qualche altro passo indietro trovandosi al limitare, poi vuoto.

"Hey hey hey. Calmiamoci tutti, okay? Vieni via da lì, su, non voglio che mi diano la colpa per il tuo corpo spiaccicato nel cortile dela scuola."

Il biondo guarda il ragazzo -di cui non ricorda il nome- dai capelli tinti di nero con sguardo di sfida. Resta in equilibrio su un piede mentre il sinistro lo porta dietro il muretto. "E se invece lo facessi?"

Il ragazzo tinto si avvicina di un passo felino, alza una mano mentre con l'altra si porta la sigaretta alla bocca per avere anche l'altra libera. "Stai scherzando. Non lo faresti."

"Scommettiamo?"

"Mi piacciono le scommesse ma questo non è il momento giusto. Se scendi ti insegno a fumare."

Il biondo lo osserva e decide di tornare sul tetto, non perchè vuole imparare a fumare ma solo perchè gli fa male la gamba destra.

"Bravo suicida."

"Che ci fai qui? Non mi hai ancora risposto."

Il ragazzo lo osserva prima di allungare una mano bianca "Sono Michael."

Luke lo osserva di rimando e stringe la mano "Luke" in confusione.

"Adesso so il nome del suicida.- spegne la sigaretta, ormai già finita da tempo, sotto le Dr.Martens rosso fuoco.- È da una settimana che vengo qui sopra dopo la scuola per salvaguardare la tua vita."

"Non ti ho chiesto di farlo." lo contraddice spingendolo anche un pochino.

Michael gli sorrido prima di girare su sé stesso per avviarsi alla porta mezza rotta.

Lo guarda da sopra la spalla mentre passa la soglia "Tu no, ma i tuoi occhi sì." e scompare nel corridoio.

Il biondo si ritrova di nuovo da solo, sul tetto come la scorsa volta.

End Of The Day |MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora