Una volta arrivata a casa, Lauren fece una corsa su per le scale, diretta in camera sua.
"Lauren, non fare tardi, la cena sarà pronta presto," le disse Clara, osservando la figlia volatilizzarsi in camera.
"Va bene mamma," le aveva risposto.
Chiuse la porta e si sistemò sul letto, sparpagliando la borsa per la stanza. Tirò fuori il telefono dalla tasca della giacca e fece un respiro profondo, fissando il numero di Camila impresso nello schermo. Chiama e basta pensò.
Quando si portò il telefono all'orecchio, nella sua testa i pensieri avevano preso a vagare velocemente su cosa dire, cosa fare, di cosa parlare.
Ad un tratto non sentì più il segnale di attesa e intuì che Camila avesse risposto alla chiamata. "Camz, ciao!" disse, leggermente incerta. "Sai che sarà una chiamata davvero breve? Sono distrutta e devo farmi la doccia," ridacchiò piano arricciando il naso.
"Oh, sisi certo tranquilla. Era tanto per.." le disse Camila per poi rimanere in silenzio, "Non lo so, per provare. Mi andava, non lo so.."
Lauren ridacchiò, ascoltando attentamente le parole della ragazza. Si sdraiò nel letto, una cosa che normalmente non amava fare appena tornata dagli allenamenti. "Certo tranquilla, non potevo chiamarti prima perché ero in macchina, ma adesso ci sono," Lauren si sistemò una ciocca di capelli dietro l' orecchio e sorrise.
Sentì dei movimenti da parte di Camila e immaginò che anche lei fosse in camera sua. "Quindi niente festeggiamenti?"
"Noup, il coach ci ha detto che sarebbe una perdita ti tempo ed energie. Che non ha senso festeggiare a metà. Quando giocheremo la finale andremo a festeggiare o la vittoria o un buon anno fatto di sacrifici, vittorie e buoni risultati," Lauren pensò a quanto fosse stupido. In caso di perdita, non aveva per nulla voglia di festeggiare.
"Certo, con una coppa sarebbe meglio," la voce di Camila la svegliò dai suoi pensieri.
Lauren ridacchiò "Sì, molto meglio." disse, per poi schiarirsi la voce.
"Sei stanca?" le chiese Camila dopo qualche minuto di silenzio tra le due.
Lauren esitò qualche minuto prima di rispondere. "Beh... abbastanza, contando che devo ancora mangiare e farmi una doccia, vedrò il letto tra un'oretta buona," sbuffò di poco, era talmente stanca che non voleva aspettare ancora un'altra ora, ma non poteva saltarla routine.
Ci furono degli altri movimenti da parte di Camila dai quali Lauren poté capire che la ragazza si stava sistemando il telefono tra l'orecchio e la spalla. "Umm, vuoi che chiudiamo e ci sentiamo per messaggi, o direttamente domani?" le.
Lauren, da una parte voleva continuare a parlare con la ragazza, ma dall'altra, era troppo stanca per pensare ad una conversazione.
"Nah," rispose velocemente. "Magari tra un po', tranquilla. A proposito di partite e allenamenti, devi farmi una promessa tu."
Sentì Camila esitare nella risposta, cosa che la fece sorridere, sentì dire finalmente.
"Che verrai a vedermi giocare, magari alla finale!" Lauren accennò una piccola risata, dicendo quella frase con più naturalezza possibile.
"Ma non so nemmeno dove vivi! Possiamo essere a mille miglia di distanza, come faccio?" mugolò Camila.
"Non ti ho mai detto dove via? Mmm, in effetti..nemmeno tu lo hai fatto. Comunque," Lauren fece una piccola pausa, sistemandosi nuovamente seduta nel letto con un piccolo tonfo. "Miami, Peacock Park. Se mi dici dove abiti tu posso darti le indicazioni..oppure-"
"Aspetta, aspetta ferma" la interruppe Camila, velocemente. "Vivi a Miami? Anche io! Pensavo fossi di L.A. o non lo so, wow, siamo vicine,"
"Probabile," ridacchiò Lauren, ripensando alle parole appena dette dalla ragazza e registrandole nella sua mente. "E così, la bella Camila vive qui. A maggior ragione dovresti venire a vedermi! Ma quindi aspetta, tu dove-"
Una voce interruppe il discorso di Lauren. Sua madre la stava richiamando per la cena dal piano di sotto.
"Umm, che succede?" chiese Camila, la sua voce era preoccupata.
"Credo di dover andare," disse Lauren a bassa voce.
Poi sua madre incominciò a chiamarla più volte, probabilmente, non avendo ricevuto risposte dalla figlia, voleva assicurarsi di essere stata sentita e capita.
"Devi," disse Camila.
"Forse è meglio. Ci sentiamo per messaggi o se crollo domani, promesso." Lauren accennò un piccolo sorriso, osservando la cartina geografica di Miami che aveva proprio davanti ai suoi occhi.
"Va bene, tranquilla," disse Camila accennando una piccola risata. "Grazie per la chiacchierata, ogni giorno è una scoperta nuova con te,"
Lauren rise rumorosamente. "Che ci puoi fare? Sono piena di sorprese!" scherzò per poi salutare la ragazza e chiudere la conversazione.
Con un piccolo balzo, scese dal letto e si precipitò ad aprire la porta. "Arrivo mamma! Dammi un secondo," urlò verso le scale prima di entrare nuovamente in camera.
Prese un Post-it dalla scrivania e scrisse a caratteri cubitali 'Camila è qui' e velocemente lo attaccò sulla scritta 'Miami' della cartina geografica. Con un sorriso soddisfatto rimase a guardarla per qualche secondo, per poi sparire giù per le scale, dirigendosi verso la sua cena.
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FanfictieNuovo messaggio da: 338 4 0140 -- So che sei con Marielle, puoi avvisarla che non posso raggiungervi? Devo studiare... -- Da Lauren: -- Emh, non conosco nessuna Marielle, penso tu abbia sbagliato numero ;) -- #150 in fanfiction (5•6•16) #...