three# alone

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Michael questa volta non sbuffa come nei giorni passati.

È di nuovo sul tetto come due giorni prima, o una settimana prima. È passato un mese e lui non ha ancora rivisto il suicida dagli occhi bellissimi ma tristi.

Lo ha subito capito che gli serviva un aiuto e chi meglio di lui può darglielo?

Lui ama aiutare le persone anche se con il suo look da punk menefreghista la gente spesso lo giudica come un terrorista ambientale.

Okay, è qualche volta andato in gattabuia per uno o due giorni per le sue manifestazioni per salvare l'ambiente, però... questo non centra niente con il suo cercare di aiutare.

E poi, come poteva lasciare quello stupendo ragazzo con quegli occhi altrettanto stupendi ma tristi da solo su un tetto?

Solo, sì proprio come lui in questo momento. Solo, seduto a terra e solo come un cane randagio.

Da un mese che aspetta di rincontrarlo, un mese in cui sua madre chiede dove va, cosa fa, con chi è. Come se si preoccupasse veramente per lui.

Non lo ha mai fatto e non inizierà adesso che ritarda di qualche ora per la cena.

Sbuffa e accende una delle sue sigarette sorridendo all'accendino dei Green Day con la mano che stringe il cuore-granata.

Lo ha comprato in un negozio di musica, non sapeva neanche che esistessero queste cose.

Lo ha anche comprato dei Guns 'n' Roses e di altre band per averne sempre una scorta di riserva.

È strano, cerca di salvare il mondo e poi è il primo ad accendere una sigaretta.

Sbuffa "Dovrei smettere anche per i miei polmoni."

Quando la mattina non prende la limousine e prende l'autobus arriva sempre in ritardo e deve correre per riuscire a salire. Non riesce più a tenere il passo.

Sì, dovrebbe decisamente smettere.

Si osserva un po' in giro da dove è seduto.

Il tetto è sporco, si vede che oltre al suicida non ci viene nessuno. Ci sono dei tubi dei ventilatori e la porta cigolante.

Che schifo... dovrebbero dare una pulita. È pieno di cacche di piccioni.

Fa una delle sue smorfie, si sistema il piercing che ha al sopracciglio e spenge la sigaretta ancora a metà. Non gli va di finire la sua sigaretta, è strano. Lo fa solo quando è preoccupato. E questo è ancora più strano, non dovrebbe fumare di più?!

Fa spallucce, lui è sempre stato più strano degli altri, adesso non si stupisce più così tanto.

È preoccupato per il biondino suicida col nome del protagonista di Star Wars, una delle sue saghe preferite.

Fa anche una maratona ogni tanto in cui se li vede tutti uno dopo l'altro. Come anche Harry Potter e gli Hunger Games.

Non lo ammetterà mai ma si immagina qualcosa a luci rosse con Tom Felton qualche volta.

E sta veramente pensando a cosa immagina di fare con Tom Felton mentre 'dovrebbe' essere preoccupato per la scomparsa del suicida Luke!

"Potrebbe essersi suicidato da qualche altra parte!" si alza in piedi con occhi spalancati. "E se sta chiedendo aiuto e... e io sono qui."

Cammina indietro e avanti prima di decidere che il giorno dopo ricomincerà le ricerche nell'orario di scuola tra una classe e l'altra, nella pausa pranzo e nel cortile. Ma soprattutto... sul tetto.

Non sa perchè è così in ansia, o forse sì. Sente solo che deve farlo, riuscirci e vincere.

Lui ama vincere.

End Of The Day |MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora