Capitolo 3

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Song: TRY-Colbie Caillat (Nightcore version)

Stefano P.O.V.

Trascino Sascha fino all'ufficio del preside, cercando di fare più in fretta possibile.

-Ste, mi stai rompendo il polso, guarda che so camminare!- dice Sascha ridendo.
-Muto Sascha, non voglio arrivare in ritardo.- rispondo io tentando di non unirmi alla sua risata, è molto contagiosa.

Quando ci troviamo davanti all'ufficio del preside, orario 8:01, busso frettolosamente alla porta.

-Avanti.- dice una voce roca e bassa dall'altra parte della porta.

Sascha apre lentamente la porta ed, insieme, entriamo.

-Buongiorno- diciamo io e lui nello stesso momento.

-Cosa volete, signorini, è successo qualcosa?- dice il preside con tono severo.
-Uh, ehm, mi scusi preside ma qui c'è un nuovo studente che dovrebbe essere assegnato ad una classe.- rispondo io titubante.
-Nome?- dice il signore di fronte a noi con voce impassibile.
-Sascha Burci- risponde il ragazzo di fianco a me.

Il preside non dice niente e inizia a cercare dei fogli, presumo.

Qualche secondo dopo, con faccia trionfante, ci mostra un gruppetto di fogli racchiusi in una cartella per poi iniziare a sfogliare quel fascicolo.

-Mmh... Vediamo... Oh, ecco qui, classe 5ªA. Okay, ragazzi, ora potete andare, o farete tardi.- fa un finto sorriso e si alza per accompagnarci alla porta.
-Grazie, signore.- dico io.
-Arrivederci.- lo saluta cordialmente Sascha.

Usciamo dall'ufficio.

-Stefano, mi potresti mostrare dove si trova la classe?- mi chiede Sascha sorridendo con un leggero tocco di imbarazzo.

Cerco di non ridere per il suo imbarazzo e annuisco.

Guardo velocemente l'orario, 8:04.

Okay okay, ce la facciamo.

Prendo Sascha per un polso e lo trascino per i corridoi fino alla nostra classe.

-Dovresti smetterla di tirarmi i polsi.- dice lui mentre se li massaggia.

-Mmh, vedremo...- dico io ridendo.

-La tua classe?- chiede Sascha.
-Questa.- dico indicando la porta di fianco a noi.
-E la mia!?- esclama lui con fare preoccupato.
-Questa- gli rispondo ridendo.
-Oh, quindi siamo in classe insieme?- dice Sascha sorpreso ed eccitato (non pensate male).
-Si, e ora sbrighiamoci che sta per suonare la campanella.- dico io entrando in classe, subito seguito da lui.

Scruto la classe, cercando due posti, magari vicini.

Fortunatamente sembrano esserci più banchi che alunni quindi trovo facilmente i due posti vicini. Li indico a Sascha, che annuisce e mi segue.

Nel momento in cui ci sediamo suona la campanella e pochi istanti dopo una signora, di più o meno 45 anni, entra dentro. La professoressa Angelini (nome puramente casuale), che insegna lettere, ci saluta con un frettoloso -Buon giorno.- e si siede velocemente nella sedia della cattedra.

-Allora- fa la professoressa rialzandosi in piedi -quest'anno ragazzi, abbiamo un nuovo alunno. Burci, si vuole presentare?- conclude.
-Uh... Ehm... Va bene- dice titubante, Sascha, alzandosi - mi chiamo Sascha Burci, ho 18 anni, 19 il 6 dicembre, vengo da Lavagna, un paesino in provincia di Genova, in Liguria e... e... e basta credo...- conclude Sascha grattandosi il retro della nuca imbarazzato.
-Okay, perfetto- fa la professoressa -qualcuno vuole fargli qualche domanda?-

Sascha si guarda a torno, molto probabilmente sperando che nessuno gli faccia una domanda.

Sfortunatamente un ragazzo, di cui non mi ricordo il nome (si, siamo in classe insieme da 5 anni, ma non provo interesse per i ragazzi che si credono il Dio sceso in terra), alza la mano sghignazzando.

-Si Lombardi? (Nome puramente casuale P.2)- chiede la Prof. al ragazzo.
-Sasha (scritto a posta male), davvero?- ride - Ma i tuoi, quando ti hanno dato il nome avevano problemi a distingue un maschio da una femmina o forse sei una femmina che ha appena fatto l'intervento? - finisce mettendosi a ridere, seguito da tutta la classe, tranne me, Sascha e la professoressa.

-Lombardi, se continui a fare queste battute stupide ti porto immediatamente in presidenza, il primo giorno di scuola, ma sarà poi!- urla la prof. Angelini facendo zittire tutta la classe.

-Sascha, so che il tuo è un nome straniero, che molte volte noi attribuiamo ad una femmina, vuoi spiegarci il significato.-

Sascha inizia a spiegare che il suo nome, che si scrive SasCha con la C a differenza di quello inglese femminile che è senza, vuol dire Alessandro in italiano ed è di origine russa.

Dopo viene di nuovo a sedersi vicino a me e la prof inizia a spiegare il programma scolastico di quest'anno.

Sascha P.O.V.

In realtà non mi ha irritato più di tanto quell'insulto, più che altro se non tirava fuori i mie era meglio, ma dettagli.

Ora sto cercando di prendere appunti sul programma scolastico, non vorrei mai portare matematica quando c'è italiano.

-Ehy, Sa, ma che fai?- mi sussurra Ste all'orecchio facendomi venire alcuni brividi sulla schiena.
-Sto prendendo appunti sul programma, perché?- sussurro, a mia volta, io.
Stefano ride, cercando di fare più piano possibile.
-Sa, il programma ce lo darà anche in un foglio, a fine lezione, non serve prendere appunti.- risponde lui ridendo.
-Ah, ehm, okay... Non lo sapevo.- dico io un po' imbarazzato.
Stefano ride ancora un po' per poi tornare a fare scarabocchi sul foglio facendo finta di ascoltare la prof.

Lo guardo disegnare linee a casaccio sul foglio, poi mi concentro sui lineamenti del suo profilo, cercando dettagli quasi invisibili ad uno sguardo di sfuggita. Non mi ero reso conto di quanto fosse bello.

E, così, mi incanto a guardarlo per tutta l'ora.

Più di 800 parole, amatemi😂😏
Scusate se non ho aggiornato subito ma ero impegnata
*a fare cosa? A guardare AHS? Si Giada, molto impegnata...*
Zitta stupida coscienza!
*Ehy! Guarda che siamo la stessa persona!*
Dettagli...
Comunque, spero che il capitolo sia di vostro gradimento e ora, molto probabilmente, scriverò anche il 4º capitolo, però, lo pubblicherò solo quando questo arriverà a 5 stelline pucciose😍
*che moneygrabber ke 6!?!?11!1?!* tesó guarda che su WP non si ricevo soldi.

Okay mi dileguo ciaooooooh💕

P.S. QUANTO IS BELLA LA CANZONE 😍

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The Triangle|| SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora