Senza una meta

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Odiavo ammettere quanto fossi stupida a pensare che il mio essere attratta da quella testa calda potesse essere ricambiato.
Figuratevi se a quello scemo poteva piacere una come me!
Mi portavo dietro questo macigno da tempo, ancora non ero in grado di capire che quella piccola dose di sorrisi che mi venivano iniettati da Natsu, sarebbero pian piano diventati una dipendenza.
Eppure, col passare dei secondi, dei minuti, delle ore, dei giorni e delle settimane, quel ragazzo si era trasformato nel mio desiderio più grande.
Cercavo disperatamente quella droga, senza darne a vedere gli effetti.
Le illusioni che mi si creavano in testa, mi avevano impedito di dormire notti tranquille e lentamente stavo scomparendo nella voglia di averlo affianco.
Con questi pensieri che mi giravano in testa, mi alzai, notando di non averlo con me nel letto, e, delusa, mi chiusi in bagno, con la testa tra le mani, ripetendomi che quello che mi stava facendo impazzire era solo uno scherzo.
No.
Non lo era per niente.
Volevo urlargli contro, attirare la sua attenzione, vederlo sorridere, per poi mandarlo fuori di casa fingendomi incazzata.
Non riuscivo più a chiudergli la porta in faccia.
Era troppo privarmi di quel viso rimasto bambino, quello che mi piaceva di lui.
Non volevo dividerlo da me.
Se non l'avessi fatto, però, avrei già unito le mie labbra alle sue.
Il che non era un'idea che mi passava per la testa da poco, ma non volevo convincermi che lui avrebbe ricambiato, anche perchè sarebbe stato impossibile.
Certo, togliermi le sue iridi verdi dalla testa non sarebbe stata un'impresa da poco e stare tra le sue calde braccia ancora di più, ma continuavo con insistenza a convincermi che una qualche possibilità c'era.
Continuavo a soffrire per questo distacco, per questo me lo tenevo vicino.
Aprii l'acqua della doccia e, ancora gelida, mi bagnai rabbrividendo.
Mi piaceva entrare a contatto col freddo per poi cercare il caldo.
Sì è stupido da parte mia, ma in quel periodo lo facevo spesso ripetendomi che ero patetica.
Uscii dalla doccia attenta a non scivolare e, una volta asciugata, mi vestii e uscii di casa in fretta.
Morivo dalla voglia di rivederlo, quel giorno in particolare.
Percorsi la strada afflitta dall'immagine del suo sorriso a trentadue denti non facendo caso alla gente che mi salutava.
Entrai in gilda e calò il silenzio.
I miei occhi si mossero da soli alla ricerca di quella testa rosata, ma non c'era.
Tutti mi guardavano preoccupati e la stessa espressione si dipinse sul mio volto.
Non riuscii ad aprire bocca quando, sul bancone, vidi Happy in lacrime.
Gli corsi incontro e, con voce strozzata dal pianto, mi disse che quella notte Natsu era sparito dopo un'esplosione.
Affermava di averlo visto gravemente ferito, ma null'altro.
L'intera Fairy Tail era in allarme, Erza, Gajeel, Wendy, Levy, Juvia e Gray erano andati a cercarlo e io ero lì, come un'idiota, che non aveva ancora elaborato la pessima notizia.
Non ero stata avvertita subito, ma non solo per questo stavo male.
Lui non c'era e da sola non sono mai stata in grado di fare nulla.
Diedi una dolce carezza al piccolo Happy e Mira mi si avvicinò sorridendo.

:-Natsu è forte, vedrai che tornerà con il suo solito sorriso.

Quelle parole...
Quello stramaledetto sorriso...
Fu tutto istinto quello che mi portò a sbattere con forza le mani sul bancone e gridare che sarei andata a cercarlo anche io.
Rimasero tutti fermi a guardare la mia disperazione rigarmi le guance.
Ignorando ogni possibile risposta, uscii di corsa.
Non avevo alcuna meta.
L'avevo abbracciato più volte, ricordavo bene, quell'odore così penetrante, che mi invitava a divorargli le labbra, il collo e il resto, ma non avendo il naso di Natsu, pensai che la memoria non mi avrebbe aiutata in alcun modo.
Correvo senza sosta alla ricerca di un'idea qualunque, arrivai persino alla stazione.
Rimasi ferma ad osservare il treno in partenza stringendo i pugni e digrignando i denti fuori di me.
Ancora una volta le lacrime percorsero le mie guance mentre la brezza fresca mi scompigliava i capelli.
Mi sentivo estremamente inutile.
Forse lo ero.
Dopotutto, il mio migliore amico era chissà dove, in pericolo probabilmente, e io stavo seduta a piangermi addosso.
Che vergogna.
Non ero degna di Fairy Tail.
Mi stavo arrendendo senza averci provato.
Era ormai l'una di pomeriggio e non avevo avuto uno straccio d'idea, dovevo darmi una mossa!
Vidi svolazzare per terra un lungo panno bianco caduto dal treno in partenza, mi strofinai gli occhi e mi feci strada in mezzo alla folla per esaminare quell'oggetto.
Quando la sollevai da terra mi mancò un battito.
Era la sua sciarpa!
Che ci faceva lì?
Corsi dalla prima persona che trovai e chiesi informazioni su dove era diretto il treno.
Si trattava di una linea Hargeon - Clover Town.
Il treno andava a Clover.
Sfiancata, ritornai alla gilda e avvisai tutti della recente scoperta.
Erza e gli altri non erano ancora tornati.
Il Master mi incitò ad approfondire le ricerche a Magnolia prima di partire e concluse il suo discorso consigliandomi di andare a riposare.
I dubbi erano tremendi.
Natsu era stato portato a Clover o a Hargeon?
Avevo passato un'intera giornata senza di lui.
La sua presenza era il mio ossigeno, stavo soffocando nella solitudine.
Happy rimase in gilda con tutti, convinto che Natsu sarebbe prima passato di lì.
Mi ritrovai sola con Plue a camminare verso casa.

:-LUCY!

Un brivido mi percorse la schiena, era la sua voce.
Mi voltai di scatto e lo vidi.
Sorrideva e non era ferito.
Aprì le braccia e io mi scagliai su di lui stringendolo forte.
Ebbi un attimo di esitazione...
Quello non era il suo odore...
Ed era freddo...
Lo colpii in pieno stomaco facendolo gemere di dolore.

:-MA CHE TI PRENDE?!

Impassibile, lo guardai dall'alto al basso.

:-DOV'È IL VERO NATSU?!

Plue nel frattempo si era aggrappato ad una mia gamba terrorizzato.

:-Sono io!! Natsu!!

:-NON RACCONTARMI FROTTOLE! Conosco l'odore di Natsu! In più...

Tirai fuori dalla borsa la sciarpa.

:-Questa è la vera sciarpa!
:-MA CHE DICI?! PROVAMELO!

:-Subito...

Afferrai una fiaccola che illuminava la porta dei vicini e vi poggiai sopra la sciarpa.

:-Come puoi notare...non prende fuoco...

Bastò un sorriso e il falso Natsu provò a darsela a gambe.
Io, però, mi feci furba e invocai l'aiuto di Loki, che lo stese pressandolo a terra.

:-ORA DIMMI DOV'È!!

:-N-NEANCHE PER IDEA!!

:-Va bene...Loki...pensaci tu perfavore...

Lo afferrò dal colletto e lo immerse in acqua, minacciando di annegarlo nel fiume.
Il falso Natsu abbandonò il "travestimento" per assumere le sue reali sembianze.

:-PARLO!! PARLO!!!

:-DOV'È?

:-A CLOVER!! Gli hanno iniettato qualche veleno letale!

Loki assunse un'espressione terrorizzata e mi guardò...
Un urlo...
Poi tutto nero...


Angolo dell'autrice

CIAO RAGAZZI!!!!!!
La mia prima Nalu...
Non ho finito Fairy Tail, anzi, tra un paio di episodi ho finito Edoras...quindi...INDIETRO INSOMMA XD
Spero che come capitolo vi piaccia e, miraccomando, COMMENTATEEE!!!! VOGLIO SENTIRE LE VOSTRE IMPRESSIONI!!! Ne va della mia storia ghihihi *^.^*
Gajeel: Non copiarmi!
ZITTO TESTA DI LATTA!

Alla prossima!!!!

Le Fiamme Mi AppartengonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora