Capitolo 19

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Song: Love Yourself/Hands To Myself-Justin Bieber & Selena Gomez
(Nightcore version)

Stefano P.O.V.

Dopo la scenata fantastica che ha fatto la nostra compagna, mi sono sentito un po' più sicuro.

Devo ammetterlo, avevo una caga pazzesca di quello che sarebbe successo oggi, ma fortunatamente tutto sembra andare per il verso giusto –a parte, naturalmente, la figura di merda epocale che abbiamo fatto sta mattina con la mamma di Sascha; credo che non riuscirò più a guardarla negli occhi–.

Sono le 8:05, e praticamente tutti i miei compagni sono in classe, per ora sembra che nessuno si sia accorto di niente; a parte Alice, che ci sta ancora guardando con occhi a cuoricino.

Il prof di religione entra in classe, tutti ci alziamo, ma mi sembra di stare per cadere in una precipizio quando mi ricordo che Sascha non fa religione.

Okay, è solo un'ora, niente di che cerco di convincermi, ma hey, avevo programmato di passare tutte le cinque ore con la testa poggiata sulla spalla del mio amato a sussurrargli parole dolci mentre lui arrossiva. *Stefano, cazzo, non dovevi visualizzarti la scena, ora hai un piccolo problemino lì sotto*

Spalanco gli occhi di scatto, cazzo.

*tre ore dopo*

Ora c'è storia, la mia materia preferita.

Io e Sascha, a parte l'ora di religione, siamo stati tutto il tempo appiccicati, però abbiamo evitato di baciarci; gli sguardi di alcuni nostri compagni dicevano tutto, e abbiamo preferito evitare.

-Buongiorno ragazzi- dice la professoressa Angelini entrando in classe, mentre tutti noi ci alziamo in piedi per accoglierla.

Io e Sascha abbiamo le mani intrecciate.

La prof. sembra notarlo, ma non dice nulla, per fortuna.

Appoggia sulla cattedra la sua cartella a tracolla nera e poi guarda la classe.

-Scusatemi ragazzi, ho veramente bisogno di un caffè, due minuti e arrivo; siete all'ultimo anno, mi aspetto un comportamento maturo da voi.- detto questo se ne va a passo svelto.

Io e il mio ragazzo ci stavamo per risederci, quando -Ahaha, guardate quelli là, che froci di merda, ahahaha-.

Sascha e io ci giriamo di scatto.

Vediamo Lombardi con il suo gruppo ridere a crepapelle, mentre sparano qualche insulto sull'omosessualità.

La classe è praticamente divisa in due, la maggioranza che ride, la minoranza che li guarda malissimo.

Sento la mano di Sascha staccarsi dalla mia; il mio cuore comincia a battere più lentamente.

Il suo sguardo sembra assente.

Okay, calma Stefano, placa i tuoi ist-

-MA IO TI AMMAZZO LURIDO FIGLIO DI PUTTANA!- dico avanzando velocemente verso il ragazzo da cui sono partite le offese, lo prendo per il colletto della felpa grigia/nera e lo sbatto violentemente al muro.

E in un istante la classe cade nel silenzio più totale, sembra che tutti stiano trattenendo il respiro.

Gli occhi di Lombardi esprimono paura, lo posso sentire tremare.

Lo guardo con aria minacciosa, gli mollo un calcio negli stinchi e lo lascio lì, accasciarsi a terra.

Me ne torno tranquillamente al mio posto.

The Triangle|| SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora